Redazione

“La sfiammate della torcia di Versalis avvenuta ieri, visibile da Lendinuso alle marine di Carovigno, ha destato grande preoccupazione ed allarme nella popolazione. L’evento era stato preceduto nei mesi scorsi da accensioni relative alle manutenzioni straordinarie che, a nostro avviso, sono state comunque troppo frequenti.

Le spiegazioni e le motivazioni delle singole accensioni non sono esaustive e non risolvono il problema che resta, da anni, lo stesso. La questione ha una natura ambientale e sanitaria, come segnalato da Arpa ed Ispra, con i conseguenti valori rilevati per il benzene ma anche di immagine per la città.

Brindisi ha un grande potenziale turistico attrattivo che non può essere mortificato e sminuito, agli occhi dei tanti visitatori presenti in città e nel territorio, da eventi come quello registrato questa notte.

Si pone il tema ineludibile della conversione ecologica degli impianti. Per questo inviamo una richiesta di incontro urgente al ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani e al ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

Il governo giustamente si occupa di Taranto e delle necessarie conversioni ma non può trascurare una città come Brindisi. Il Green New Deal deve essere la rotta da seguire anche nel nostro territorio. Il passaggio dalla chimica degli idrocarburi alla chimica verde e le necessarie bonifiche dovranno essere oggetto di discussione con il governo e con l’azienda del gruppo Eni.

Su questo tavolo di confronto saranno anche portati i risultati dei rilievi che arriveranno da Arpa nei prossimi giorni”, lo dichiara il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.

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In occasione della manifestazione “Salento & Puglia Pride”, che si terrà il 21 agosto a partire dalle 18 da viale Togliatti, sono disposte con l’ordinanza le seguenti misure inerenti la circolazione stradale, ad esclusione dei veicoli autorizzati:

- divieto di transito e sosta a tutti i veicoli dalle ore 15 alle ore 19 e, comunque, fino a cessate esigenze sulle vie: Palmiro Togliatti – Aldo Moro – cavalcavia De Gasperi, direzione  centro città;

- divieto di transito e sosta a tutti i veicoli dalle ore 17 alle ore 21 e, comunque, fino a cessate esigenze sulle vie: Indipendenza – corso Umberto I – piazza Cairoli - piazza della Vittoria e corso Garibaldi.

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AVIS: EMERGENZA SANGUE, LA RISPOSTA SEI TU!
Ormai si susseguono da giorni gli appelli per la donazione di sangue, 2 giorni fa il servizio di UNOMATTINA, con l'intervista al Presidente Nazionale di Avis Giampietro Briola, stamattina i servizi di TELENORBA, gli appelli che pervengono da tutti i Centri Trasfusionali, con la sospensione di alcune attività delle sale operatorie. Sono inoltre a rischio le terapie trasfusionali dei cronici, come Talassemici e leucemici.
La risposta siamo noi, la nostra scelta di essere solidali, di volgere lo sguardo a chi è in difficoltà.
AVIS Mesagne ha in programma una GIORNATA DELLA DONAZIONE Venerdì 20 agosto dalle ore 17,30 alle 21,30 presso il Punto di Raccolta dell'Ospedale.
NON RIMANDARE LA TUA DONAZIONE, ORA PIÙ CHE MAI È NECESSARIO ESSERCI!
TI ASPETTIAMO.

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Un vasto incvendio si è sviluppato nel pomeriggio in contrada Vasapulli, nei pressi di un campo fotovoltaico. Le fiamme, alimentate dal vento, sono molto alte e hanno investito anche alberi e sterpaglie. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Brindisi e una del Ser-Protezione civile. Dopo più di un ora le fiamme sono state donate.

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Cellino San Marco. Positivo al Covid–19 esce fuori dall’abitazione, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 52enne del luogo, poiché nella serata del 16 agosto scorso è stato trovato fuori dalla sua abitazione, in violazione al provvedimento dell’isolamento fiduciario emesso dall’Asl di Lecce cui era sottoposto per positività al Covid–19.

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Mesagne. Tenta di speronare l’ex moglie e il figlio per farli uscire fuori strada, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato in flagranza di reato un 40enne di Latiano per atti persecutori, violenza privata, porto illegale di oggetti atti ad offendere. In particolare, nella tarda serata del 17 agosto, l’ex moglie e il loro figlio, residenti a Oria, hanno richiesto l’intervento del 112 a seguito dell’ennesima aggressione fisica e del tentativo di speronamento avvenuto sulla SS Oria–Latiano da parte dell’ex marito, il quale alla guida della sua autovettura ha tentato più volte di tamponare quella su cui viaggiavano l’ex moglie e il figlio, al fine di farli uscire fuori strada. I militari operanti li hanno individuati e raggiunti in Mesagne, mentre erano in transito su via Marconi, riuscendo a mettere in sicurezza la donna e il giovane e ha bloccare il 47enne. La perquisizione veicolare nei confronti dell’uomo ha consentito di rinvenire e porre sotto sequestro due taglierini da 14 e 18 cm presenti nel vano porta oggetti e un martello lungo 28 cm custodito nel cofano. Nella giornata del 16 agosto il 47enne si era reso nuovamente responsabile dei medesimi reati, denunciati dalle parti offese presso la Stazione Carabinieri di Oria. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua residenza agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Dati del giorno: 18 agosto 2021

358
Nuovi casi
14.554
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 92
Provincia di Bat: 104
Provincia di Brindisi: 28
Provincia di Foggia: 22
Provincia di Lecce: 92
Provincia di Taranto: 18
Residenti fuori regione: 5
Provincia in definizione: -3
4.321
Persone attualmente positive
140
Persone ricoverate in area non critica
23
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

260.308
Casi totali
3.113.265
Test eseguiti
249.301
Persone guarite
6.686
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 96.677
Provincia di Bat: 26.709
Provincia di Brindisi: 20.572
Provincia di Foggia: 46.003
Provincia di Lecce: 28.838
Provincia di Taranto: 40.151
Residenti fuori regione: 923
Provincia in definizione: 435

Si attenuano le tensioni di qualche settimana fa tra il management di Conserve Italia, stabilimento di Mesagne, e le organizzazioni sindacali confederate Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil grazie all’apertura dimostrata verso le richieste avanzate dai lavoratori. “Quest’anno abbiamo chiesto e ottenuto di incontrare la direzione risorse umane di Conserve Italia, nel tentativo di ricostruire relazioni sindacali corrette e propositive, in considerazione delle numerose occasioni nelle quali il rapporto tra rsu e direzione di stabilimento ha evidenziato incomprensione, sfilacciamento, conflitto e contrapposizione”, hanno spiegato i segretari territoriali Antonio La Fortuna per la Fai Cisl, Cosimo Della Porta della Flai Cgil e Luigi Vizzino per la Uila Uil.

A oggi, presso lo stabilimento Conserve Italia di Mesagne, sono stati lavorati oltre 35 mila quintali di pomodorino e 185 mila quintali di pomodoro pelato sui 530 mila in programma. Al 31 luglio presso lo stabilimento erano impiegate 388 unità cui se ne sono aggiunte altre nel mese di agosto. “Il sindacato ha apprezzato gli sforzi, anche di natura finanziaria, fatti dal gruppo per il consolidamento e il rilancio del sito produttivo di Mesagne in termini di occupazione, legalità, indotto, valorizzazione della produzione locale e investimenti”, hanno precisato i tre segretari che, in ogni modo, hanno auspicato “un maggiore coinvolgimento, delle rsu, in tema di stabilizzazione lavorativa, organizzazione del lavoro, sicurezza, formazione e professionalità”. Banco di prova sarà il confronto sui temi della distribuzione delle risorse occupazionali nella platea dei lavoratori a tempo determinato “che dovrà caratterizzarsi nella equa ripartizione privilegiando anzianità, carico familiare ed evidente e riconosciuta professionalità, nella definizione della nuova convenzione, nel processo di stabilizzazione necessaria e, infine, nella rivisitazione classificatoria che ha bisogno di essere monitorata”.

C’è da sottolineare che in questi anni Conserve Italia ha rappresentato, per Mesagne e il territorio della provincia di Brindisi, un faro importante di legalità e rispetto delle leggi e dei contratti, “un presidio significativo di valorizzazione degli avamposti sindacali, una straordinaria opportunità occupazionale per tantissime donne e uomini che colgono le opportunità occupazionali offerte per raggiungere anche minimi contributivi che consentono l’accesso alla previdenza agricola”, hanno precisato i segretari confederati. Tuttavia, per i sindacati l’azienda emiliana è un’eccellenza produttiva che “deve caratterizzarsi, sempre più marcatamente, in un sistema avanzato e qualificato di relazioni sindacali. Avanti uniti, quindi, lavoratrici e lavoratori, rsu e sindacato territoriale, per garantire maggiore occupazione, in sicurezza, qualificando sempre più le maestranze ed innovando i processi e gli strumenti di lavorazione nello stabilimento”. Il tutto affinché il sogno del territorio, “che Conserve Italia, a Mesagne, non rappresenti solo “l’eccellenza pomodori Cirio” nel mondo, ma possa rappresentare il terreno per ulteriori sfide produttive del gruppo, diventi realtà”.

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MESAGNE - La storia di un uomo che ricorda il suo viaggio a Buenos Aires, “un viaggio alla ricerca delle proprie radici, un viaggio alla ricerca di sé. Si abbandona l’Italia sperando che una terra lontana possa dare risposta ai propri interrogativi. Si cerca un padre e s’incontra un amore. E in tutto questo, dov’è il tango? Tutto questo è il tango: il coraggio della felicità”. Sul racconto di questo viaggio si svolgerà stasera - mercoledì 18 agosto - in Piazza Orsini del Balzo a Mesagne alle ore 21 lo spettacolo di tango argentino “Una Noche en Buenos Aires… raccontando il tango”.

    Nel cast: Sara Ruggio ed Ettore Morra, Valentina Guglielmi e Miky Padovano, ballerini; Aldo Tollemeto, attore; Lucia Conte, cantante.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, per informazioni e prenotazioni: undefined o chiamare al numero 345 3371036. L’iniziativa si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid vigente.
L’evento è organizzato dall’associazione “Los Puglieses Tango” col patrocinio del Comune di Mesagne nell’ambito del programma estivo promosso dall’Amministrazione comunale.

Caldo e piromani spingono gli incendi in Puglia dove al momento sono 47 i roghi attivi, di cui 22 in provincia di Foggia, 5 in Salento, 4 in provincia di Bari, 3 nel tarantino e 3 in provincia di Brindisi. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base della mappa attiva del fuoco Geamap, servizio offerto e prodotto dalla NASA dai dati raccolti dai satelliti.

“È urgentissimo che la Regione Puglia, in stretto coordinamento con il Ministero delle politiche agricole, provveda a una ricognizione dei danni e all’individuazione delle aree colpite con il ristoro delle perdite subite dagli agricoltori e dagli allevatori che in molti casi rischiano di non poter proseguire la loro attività, anche per mancanza di liquidità”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Per quanto riguarda il patrimonio boschivo – continua Coldiretti Puglia - servono interventi massicci, attuabili anche con i fondi del PNRR, così come è fortemente auspicabile l’attivazione immediata delle misure previste dal Psr (Piani di sviluppo rurale) regionale. Considerato che 6 roghi su 10 sono di origine dolosa, contro le speculazioni sull’uso dei terreni distrutti dalle fiamme, secondo la Coldiretti è fondamentale inasprire ulteriormente le disposizioni dell’articolo 10 della legge 353/2000, portando da 15 a 20 anni il divieto di cambio di destinazione d’uso delle aree boschive e dei pascoli percorsi dal fuoco, estendendo tale norma anche ai terreni agricoli.

Inoltre è rilevante l’impatto economico degli incendi con un costo economico per la collettività che supera – afferma la Coldiretti regionale – i diecimila euro a ettaro dai costi immediati per le operazioni di spegnimento e ai danni su flora e fauna, attività agricole, ambiente e biodiversità ai quali vanno aggiunti quelli a lungo termine per la bonifica delle aree e per far rinascere tutto l’ecosistema forestale e tutte le attività umane tradizionali, dalla raccolta della legna a quella dei tartufi e dei piccoli frutti, dai ricerca dei funghi all’ecoturismo. Infatti per ricostruire tutto l’ecosistema del bosco e ripristinare le attività tradizionali – ricorda Coldiretti - ci vogliono in media 15 anni.

Per difendere il bosco italiano – continua la Coldiretti – occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali.

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