Redazione
In occasione dei 97 anni dall’omicidio di Giacomo Matteotti giovedì si svolgerà a Mesagne una pièce teatrale dal titolo "Una fetida ruina". Il coraggio delle passioni”, ideata dall’avvocato Carmelo Molfetta. Il penalista, infatti, ha unito la passione per il giornalismo a quella per il teatro e n’è uscita fuori una rappresentazione che ricostruisce l’uccisione di Matteotti, segretario del Partito socialista unitario. Infatti, il 10 giugno 1924, intorno alle ore 16,30, il deputato socialista Giacomo Matteotti veniva rapito ed ucciso da un gruppo di sgherri fascisti, dopo che il 30 maggio, con uno strepitoso intervento alla Camera dei Deputati, aveva denunciato i brogli elettorali compiuti dal fascismo, indicando Mussolini quale responsabile e chiedendo l’annullamento delle elezioni. Ricordando questi episodi, il 10 giugno 2021 alle ore 20,30 presso la piazza d’Armi del castello Normanno-Svevo di Mesagne, le associazioni Anpi "E. Santacesaria", "Giuseppe Di Vittorio" e "Borgo Nuovo" hanno organizzato la rappresentazione teatrale sul delitto Matteotti, ideata da Carmelo Molfetta per la regia di Carla Orlandini.
“L’idea covava da molto tempo ed il testo del mio secondo lavoro è pronto da più di un anno”, ha spiegato Molfetta che ha trovato nelle tre associazioni organizzatrici l’entusiasmo di portare in scena una ricostruzione politica curata nei minimi particolari. “Il comune interesse delle tre associazioni nel ricordare l’omicidio dell’onorevole deputato socialista Giacomo Matteotti ha consentito la concreta realizzazione della rappresentazione teatrale con la regia di Carla Orlandini”, ha confermato il legale che ha voluto estendere il ringraziamento “all’Amministrazione comunale che ha accolto e condiviso ben volentieri questa iniziativa contribuendo in modo fattivo alla realizzazione tecnica dell’evento”. La rappresentazione, "Una fetida ruina". Il coraggio delle passioni”, potrebbe essere inserita in un cartello di eventi a carattere nazionale che si sta realizzando in occasione del centenario dell’omicidio di Matteotti, previsto per il 10 giugno 2024. Infatti, è stato istituito un comitato celebrativo nazionale che organizzerà gli eventi sul territorio nazionale. “Noi contiamo di poterci inserire in quel contesto – ha concluso Molfetta - perché siamo fiduciosi sulla bontà della nostra iniziativa. Nel corso del lasso di tempo che ci separa contiamo anche di portare nelle scuole questa rappresentazione teatrale”.
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“La lingua va ......dove la porta il cuore”, una raccolta di versi e poesie nella “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali”
Nella giornata di ieri a Ostuni è stato presentato il libro “la lingua va ......dove la porta il cuore” una raccolta di versi e poesie in occasione della “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali”.
L’iniziativa promossa dalla Pro Loco Ostuni Marina con la collaborazione dell’Unitre, vuole dimostrare che il Dialetto è vivo e vegeto non solo perché poggia su un ricco e prezioso patrimonio storico e culturale oltre che sulla capacità di esprimere al meglio il mondo degli affetti e delle emozioni, ma anche di storie e di ricordi che attraversano la vita personale e sociale di ieri e di oggi.
Insomma una bella occasione per dare conto dell’amore per la lingua natia e provare a diffonderlo alle nuove generazioni anche attraverso opportune iniziative.
Il 30 Luglio alle ore 21.00 la Pro Loco Ostuni Marina e L’Unitre presenteranno la “RACCOLTA”nel Chiostro San Francesco e sarà una serata all’insegna del trinomio Cultura ,Arte e Musica.
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Le recenti esternazioni del Responsabile del Dipartimento Salute della Regione Puglia, che promette un piano di recupero delle decine di migliaia di prestazioni sanitarie dimenticate in questi mesi a causa del COVID, da attuare con prestazioni aggiuntive e in straordinario, tenendo reparti aperti e macchinari accesi dalle 8 alle 20, facendo ricorso a finanziamenti governativi (fino a 35 milioni di euro, vedi Repubblica del 23 maggio u.s.), ci spingono a tornare sul tema su cui più volte siamo intervenuti.
In realtà le problematiche sono più vecchie e sistemiche e le liste d’attesa lunghe sono evidenza di epoche antecedenti alla pandemia COVID19, che ha stressato le disfunzioni organizzative.
E’ di tutta evidenza che nei nostri territori il tempo di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche supera ormai sempre più spesso i tempi massimi di attesa, che per le prestazioni differibili devono essere 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli accertamenti diagnostici, con grave disagio dei nostri concittadini che vedono a rischio la propria salute e che si vedono costretti quando si può economicamente a rivolgersi al privato o altrimenti sempre più spesso a rinunciare alle cure.
Il governo delle liste di attesa deve fare i conti, nella nostra Regione, con molteplici disfunzioni organizzative e strutturali:
la difficoltà a rispettare leggi e norme, come il Piano Nazionale Gestione delle Liste di Attesa sia quello dell’ottobre 2010, che il recente PNGLA del febbraio 2019, nei quali era chiaramente previsto il ricorso a prestazioni aggiuntive o il ricorso ad attività intramoenia a favore delle ASL, spettando al cittadino il pagamento del ticket se dovuto, per abbattere i tempi delle prenotazioni;
le ripercussioni del Piano di Riordino Ospedaliero fortemente voluto da Presidente Emiliano sul sistema sanitario e sui cittadini;
l’assenza di riscontri sui tempi e sullo stato della riconversione delle strutture chiuse, la realizzazione di quanto previsto, oltre che una riqualificazione delle strutture rimaste;
la mancata attenzione al fabbisogno di posti letto per acuti, attraverso ragionamenti epidemiologici e non ragionieristici, in particolare nella nostra ASL BR, il più basso della Puglia, accettato senza alcuna critica dal Direttore Generale della nostra ASL ( 2,37 per acuti, standard che scende ancora di più nella realtà tenendo conto dei posti letto realmente attivati, senza sottacere la carenza di posti letto per il post acuzie) che non possono garantire la corretta gestione della domanda di salute della popolazione;
il mancato potenziamento del territorio per garantire iter diagnostici e terapeutici rapidi , efficaci ed efficienti;
la mancata presa in carico territoriale delle cronicità, le dimissioni protette e le cure domiciliari integrate;
la mobilità passiva che incide sui costi della sanità pugliese, oltre al costo sociale per i cittadini;
la mancata attenzione alle fasce deboli della popolazione, i portatori di disabilità, gli anziani, la salute mentale e le dipendenze, aree su cui dovrebbero vigilare anche i Sindaci dei Comuni della nostra Provincia, nell'esercizio delle prerogative di Autorità Sanitaria Locale (vedi art. 32 della legge 833/78, art. 117 del D.L. 112/1998 e anche il DL 24 dell'8 marzo 2017 sulla "Sicurezza delle cure").
Insomma, anziché proclami proponiamo di entrare nel merito delle questioni, riconoscendo che la pandemia COVID 19 ha stressato i nodi critici della sanità pugliese e brindisina; chiediamo di discutere delle politiche sanitarie che si stanno attuando e si intendono adottare nei prossimi anni con il Presidente Emiliano e con l’Assessore alla sanità Lopalco, cui chiediamo un incontro, per trovare soluzioni valide a difendere il “bene comune salute” e il diritto costituzionale (art. 32) dei cittadini alle cure migliori possibili.
Fulvio Picoco
Resp. Sanità PRC Brindisi
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Danilo Cavallo miglior consulente assicurativo Generali 2020
Il 2020 non sarà ricordato solo come l’anno del COVID. Certamente non lo dimenticherà Danilo Romualdo Cavallo, premiato ancora una volta come miglior Consulente Generali Italia di zona. Un riconoscimento che assume un particolare significato in un anno difficile come il 2020.
A dirlo il Dott. Arturo Verdi, Dirigente Area Manager di Generali Italia, che accompagnato dal Dott. Andrea Aresta (Manager di Zona), dal Dott. Carmine Di Ruberto e dall’Agente Generale di Brindisi Porto Tony Speciale, ha insignito il Consulente con una speciale targa premio. Il prestigioso riconoscimento, si legge nella motivazione, premia l’assistenza prestata dal Rag. Cavallo Danilo alla Clientela anche nei giorni più difficili della pandemia e ne valorizza per questo gli eccellenti risultati raggiunti anche nel 2020.
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Corso di inglese per operatori commerciali e del turismo, oggi la consegna degli attestati in Comune
FASANO Lezioni gratuite di inglese per tutti gli operatori economici del territorio per fornire elementi di base di conoscenza della lingua nell’ottica di un miglioramento dell’offerta turistica.
Questo l’obiettivo raggiunto dalla seconda edizione del corso di inglese «Entry Level» che si è concluso oggi, lunedì 7 giugno, con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione.
Il progetto si è svolto in 10 lezioni online per la durata complessiva di 40 ore. Tutte le spese sono state coperte dall’amministrazione comunale che ha fornito anche il materiale didattico. Le lezioni sono state tenute dal docente madrelingua Tomas Eblett che ha insegnato ai partecipanti gli elementi essenziale dell’inglese commerciale.
«Questa iniziativa, fortemente voluta dalla nostra amministrazione e in particolare dall’assessore Amati che ringrazio per l’impegno, risponde a una precisa volontà: elevare la qualità della proposta turistica nell’ottica di un’offerta migliorativa e sempre più ambiziosa – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Perché l’innalzamento del livello dei servizi offerti passa sempre attraverso un continuo aggiornamento e una costante formazione. Fasano nel 2019 è stata la quinta città in Puglia per numero di presenze. Delle oltre 650mila presenze registrate, 262mila sono state costituite da stranieri a conferma di un turismo sempre più internazionale che attira nella nostra regione persone di ogni parte del mondo. E’ quindi importante essere preparati per offrire un’accoglienza di qualità, in grado di rispondere nel modo migliore possibile alle esigenze dei nostri ospiti».
«Lo scorso anno abbiamo dovuto rinunciare al progetto a causa della nota emergenza sanitaria, ma quest’anno – spiega l’assessore alle Attività Produttive Luana Amati – siamo riusciti a organizzare e portare a termine il corso per tutti gli operatori commerciali e turistici del territorio. Un’opportunità importante, quella di migliorare il proprio livello di conoscenza dell’inglese, soprattutto in ottica dello sviluppo turistico del nostro territorio. La risposta degli operatori del settore è stata entusiasta, nonostante le oggettive difficoltà del periodo che stiamo vivendo, ma la professionalità dell’insegnate e la voglia di migliorarsi degli operatori fasanesi, hanno permesso un risultato positivo del corso».
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Verso la firma di un protocollo d’intesa tra i Comuni di Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne e Pompei per la promozione del turismo religioso
Uniti per rinnovare l’offerta turistica e avviare una nuova narrazione del territorio, è questo l’intento del protocollo d’intesa che sigleranno nei prossimi giorni i Sindaci di Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne e Pompei.
Al centro di questo progetto, presentato lunedì 7 giugno alla presenza del Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni e dei Sindaci Antonello Denuzzo, Cosimo Maiorano e Toni Matarrelli, c’è la figura del Beato Bartolo Longo.
“Oggi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – insieme ai Sindaci Maiorano e Matarrelli abbiamo posto le basi per una prova di maturità. Ci siamo impegnati a superare la logica della divisione per abbracciare quella della condivisione. È un passo importante per una nuova narrazione del nostro territorio che non può che partire dalla valorizzazione del patrimonio comune.”
Il progetto, ispirato dall’Associazione “L’isola che non c’è”, intende ricostruire i passi del Beato Bartolo Longo che, nato a Latiano e cresciuto tra Francavilla Fontana e gli altri comuni del brindisino, è conosciuto in tutto il mondo per essere stato fondatore e benefattore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
“Il turismo di natura religiosa – prosegue il Sindaco – nasconde una grande potenzialità. Intercettare nuovi flussi turistici ci consentirà di valorizzare le altre caratteristiche del nostro territorio. Non parliamo solo del patrimonio paesaggistico e storico, ma anche delle attività produttive presenti.”
Questa iniziativa arriva a pochi giorni dalla tavola rotonda tenuta a Castello Imperiali con le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo sulla ripartenza post pandemica.
“Non possiamo perdere ulteriore tempo – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo il dovere di costruire il futuro partendo dalla nostra storia e dal nostro patrimonio materiale e immateriale.”
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Eccoci pronti per svelare il programma della VII^ edizione del Festival agri-culturale Notte Verde, che terminerà nel Borgo di Cisternino il 18 e 19 agosto e inizierà il 10 giugno.
Anche quest’anno il Festival e’ curato ed organizzato dall’ Associazione Urbieterre e patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cisternino, da diverse associazioni e dall’Università del Salento.
L’Evento diventato un appuntamento fisso, coinvolge turisti ed ospiti non solo per i momenti gastronomici, ma anche per le perfomance artistiche, musicali, dibattiti e mostre.
La settima edizione dal Titolo “I Percorsi” avrà la novità di essere itinerante.
Le varie tappe fotograferanno un’importante fetta del territorio pugliese che va dal mare Adriatico fino alla Valle d’Itria.
Protagonisti dei percorsi saranno Dante, di cui si celebreranno i 700 anni dalla sua morte e il rapporto tra uomo e natura.
Il primo appuntamento sarà’ il 10 giugno con il “Banchetto dei sapori” presso la Masseria Capece con la presentazione dell’intero Festival Notte verde “I percorsi” a cura di Angela Milone, a seguire il giornalista Nando Sallustio declamerà parte de “Il Convivio” di Dante Alighieri e il compositore americano Serge Colbert (featuring Francesco Gnocchi) ci coinvolgerà emotivamente nel suo spettacolo.
La serata sarà patrocinata dai Rotary di Ostuni e Fasano e dai Lions Ostuni Città Bianca e terminerà con la degustazione dei prodotti delle aziende Notte Verde. Per parteciparvi occorre prenotarsi.
Gli appuntamenti futuri con percorsi artistici, naturalistici, musicali, gastronomici saranno:
Il 9 luglio “Inferno fra le Rocce e le Dune” Percorso naturalistico ed artistico con momenti di teatro danzante e reading letterali sull'inferno c/o zona umida Morelli Parco regionale delle Dune Costiere;
Il 30 luglio “Dai trappeti ai ciddari” Percorso naturalistico artistico sul Purgatorio, partendo dalla piana, salendo la scarpata murgiana. da Masseria Scategna a Casalini, con esposizione artistica;
Il 31 luglio c/o Casalini “Come il vino ti cambia la vita” Percorso attraverso siti, che ricordano la pianta della vite ed il vino, al termine racconto di storie di rinascita, coraggio e ritorno alla terra. Momenti musicali e reading letterali.
Il 10 agosto inaugurazione della Mostra curata da Giuseppe Lupoli dal titolo “Percorsi oltre il valico presso Palazzo la Gravinese” e in via Dante di Cisternino teatro danzante sul Paradiso. La Mostra durerà dal 10 al 19 agosto.
Il festival si concluderà nelle date del 18- 19 agosto con la Notte Verde Borgo di Cisternino con “I percorsi” durante le serate ci saranno momenti musicali, reading letterali e food lungo il borgo con istallazioni artistiche. Tavola rotonda dal titolo “Il gusto della geografia e la geografia dei gusti”.
“La scelta di una formula itinerante in ampi spazi all’aperto -riferisce il direttore artistico del Festival Giuseppe Losavio- è stata fatta per soddisfare in sicurezza il bisogno umano di ritrovarsi e - con l’ottimismo che caratterizza l’evento- valorizzare e tutelare i nostri territori e le nostre tradizioni”
Angela Milone, professionista e attuale Direttore del Parco delle Dune Costiere, dichiara di essere soddisfatta di aver partecipato all’organizzazione del Festival per la qualità degli argomenti in esso trattati: natura, ambiente, cultura, musica, poesia ed enogastronomia e per la sensibilizzazione verso gli stessi che si vuole trasmettere attraverso i vari eventi.
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Concorso fotografico nazionale “LA VIA FRANCIGENA DA TORRE CANNE A TORRE SANTA SABINA” 1ª edizione
SCARICA QUI IL MODULO DI ADESIONE
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Per quanto riguarda le fotografie non oggetto di alcun premio verranno, su insindacabile giudizio della giuria, esposte presso le attività commerciali del territorio comunale.
Camberlingo di Francavilla Fontana, riapre il reparto di Chirurgia generale. Dopo un intervallo di un paio di mesi in cui le attività sono state ospitate dal reparto di Medicina interna, ha riaperto oggi la Chirurgia generale del Camberlingo di Francavilla Fontana.
Il reparto, diretto da Giovanni Bellanova, è stato sottoposto a restyling e dispone di 24 posti letto per 8 stanze, una delle quali riservata ai diversamente abili, una stanza per i colloqui con i familiari, stanze per i day service e una camera singola per le urgenze. Per l’occasione è stato organizzato un incontro con i vertici dell’ospedale e delle istituzioni cittadine per la benedizione dei locali a cura del cappellano del Camberlingo, don Michele Elia.
“I lavori di ristrutturazione coordinati dal geometra Cosimo Elmo - ha spiegato Bellanova - hanno completamente trasformato il reparto dal punto di vista della logistica e dell’assistenza ai pazienti. I ricoveri vengono organizzati in base all’intensità di cure, alta, media e bassa, con una zona di monitoraggio postoperatorio e un open space per la medicheria, di fronte alle stanze dei pazienti più gravi. C'è poi una stanza per i colloqui coi familiari e una camera per le urgenze interne e per la preparazione dei pazienti alla sala operatoria. Questo ambiente rappresenta anche un posto dove ospitare i pazienti molto gravi e lasciarli in compagnia dei loro cari. Il reparto si aggiunge all'ala già ristrutturata con l’Endoscopia e gli ambulatori dove vengono effettuati anche gli screening colorettali”.
Il direttore sanitario del Camberlingo, Antonio Montanile, ha sottolineato che “finalmente è stato messo al suo posto un altro tassello di questo ospedale che si completerà a breve anche col reparto di Oncologia e con la Rianimazione. La Chirurgia aveva bisogno di una rivisitazione da un punto di vista strutturale dopo quella effettuata sul personale, con l'innesto nella pianta organica del dottor Bellanova e degli altri colleghi che hanno arricchito il reparto con la loro professionalità. Mi auguro che si completino a breve tutte le altre strutture che servono per aiutare le degenze: ascensori, percorsi, migliori sistemazioni per ambulatori e uffici, recuperando la vecchia palazzina dov'erano ospitati i servizi amministrativi. Procediamo verso un ospedale finalmente degno di questo nome”.
“Ho voluto essere oggi qui in rappresentanza dell'intera comunità di Francavilla Fontana – ha detto il sindaco Antonello Denuzzo - per porgere un saluto al direttore del reparto di Chirurgia, Giovanni Bellanova, al direttore sanitario del presidio, Antonio Montanile, e al personale non solo del reparto di Chirurgia ma dell'intero ospedale. L'occasione è l'inaugurazione di questi nuovi spazi nei quali si svolge un'attività meritoria che ha travalicato i confini dell'ospedale: per quello che si fa qui, come cittadino francavillese prima che come sindaco, sono grato a queste persone. Questo reparto, grazie al restyling effettuato, consente anche una migliore accoglienza che facilita la cura e l'assistenza dei pazienti”.
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Puglia. Persi 18 milioni di metri cubi di acqua al mese
SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, LA PUGLIA PERDE ACQUA -18MLN METRI CUBI IN 1 MESE.
La Puglia perde acqua con una diminuzione di 18 milioni di metri cubi nei soli invasi della Capitanata in 1 mese dal 7 maggio al 7 giugno. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati del Consorzio di Bonifica della Capitanata, con la siccità che indebolisce un territorio fragile che va salvaguardato utilizzando i fondi del Recovery Plan per la realizzazione delle infrastrutture irrigue e di opere di manutenzione per mettere freno al rischio idrogeologico.
Alla diminuzione esponenziale di acqua si aggiungono i disservizi dei pozzi artesiani gestiti da ARIF, con i casi più eclatanti – aggiunge Coldiretti Puglia – a Conversano dove il pozzo è fermo da oltre 20 giorni a causa di un guasto alla pompa di sollevamento, con l’evidente danno per le aziende zootecniche della zona, dove l’erogazione di acqua risulta importantissima al fine di soddisfare le esigenze agricole e soprattutto quelle del bestiame.
Per i pozzi ubicati in agro di Noci relativi agli impianti irrigui di Scarciullo, Madonna della Scala e Perrotta l’erogazione è a singhiozzo, mentre in agro di Triggiano l’impianto di Fringuello non è funzionante e gli impianti Paradiso, Torrelonga, Pennalatorta di Via Capurso e Via Noicattaro necessitano di manodopera straordinaria e ordinaria al fine di sostituire componenti della rete idrica ormai esausti e logori, tali da non permettere una corretta erogazione dell’acqua.
“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia. Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito.
Necessaria una stretta – insiste Coldiretti Puglia - per non perdere le risorse e avviare immediatamente nel 2021 il complesso piano per le infrastrutture irrigue in Puglia e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, con la costituzione di un tavolo regionale istituito dall’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia per avviare un monitoraggio capillare e costante delle azioni richieste e messe in campo, secondo una tempistica certa.
“Per cogliere una opportunità unica Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile – aggiunge Muraglia - per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, con una esigenza resa necessaria dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”.
E’ inoltre necessario – aggiunge Coldiretti Puglia – reinserire nel P.N.R.R. il miliardo di euro per le forestazioni pedecollinari ed i 500 milioni per la digitalizzazione delle reti idriche. Questi interventi migliorerebbero la condizione soprattutto di territori difficili, invertendo la tendenza al loro abbandono, riducendo il divario fra aree del Paese, grazie all’insediamento di nuove attività produttive.
Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030. Un progetto ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso – conclude la Coldiretti Puglia - con ANBI, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti con il coinvolgimento anche delle Università.