Redazione

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 41 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” che dispone:

Con decorrenza dall’8 febbraio e sino a tutto il 20 febbraio 2021:

  1. L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, per i CPIA, si deve svolgere in applicazione del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, salvo quanto previsto al successivo punto 2;
  2. Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione e i CPIA garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie, o loro stessi ove maggiorenni nel caso dei CPIA, richiedano espressamente di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico;
  3. Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica. A tal fine, nell’ambito della propria autonomia, le istituzioni scolastiche organizzano le attività scolastiche, applicando preferibilmente la percentuale ad ogni singola classe e garantendo comunque la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta, tenendo presente che a coloro che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata;

Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta su piattaforma il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.

 

«Ritardi inaccettabili da parte della politica locale in merito al parco regionale Dune Costiere». L’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) rinnova l’invito all’assemblea consortile dell’area naturale, che ricade nei territori di Ostuni e Fasano, nel procedere alla nomina del nuovo presidente. «Sono trascorsi oltre 12 mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Enzo Lavarra. Ad oggi i tre enti che compongono l’assemblea (i comuni di Ostuni e Fasano e la provincia di Brindisi) per logiche politiche interne ai loro schieramenti, non sono stati in grado di nominare una figura in grado di divenire guida forte e autorevole per questa realtà. Ritardi e veti inammissibili ai danni dell’intera comunità del Parco, soprattutto in questo difficile momento storico». La parlamentare brindisina sottolinea altri aspetti di una vicenda che ormai si protrae da mesi. «Non entro nelle polemiche interne degli ultimi giorni: lascio tutte le considerazioni del caso all’assemblea consortile. Auspico, però, che l’incontro che potrebbe tenersi a giorni, sia risolutivo –conclude l’on. Valentina Palmisano- e possa dare avvio ad un nuovo corso di gestione dell’area naturale. Un nuovo corso dove ogni ruolo e competenza siano definiti, così come previsto nello statuto. Alla politica l’ulteriore invito a non nominare un nuovo Presidente, con già le etichette di “partito”, ma di scegliere un professionista in grado di garantire stabilità e autorevolezza ad una realtà importante come il parco regionale “Dune Costiere”. Si individui questa nuova figura, pensando alle necessità degli operatori del parco, non a quelle dei partiti o degli schieramenti politici».

 A contribuire al tagli degli sprechi alimentati è anche il ritorno con l’emergenza Covid della gavetta portata al lavoro per più di 1 consumatore su 2 (53%), magari recuperando gli avanzi della sera prima. E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it diffusi in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio.

“Più di 1 consumatore su 2, pari al 54% dei cittadini, ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari per l’emergenza Coronavirus, con i pugliesi che hanno riscoperto le ricette con gli avanzi di cucina grazie al boom del ‘fai da te casalingo’ a causa delle limitazioni per la spesa, per il lungo lockdown con il relativo limite alla movimentazione e con la crisi di molte famiglie pugliesi che hanno vissuto la brusca riduzione del reddito per la chiusura forzata di migliaia di attività“, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il maggior tempo passato in cucina per il lockdown – spiega Coldiretti - e l’esigenza di ridurre al minimo i contatti per paura dei contagi si riflettono anche sulle abitudini alimentari, con una tendenza alla “autarchia” peraltro favorita anche dalle difficoltà vissute dalla ristorazione. Il risultato è che oltre la metà degli italiani dipendenti si porta il pranzo da casa per consumarlo sul posto di lavoro a distanza di sicurezza dai colleghi. Un altro 27% – continua la Coldiretti – va a casa a mangiare mentre un 2% si fa consegnare il cibo direttamente in ufficio e un ulteriore 5% va a prenderlo d’asporto. Appena il 4% delle persone approfitta della mensa aziendale – precisa la Coldiretti – e solo il 9% si reca nei bar e ristoranti nelle regioni in cui sono ancora aperti.

La scelta del cibo in gavetta è legata spesso al menu del giorno prima – rileva la Coldiretti – con la tendenza a recuperare gli avanzi, spesso ricorrendo alle ricette della tradizione popolare come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille. Non a caso il 55% degli italiani ha ridotto gli sprechi alimentari, secondo un sondaggio Coldiretti e a confermarlo è anche il calo della quantità di cibo finita nella spazzatura, passato dai quasi 31 chili del 2019 ai 27 chili nel 2020, secondo dati Waste Watcher. Questo significa 222.125 tonnellate di cibo 'salvato' e un risparmio di 6 euro pro capite, ovvero 376 milioni di euro a livello nazionale, in un intero anno.

Per dare consigli utili a riutilizzare gli avanzi in cucina i cuochi contadini di Campagna Amica hanno lanciato un rapporto con i consumatori, nell’ambito del programma ‘buttali in padella’ a valere sul progetto ‘Usi e Consumi di Puglia’ che da anni vede il coinvolgimento delle associazioni Casa del Consumatore, ACU, ASSOCONSUM, MC, MDC, UNC e Istituto Pugliese per il Consumo, in collaborazione con la Regione Puglia Sezione Attività Economiche.

Fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette con gli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante, sono alcuni dei consigli elaborati dalla Coldiretti Puglia per arginare gli sprechi alimentari.

“I consumatori hanno integrato la tradizionale spesa – aggiunge Muraglia - con la pasta fatta in casa, focacce, pizze, torte salate, dolci casalinghi, con un maggior ricorso anche al riutilizzo degli avanzi in cucina, per evitare di uscire di casa e al contempo di buttare il cibo acquistato”. Gli sprechi alimentari – continua Coldiretti – si rivelano per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e il 2 per cento nella trasformazione.

La biodiversità può essere uno strumento strutturale – aggiunge Coldiretti Puglia - nella lotta agli sprechi alimentari e nutrizionali, perché il maggior valore riconosciuto alle varietà biodiverse recuperate determina più attenzione agli sprechi e minori perdite, avvicinando produttori e consumatori nelle filiere corte, ecologiche, locali. Meglio, dunque, prediligere i prodotti di stagione, scegliendo la frutta e le verdure al giusto grado di maturazione e conservandola adeguatamente, dividendo quella che si intende consumare a breve con quella che si prevede di conservare più a lungo, conclude Coldiretti Puglia.

DECALOGO ANTISPRECO DI CAMPAGNA AMICA

1) Fai la lista della spesa

2) Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo

3) Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km 0

4) Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti

5) Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione

6) Separa le diverse varietà di frutta e verdura

7) Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi

8) Controlla sempre l’etichetta

9) Chiedi la doggy bag per consumare a casa gli avanzi

10) Cucina con gli avanzi ricette antispreco

 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, giovedì 4 febbraio  2021 in Puglia, sono stati registrati 10.148 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 975 casi positivi: 502 in provincia di Bari, 92 in provincia di Brindisi, 73 nella provincia BAT, 60 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 163 in provincia di Taranto, 1 caso di residenza non nota. 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 31 decessi: 10 in provincia di Bari, 7 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.346.440 test.

71.423 sono i pazienti guariti.

51.430 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 126.184, così suddivisi:

48.120 nella Provincia di Bari;

13.898 nella Provincia di Bat;

9.130 nella Provincia di Brindisi;

26.386 nella Provincia di Foggia;

10.661 nella Provincia di Lecce;

17.286 nella Provincia di Taranto;

584  attribuiti a residenti fuori regione;

119  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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La notizia dell’istituzione della prima zona franca doganale interclusa all’interno della zona economica speciale Puglia-Molise a Capobianco è una buona notizia per le potenzialità che esprime. È comunque pacifico che l’area su cui insiste la colmata, allo stato attuale, difficilmente si concilia, nel breve periodo, con potenziali investimenti a causa della scarsa infrastrutturazione e perciò rischia di rimanere un’occasione a lungo termine.
Auspichiamo quindi che si intraprendano immediatamente tutte le iniziative propedeutiche a consentire la fruibilità e l’infrastrutturazione della colmata di Capobianco per agevolare così gli insediamenti e i nuovi investimenti.
Riteniamo altrettanto prioritario e urgente la piena definizione della strategia della zona franca doganale interclusa di Brindisi così come stabilito nei diversi incontri del comitato d’indirizzo intercorsi in questi mesi, come la perimetrazione delle altre aree individuate quali le banchine di Costa Morena e la corrispondente area retroportuale che, essendo già infrastrutturate e disponibili, possono rappresentare un immediato riscontro per l’attrazione degli investimenti e il rilancio economico della città.
La zona franca doganale interclusa per una città in sofferenza come Brindisi, e in generale per tutto il territorio, riveste carattere di vitale importanza e la perimetrazione quale ZDF di Capobianco rappresenta il primo passo di una strategia di sviluppo che troverà compimento quando le ZES e tutte le aree individuate quali zone franche doganali intercluse saranno pienamente operative.

Partito Democratico di Brindisi

 

Cellino San Marco. Aveva rubato una bicicletta lasciata in sosta, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, al termine degli accertamenti anche mediante l’esame delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, poiché il 17 gennaio scorso, si è impossessato di una bicicletta appartenente a una donna di Cellino San Marco, che l’aveva parcheggiata lungo il marciapiede all’esterno della propria abitazione.

 

Carovigno. Aveva rubato un compressore dall’interno di un’abitazione, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Carovigno, a conclusione delle indagini, hanno denunciato in stato di libertà un 50enne del luogo, per furto aggravato, poiché ritenuto responsabile del furto in abitazione perpetrato in Carovigno il 14 novembre 2020, ai danni di un 40enne residente a Roma, nel corso del quale era stato asportato un compressore marca Wurth del valore di circa 1.000,00 euro. L’uomo è stato controllato dai Carabinieri di Carovigno durante un servizio perlustrativo, a bordo del suo furgone e nel corso della perquisizione veicolare, all'interno del vano posteriore del mezzo, hanno rinvenuto un compressore aventi le caratteristiche similari a quello asportato. I militari, avendo già visionato le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza installato presso l’abitazione della vittima, hanno riconosciuto nel 50enne l’autore del furto. La refurtiva è stata sottoposta a sequestro penale.

Ceglie Messapica. Positivo al Covid–19 e agli arresti domiciliari, sorpreso in giro a piedi, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica tratto in arresto in flagranza di reati per evasione un 40enne del luogo, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per furto. In particolare, l’uomo è stato individuato in transito a piedi in una via del centro abitato mentre faceva rientro presso la sua abitazione. Il 40enne è stato anche denunciato in stato di libertà per aver violato la quarantena obbligatoria in quanto soggetto attualmente positivo al Covid-19. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà ma è stato comunque ricondotto presso la sua abitazione in ripristino della precedente misura cautelare.

Il 2021 è l’anno delle celebrazioni dantesche: ricorrono infatti i settecento anni dalla morte del poeta, in occasione dei quali sono previste iniziative e festeggiamenti in tutto il territorio nazionale e in molte città all’estero.

Per la ricorrenza, è stato istituito il Comitato Nazionale per le celebrazioni, presieduto dal Prof. Carlo Ossola, che ha avuto l’incarico di elaborare il programma nazionale di iniziative per il 2021.

Gli eventi dedicati al Sommo Poeta saranno distribuiti lungo tutto l’arco del 2021 e prevedranno iniziative di carattere scientifico, giornate di studi e convegni, ma anche progetti culturali di ampio respiro quali mostre, concerti, esposizioni, produzioni teatrali e cinematografiche, cicli di incontri e performance. Le iniziative saranno promosse da molti soggetti, tra i quali, si mirerà a creare una rete di collaborazione.

Ricordare i 700 anni dalla morte dell'autore della Divina Commedia, il capolavoro della letteratura italiana assurto a simbolo dell'unità del nostro Paese, è un’iniziativa di grande importanza, non solo celebrativa.

Così come il Dantedì, la giornata dedicata alla memoria del Poeta, celebrata per la prima volta il 25 marzo 2020 durante un momento difficile per tutta Italia, che è riuscita a coinvolgere il mondo della cultura italiano e internazionale, la celebrazione dell’anno di Dante, diviene, come ricordato dal Ministro Franceschini, un’occasione per l’Italia di “ritrovare la propria identità e di riconoscersi intorno a valori comuni”.

In occasione di questa importante ricorrenza, i luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Puglia hanno organizzato, per tutto il 2021, un programma variamente assortito che verrà periodicamente aggiornato.

Per conoscere nel dettaglio la programmazione offerta dalla Direzione regionale Musei Puglia, si rimanda ai siti web del Mibact e della DRM Puglia e alle pagine social dei luoghi della cultura afferenti.

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Invasione di cormorani in Puglia, il  nuovo Eden per le specie di uccelli che si cibano di pesce, a causa della tropicalizzazione del clima e del global warming,  con ripercussioni economiche gravi per i pescatori e per gli allevamenti. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che denuncia la presenza sempre più invasiva dei Cormorani segnalata dai pescatori in provincia di Bari sia a sud, tra Mola di Bari e Torre a Mare che a nord tra Giovinazzo e Bisceglie, nella laguna di Varano, sulla Diga di Capaccio del Celone a Lucera e presso la palude del Lago Salso a Manfredonia, a Gallipoli, nel Golfo di Taranto e sugli oltre 400 chilometri di costa della regione.

“Ogni Cormorano mangia fino a 10 chilogrammi di pesce al mese, oltre 300 grammi al giorno, lasciando tra l’altro pesci feriti nell’attività predatoria e con il rischio della diffusione di malattie e parassiti”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il numero di Cormorani svernanti è cresciuto di circa venti volte negli ultimi 25 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - secondo un andamento parallelo e strettamente correlato alla crescita esponenziale delle popolazioni nidificanti nei paesi dell'Europa centrosettentrionale.

“E’ ormai una vera e propria emergenza alla luce dei danni provocati all’attività ittiocolturale e alla vita stessa dei pesci nei mari. L’attività predatoria dei Cormorani, uccelli molto furbi contro cui pescatori e acquacoltori non hanno a disposizione efficaci mezzi di difesa passiva – insite Muraglia - sottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono”.

Non si limitano alle specie di pesce pregiate – aggiunge Coldiretti Puglia - perché mangiano anche quelle specie-foraggio che dovrebbero fungere da pasto per le prime, rendendo ancor più negativo il loro impatto sul settore ittico.

Per acquacoltori e pescatori di mestiere la riduzione del pescato è risultato il fattore di maggior impatto – riferisce Coldiretti Puglia - mentre per i pescatori sportivi a rischio è la riduzione degli stock ittici dovuti ad una ridotta produzione naturale.

I danni causati dai Cormorani vanno ad aggiungersi agli effetti della seconda ondata della pandemia da Covid, con uno scenario nelle marinerie molto grave per il crollo della domanda di pesce sui mercati italiani ed esteri a causa del Covid – ricorda Coldiretti Puglia - con l’azzeramento degli ordini, per la chiusura 7 giorni su 7 dei ristoranti e una perdita di valore a carico del segmento della pesca di oltre 30 milioni di euro.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 12 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – conclude la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.

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