Redazione
Esordio oltremodo lusinghiero per i colori gialloblù mesagnesi nell’incontro di esordio del campionato di Serie B2 maschile di tennis. La squadra del C.T.“Dino De Guido” si è imposto con un perentorio 6 a 0 agli avversari di turno, i salentini del CT “Mario Stasi” Lecce.
I primi due incontri di singolare vedevano opposti, da un lato, Lautaro Falabella a Matteo Giangrande e, dall’altro, Gaston Tonello a Federico Troso.
Quest’ultimo match si rivelava una pura formalità per il tennista mesagnese. Infatti, con una evidente differenza di valori in campo, Tonello riusciva ad imporsi col punteggio di 6-0 6-2.
L’incontro tra Falabella e Giangrande, invece, si rivelava più combattuto. Nel primo parziale il tennista italo-argentino riusciva a mantenere un break conquistato al terzo gioco, fino al 6-3 finale. Nel secondo, invece, si registravano numerosi break e controbreak fino a quando il tennista di casa non riusciva a tenere il servizio per il 6-4 in suo favore.
Nel confronto diretto tra i numeri 1 delle due compagini, il giocatore ucraino Oleksandr Ovcharenko, che si allena presso il circolo mesagnese, trovava dall’altra parte della rete il cileno Felipe Escalona. L’incontro poteva nascondere insidie per il tennista gialloblù, ma la voglia di esordire e dimostrare tutto il suo valore ai numerosi tifosi accorsi al circolo, faceva sì che l’incontro si concludesse agevolmente in favore di Ovcharenko: 6-2 6-0 il punteggio finale in suo favore.
A chiudere gli incontri di singolare scendevano in campo Davide Spina per i colori di casa e Christian Pizzolante, fresco di finale Tennis Europe nel torneo di Tirana U.16. Nel primo set Spina metteva in mostra la sua maggiore potenza nel servizio e nei colpi da fondo campo, aggiudicandosi il parziale col punteggio di 6-4. Nel secondo, subiva una lieve flessione fisica e, di conseguenza, una minore incisività dei suoi colpi. La seconda frazione di gioco veniva decisa dal tie break. In questo caso, dopo essere stato sotto per 4 a 1, Spina metteva in campo tutta l’esperienza e il cuore possibili e riusciva a portare a casa l’incontro per 6-4 7-6 (6).
Nei doppi la musica non cambiava e la squadra leccese doveva accontentarsi di raccogliere pochi games.
La coppia Ovchareko/Spina aveva la meglio sulla coppia Escalona/Giangrande col punteggio di 6-2 6-1, mentre il duo italo-argentino, Falabella/Tonello non concedevano neppure un game alla giovane coppia Moles/Castriota Scanderbeg.
Il prossimo impegno vedrà opposti i tennisti mesagnesi alla forte compagine dello Sporting Club Bisceglie domenica prossima sui campi biscegliesi, con inizio alle ore 10.
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Chiusura delle attività commerciali, l'allarme di Confesercenti
Chiusura delle attività commerciali. Le proposte di Confesercenti per invertire la rotta. Le attività commerciali continuano a diminuire su tutto il territorio nazionale, Brindisi compreso. È quanto emerge da “Il Commercio oggi e domani”, lo studio sul futuro della distribuzione commerciale condotto da Confesercenti e IPSOS. Una circostanza che è la logica conseguenza del perdurare del processo di desertificazione conseguente alla crisi per la pandemia degli anni scorsi e per il caro-inflazione e il caro-energia di questi ultimi mesi. E il nostro territorio, purtroppo, contribuisce fortemente al perdurare di questa tendenza negativa. Tutto questo si riflette pesantemente sui negozi di vicinato, costretti a chiudere le serrande, in particolare nei settori moda, giornali, cartoleria, dolciumi, macelleria. Resistono invece i negozi di frutta e verdura, quelli per vendita di bevande, pesce e crostacei. Ogni nucleo familiare ha dovuto comunque far fronte ai propri risparmi per fronteggiare l’aumento dei prezzi. Nonostante questo sacrificio, si stanno riempiendo sempre meno i carrelli della spesa, tanto che nello scorso anno il volume delle vendite al dettaglio è calato dell’1%. Un caso emblematico è rappresentato dall’acquisto della pasta, simbolo della tradizione gastronomica italiana. Le vendite hanno subito un calo del 10%.
Un altro dato da non sottovalutare, che emerge dallo studio di Confesercenti, è che nonostante la progressiva affermazione dell’eCommerce, i negozi fisici continuano ad essere ancora il canale d’acquisto preferito per sei delle nove categorie merceologiche prese in esame. Gli acquisti on line prevalgono soltanto nei settori dei viaggi, elettronica e moda. E se tantissimi negozi chiudono, se ne aprono sempre meno. Su questo punto, Confesercenti ha avanzato le sue proposte a livello nazionale per provare ad invertire la tendenza, a favore della ripresa dei consumi e per il sostegno di negozi e botteghe. Partendo da questo, Confesercenti Brindisi auspica che anche gli Enti locali diano il loro contributo in termini di azioni positive. “Per contrastare il caro-vita – ha dichiarato il Presidente Provinciale Michele Piccirillo - è necessario, così come indicato da Confesercenti nazionale, dare attuazione velocemente alla delega fiscale, riducendo la pressione delle imposte sulle famiglie. In particolare, sarebbe opportuno detassare gli aumenti contrattuali per il prossimo biennio.
Per sostenere le attività di vicinato, invece, è fondamentale introdurre misure strutturali, con un pacchetto di formazione per gli imprenditori, sostegni all’innovazione, una fiscalità di vantaggio per le piccole imprese della distribuzione con fatturato inferiore ai 400mila euro annui, e la cedolare secca per le locazioni commerciali, subordinandone l’accesso alla concessione di un canone concordato al locatario, verificata e garantita dalle associazioni di categoria. Invece, nei nostri territori, sarebbe auspicabile che la Regione e gli Enti locali cogliessero questo momento di crisi del settore del commercio, come confermato dai dati statistici, per attuare politiche di sostegno, finalizzate, ad esempio, alla mitigazione delle imposte locali. Crediamo che sia arrivato il momento in cui tutti i Comuni costruiscano azioni incentivanti affinché si combatta la desertificazione, incentivando, ad esempio, azioni per migliorare il marketing territoriale e con esso il turismo. Le nostre città, i nostri borghi di provincia possono essere notevoli attrattori potenziali”.
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Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, oggi la prima seduta a palazzo di città
FASANO – Non vogliono imitare gli adulti, dice il loro primo cittadino a nome di tutti, ma chiedono che le loro idee siano ascoltate e considerate perché, come sostengono citando Greta Thunberg, «Nessuno è toppo piccolo per non fare la differenza».
È la squadra del nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze che si è insediata stamattina a palazzo di città con la prima seduta. Sono 28 giovani amministratori in erba, di quarta e quinta Primaria e di prima e seconda Media. A guidare la nuova amministrazione è il sindaco Riccardo Lussone che è stato il più suffrago alle elezioni con 551 voti.
Il sindaco «degli adulti» Francesco Zaccaria gli ha consegnato la fascia e lo ha proclamato primo cittadino e lui, emozionato, ha detto «Sono molto onorato ed emozionato di essere stato eletto e di poter essere il portavoce delle domande che abbiamo elaborato per migliorare il nostro territorio. Nello stesso tempo sono anche consapevole delle responsabilità che mi assumo nell’accettare questo incarico. Mi impegno davanti a tutti voi, nel realizzare le proposte indicate nella nostra campagna elettorale. Spero di non deludere la fiducia e le aspettative degli elettori, errare è umano, ma con gli aiuti e consigli del nostro sindaco Francesco Zaccaria sono certo che svolgeremo al meglio il nostro mandato».
Nel suo discorso di insediamento Lussone ha esposto le proposte della campagna elettorale riguardanti principalmente ambiente e territorio (dispenser per raccogliere gli escrementi dei cani, piste ciclabili, pedonali, e spazi verdi, anticipare o posticipare gli orari di passaggio degli autocompattatori affinché non coincidano con gli orari di ingresso e uscita delle scuole, sensibilizzare i ragazzi alla raccolta differenziata). Mentre per la scuola e la cultura propone di incrementare gli eventi culturali rivolti a bambini e adolescenti, migliorare gli spazi di apprendimento nelle scuole, usufruire maggiormente della biblioteca comunale. E ancora interventi per sport e tempo libero e per promuovere la solidarietà, il volontariato e i rapporti con le associazioni del territorio per aiutare chi è in difficoltà.
«Non mi resta che ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che hanno riproposto questa iniziativa dopo un lungo periodo di pandemia con l’intento di avvicinare noi ragazzi al mondo delle istituzioni – ha concluso –. Infine un ringraziamento particolare va a tutti i ragazzi che mi hanno votato, soprattutto ai miei compagni di classe che mi hanno sostenuto e alla mia famiglia che mi ha incoraggiato a intraprendere questo percorso».
Il vice sindaco è Giuseppe Pio Potenza con 139 voti (scuola «Galizia», Fasano). Gli assessori sono: Alba Cannone con 107 voti (scuola «Pascoli», Fasano), Elena Trapani con 113 voti (scuola «Bianco», Fasano), Marian Fanigliulo con 104 voti (scuola «Collodi», Fasano), Sofia Legrottaglie con 107 voti (scuola «Latorre», Fasano), Flavio Cofano con 110 voti (scuola «Mignozzi», Fasano), Beatrice Laghezza con 80 voti (scuola «Madre Teresa di Calcutta», Pezze). Come presidente del Consiglio è stato scelto per acclamazione Giuseppe Zaccaria (scuola «Fortunato», Montalbano, entrato in Consiglio con 128 voti).
I consiglieri sono: Davide Cavallo (216 voti), Giorgia Sibilio (105 voti) e Gabriel Nikolli con 51 voti (scuola «Pascoli», Fasano); Michelangelo Fina con 156 voti e Vito Lozupone con 104 voti (scuola «Bianco», Fasano); Umberto Micoli con 48 voti, Sara Maggi con 39 voti, Domenico Napoletano con 26 voti e Carmelo D'Amico con 25 voti (scuola «Collodi», Fasano); Luigi Marelli con 20 voti (scuola «Latorre», Fasano); Diletta Pagnelli con 61 voti e Francesca Triggiani con 49 voti (scuola «Galizia», Fasano); Leoluca Rubino con 25 voti e Vito Nistri con 25 voti (scuola «Mignozzi», Fasano); Nicoletta Pinto con 145 voti e Jacopo Amodio con 60 voti (scuola Media «Galilei», Pezze); Chiara Moretti con 60 voti (scuola «Madre Teresa di Calcutta», Pezze); Giovanna Soleti con 26 voti (scuola «don Guanella-don Milani»).
Il progetto è partito a novembre e ha coinvolto circa 1600 alunni, oltre 80 classi di quattro istituzioni scolastiche del territorio, tra scuola Primaria e Media e prima delle elezioni c’è stato un percorso di formazione che ha coinvolto ragazzi, docenti, amministratori, professionisti. C’è stato un ciclo di lezioni di educazione alla cittadinanza che ha convinto gli studenti di quarta e quinta Primaria e di prima, seconda e terza Media. Gli incontri sono stati tenuti dagli avvocati della LAF (Libera associazione forense) che gratuitamente hanno messo a disposizione la loro professionalità e hanno introdotto i ragazzi nei meccanismi della vita amministrativa a partire dalla Costituzione fino alle norme di funzionamento delle istituzioni cittadine.
Al nuovo sindaco, agli assessori e ai consiglieri sono arrivati gli auguri del sindaco Francesco Zaccaria: «Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri – ha detto il primo cittadino citando Salvador Allende –, vi ringraziamo per il tempo e la passione che metterete a disposizione della nostra città. Ci auguriamo che questo progetto vi aiuti a manifestare al di fuori dei banchi di scuola i vostri sogni, le vostre emozioni e le vostre idee». Il sindaco ha ricordato che il progetto è nato nella prima amministrazione (con l’assessore Cinzia Caroli) e quello che nasce oggi è il terzo Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze: «Il compito di noi adulti è di formare cittadini consapevoli e accompagnare i giovani in questo percorso di crescita con un lavoro di squadra che coinvolge tutta la nostra bella comunità». Per questo il primo cittadino si è impegnato ad avere un dialogo continuo con il giovane sindaco e la sua squadra per uno scambio di idee costante sulla città.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci che ha curato il progetto sin dall’inizio ha ringraziato quanti hanno collaborato e in particolar modo docenti e dirigenti «che hanno consentito ai ragazzi di partecipare in modo leale e spensierato a una iniziativa che però al suo interno racchiude grandi valori».
«Questo progetto – ha sottolineato l’assessore – nasce con lo scopo di dare ai giovani il senso della partecipazione attiva alla vita politica e amministrativa della nostra città, ma ha un riflesso anche su noi adulti perché, come ci chiedono gli stessi ragazzi, con questa iniziativa noi ci mettiamo in ascolto per provare a guardare la realtà con gli occhi dei nostri giovani. A loro possiamo solo dire grazie per quello che faranno per il presente e il futuro di Fasano».
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Si informa che in occasione della partita di calcio Brindisi-Catania, match valido per la poule scudetto, in programma allo stadio Fanuzzi mercoledì 17 maggio alle ore 16, è stata disposta l’ordinanza per la circolazione e la sosta nei pressi dello stadio.
Dalle ore 14.30 e fino a cessate esigenze del 17 maggio:
- su via B. Brin, nel tratto stradale compreso tra la rotatoria con via Amalfi e via S. Maria del Casale, è fatto divieto di transito e di sosta a tutti i veicoli, su entrambi i lati, ad esclusione dei veicoli di Soccorso, delle Forze dell'Ordine, dei Vigili del Fuoco ed STP (Trasporto Pubblico);
- su via B. Brin nella zona adiacente la tribuna centrale dello stadio comunale di Brindisi, sono disposti il divieto di transito e di sosta a tutti i veicoli, su entrambi i lati, ad esclusione dei veicoli di Soccorso, delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco;
- su via S. Maria del Casale in zona tribuna laterale, è disposto il divieto di transito a tutti i veicoli, nell'arco temporale sopra citato è consentito il transito ai veicoli dei soli residenti, di soccorso, delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco.
Inoltre per i veicoli in uscita dal quartiere Casale: via S. Maria del Casale, via Ruta, sarà garantito l'accesso al parcheggio prospiciente lo stadio su via B. Brin.
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Il presidente Vizzino. "Diventano 61 le malattie neonatali con screening obbligatorio"
È con l’unanimità che la III Commissione del presidente Mauro Vizzino ha detto sì all’integrazione di altre due malattie in materia di screening neonatale.
Si tratta della proposta di legge del presidente Fabiano Amati, con la quale la Puglia, “già leader italiana in materia di screening neonatale” aggiunge alle immunodeficienze congenite severe a alle malattie da accumulo lisosomiale, l’adrenoleucodistrofia e la sindrome adrenogenitale, arrivando così a 61 malattie scrinate obbligatoriamente, “consolidando ancor più la condizione di eccellenza della Puglia – ha detto Amati.
Saranno programmate le audizioni per la proposta di legge del consigliere Marco Galante “percorsi formativi e progetto pilota su infermiere di famiglia e di comunità”.
Una proposta che sostituisce la legge esistente e ne aggiorna gli aspetti tecnici formativi in linea con le previsioni del Ministero della salute.
Per Galante la figura dell’infermiere professionale è destinata ad avere una centralità sempre maggiore anche alla luce dell’esperienza Covid.
L’assessore Palese ha sottolineato che la “grande debolezza della assistenza territoriale non può che essere colmata dai contributi importanti di queste figure professionali, da cosiddetti infermieri di comunità, destinate a diventare figure centrali rispetto alla richiesta di prestazioni. Già nel corso della pandemia abbiamo avuto prova della necessità di queste professionalità”.
A che punto è la realizzazione del nuovo ospedale di Andria? Se lo chiede il presidente Filippo Caracciolo e anche il presidente della I Commissione Fabiano Amati.
Dal Dipartimento salute e dall’assessore arrivano notizie confortanti. Una cabina di regia è al lavoro per accelerare i processi già avviati. Un ospedale di 400 posti letto che ha subito un rallentamento a causa di adeguamenti dovuti alle norme sopraggiunte in particolare dopo la pandemia Covid, anche perché parliamo di un progetto originato nel 2002
Il direttore del Dipartimento, Vito Montanaro ha sottolineato che le regole somministrate dal Ministero dopo il Covid, hanno costretto la Regione a rivedere il Piano clinico gestionale, per il quale si dovranno anche implementare le risorse.
L’assessore Palese ha rassicurato che i tempi non saranno lunghi anche perché le risorse si potranno attingere dai fondi ex articolo 20 per le attrezzature, dai Por 2021/27 o dal PNRR “l’unico problema che non abbiamo sono i fondi di finanziamento” – ha detto Palese.
Per Amati è importante comunque decidere la fonte di finanziamento a priori per poter controllare la tempistica.
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Provincia. “Dialoghi sulla democrazia sovranazionale” organizzato dall’Università del Salento
Si terrà a Brindisi, i prossimi 18 e 19 maggio, la quinta edizione dell’evento “Dialoghi sulla democrazia sovranazionale” organizzato dall’Università del Salento. La due giorni si svolgerà nel salone di rappresentanza del palazzo di via De Leo.
Il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli è lieto di ospitare un evento di prestigio che riunisce studiosi di ogni estrazione, funzionari internazionali, esponenti della società civile e pensatori innovativi provenienti da tutto il mondo per discutere le sfide più significative che l'umanità sta affrontando.
I dialoghi sulla democrazia sovranazionale, inaugurati nel 2018, sono divenuti un punto di riferimento per la rete di studiosi e di organizzazioni della società civile che vogliono dialogare non sui problemi, ma sulle soluzioni.
L'evento è l'unico al mondo in cui si discute di democrazia e di global governance, più in generale di partecipazione e cittadinanza attiva oltre i confini.
Ciò che rende particolarmente interessante l'edizione 2023 è il ricco elenco di partecipanti e di partner internazionali pubblici e privati, come le basi UNGSC, UNHRD, la Fondazione Robert Triffin International, il movimento Atlas, Democracy Without Borders, The Streit Council for a Union of Democracies e molti altri.
La presenza a Brindisi di un evento così importante dell’Università del Salento ne conferma l’intenzione di farne un hub internazionale in cui concentrare le attività legate ai temi della pace e della cooperazione internazionale.
Questa mattina nel Palazzo della Provincia si è svolta la conferenza stampa di presentazione della due giorni. Hanno partecipato il Presidente Matarrelli e la prof.ssa Susanna Cafaro, titolare della cattedra Jean Monnet dell’Università del Salento assieme allo staff organizzatore della manifestazione.
“Si tratta di un’iniziativa che affronta in maniera qualificata le tematiche della geopolitica da più punti di vista – ha affermato a margine della conferenza il Presidente Matarrelli. Ci saranno interlocutori prestigiosi che verranno da tutto il mondo, persino dalla Russia. Un evento, dunque, che abbiamo voluto sin da subito patrocinare e sostenere”
“Siamo particolarmente grati alla Maison Jean Monnet – Parlamento Europeo, a Parigi – aggiunge la prof.ssa Cafaro – perché ha ospitato un seminario preparatorio il 6 e 7 aprile scorsi sulla democrazia sovranazionale europea e l’impegno civico come modello per la partecipazione dei cittadini oltre i confini e che ospiterà l’intero evento in streaming sulla sua pagina Facebook”.
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Mesagne. Piazza Gioberti, il mercatino settimanale di Coldiretti e il caos delle auto
Residenti al limite di uno stress mentale. "Come ogni martedì mattina in Piazza Gioberti si svolge il mercatino di Coldiretti e come ogni martedì si crea un caos indescrivibile di auto che vanno e vengono nel doppio senso di marcia, tra chi arriva da via dei Sasso da una parte e chi arriva da via Basilicata e via Confalonieri dall’altra. Pensiamo che fosse opportuno per quelle ore il blocco di almeno uno dei sensi di marcia, per rendere il traffico più fluido, e la presenza di qualche vigile che sarebbe particolarmente gradita per regolarizzare la bolgia".
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Mesagne. I cassonetti dei rifiuti un obbròbrio ambientale
Non si placa a Mesagne la protesta contro i cassonetti dei rifiuti collocati nel centro storico in maniera piuttosto opinabile. Specialmente quelli a ridosso di monumenti storici e sui percorsi turistici. Un cattivo biglietto da visita per coloro, turisti e cittadini, che amano passeggiare nel centro storico della città e ammirare le sue pertinenze artistiche, storiche e architettoniche. Bella sì, ma con una vista piuttosto inconsueta, brutta per non parlare del tanfo nauseabondo che sprigionano questi contenitori pieni di rifiuti. Come, ad esempio, quelli collocati a ridosso del parco archeologico urbano, oppure di fronte al castello Normanno-Svevo. Una situazione allarmante su cui l’amministrazione Matarrelli dovrebbe intervenire con immediatezza e chiarezza, in attesa del regolamento comunale che sarà operativo fra alcuni mesi.
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Consorzi commissariati, CIA e Copagri protestano contro la Regione Puglia.
Il 22 maggio, sit-in davanti alla sede istituzionale: serve riforma che azzeri tutto e ricostruisca Stagione irrigua alle porte, nessuna comunicazione, ma intanto le tariffe irrigue sono raddoppiate
BARI – Contro l’immobilismo della Regione Puglia sulla disastrosa situazione dei Consorzi di bonifica commissariati, lunedì 22 maggio Copagri Puglia e CIA Agricoltori Italiani Puglia protesteranno con un sit-in davanti alla sede dell’assemblea e del governo regionale. É quanto annunciano le due organizzazioni agricole attraverso un comunicato stampa congiunto firmato da Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia, e da Michele Palermo, presidente Copagri Puglia. Entrambi, nei giorni scorsi, avevano già preannunciato l’intenzione di portare in strada la protesta, un’iniziativa che presto, in assenza di risposte, potrebbe portare alla mobilitazione su più vasta scala degli agricoltori pugliesi.
STAGIONE IRRIGUA SENZA CERTEZZE. Le questioni di più stretta attualità, rispetto alla cattiva gestione dei Consorzi, sono due problematiche connesse: l’imminente avvio della stagione irrigua e il raddoppio delle tariffe dell’acqua per le aziende agricole. “La stagione irrigua è alle porte, ma i Consorzi non hanno fatto ancora nulla per avviarla. Nel giro di qualche giorno arriverà il caldo torrido, dovuto anche ai repentini cambiamenti climatici, pertanto migliaia di aziende agricole avranno l’esigenza di irrigare le proprie coltivazioni. Nulla si sa a riguardo, nemmeno le date ufficiali di avvio del servizio, in compenso i Consorzi hanno avuto la solerzia di comunicare il raddoppio delle tariffe.
TARIFFE RADDOPPIATE. Per le aziende agricole del sub-comprensorio Litorale Barese, il Consorzio Terre d’Apulia ha raddoppiato i costi dell’acqua a uso irriguo portandoli da 0,72 euro/mc dell’aprile 2022 a ben 1,45 euro/mc”, spiegano Sicolo e Michele Palermo. “Per quanto riguarda il sub comprensorio Destra Ofanto, invece, dopo una prima decisione di raddoppiare la tariffa da 0,33 a 0,68 euro/mc, Terre d’Apulia è tornata sui propri passi. Ecco, lo faccia anche per il sub- comprensorio Litorale Barese, non è penalizzando gli agricoltori che si fanno gli interessi del territorio”. “Anche le tariffe imposte dall’Arif sono aumentate: nell’area consortile di Bari il costo al metro cubo passa da 34 a 70 centesimi; in quella di Brindisi da 20 a 40; in quella di Lecce da 20 a 40; in quella di Taranto da 21,51 a 35.
AZIENDE IN DIFFICOLTÁ. “L’aumento delle tariffe per l’utilizzo dell’acqua nei campi mette a rischio la tenuta di centinaia di aziende agricole, impossibilitate a sostenere il raddoppio dei costi”. “I Consorzi commissariati scaricano interamente sulle spalle degli imprenditori agricoli l’incremento del costo energetico relativo all’erogazione e l’esiguità, rispetto agli scorsi anni, del contributo garantito dalla Regione Puglia. In pratica, i Consorzi commissariati e la stessa Regione Puglia dicono alle aziende agricole ‘arrangiatevi’, scaricando sul comparto primario tutto il peso dei loro ritardi e delle loro inadeguatezze rispetto alla questione idrico-irrigua che vede la Puglia indietro di 20 anni rispetto alle altre regioni”.
PROBLEMI IRRISOLTI. CIA Puglia e Copagri Puglia, dunque, fanno fronte comune sul disastro dei Consorzi di Bonifica, mentre le altre organizzazioni agricole, non si sa bene per quali motivazioni, vanno in ordine sparso, di fatto impedendo una unitarietà del mondo agricolo pugliese che rafforzerebbe le istanze del comparto primario. “La riforma dei Consorzi si è fermata agli annunci. Stessa cosa per i piani di classifica. Noi siamo a favore di un azzeramento totale della gestione commissariale e la costruzione di una nuova governance orientata sulle istanze dei diversi territori, obiettivo che riteniamo difficile centrare con la costituzione di un consorzio unico. Sarebbe opportuno almeno ipotizzare la costituzione di due nuovi organismi. Non c’è più tempo da perdere. Occorre che la Regione Puglia dia risposte concrete, subito”.
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GIORNATA DI STUDIO E INAUGURAZIONE DELL’ALLESTIMENTO, “IL GIOCO DEL TEMPO”.
di Emilia Serra
venerdì 19 maggio
Un dialogo fra passato e presente, tra archeologia e nuove tecnologie digitali, segnato dall’incontro fra design e artigianato, il tutto in un luogo che custodisce tracce importanti della presenza delle antiche culturedel nostro Mediterraneo: è quanto si definirà nel Museo archeologico di Egnazia il prossimo 19 maggio a conclusione di un lungo progetto di cooperazione tra Italia, Albania e Montenegro.
Nell’ambito del progetto 3D-IMP-ACT, realizzato all’interno del programma Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro, venerdì 19 maggio a partire dalle 9.30 nel Museo ArcheologicoNazionale “G. Andreassi” di Egnazia, un riccoprogramma sintetizzerà gli esiti del percorso di realizzazione dell’opera “Il gioco del tempo” della designer romana Emilia Serra, con una giornata di studi e l’apertura al pubblico dell’allestimento.
Il programma di capitalizzazione della Direzione Regionale Musei Puglia mira a valorizzare un metodo di lavoro che inserisce nellecollezioni musealiallestimenti innovativi affidati ad artisti e designer contemporanei, realizzati a seguito di percorsi di residenza e collaborazioni interdisciplinari.
Il progetto elaborato con 3D-IMP-ACT nel Museo Archeologico di Egnaziaha coinvolto la designer che,all’interno di un nuovo spazio del Museo dedicato all’arte contemporanea, ha realizzato un’opera materica e interattiva.
Un’équipe composta dall’artista, dall’archeologa Sandra Sivilli, dai modellatori 3D del Politecnico di Bari e dall’artista della ceramica Cosimo Vestita, tra i più stimati e riconosciuti a livello nazionale, ha realizzato l’opera in un anno di lavoro, attraverso incontrie visite al museo coinvolgendo archeologi, restauratori e tecnici, sotto la supervisione scientifica dei funzionari della Direzione Regionale Musei, Angela Ciancio e Fabio Galeandro.
Il risultato di questo percorso è un luogo dove l’archeologia viene reinterpretata in un gioco dedicatoalla materia e al tempo: una stanza espositiva diversadal resto dello spazio museale. Un altro museo definito: Il gioco del tempo, in cuiconsiderare i reperti e le collezioni inun modo creativo, senza tradire i contenuti e la forza delle storie raccontate nel Museo di Egnazia.
Un gioco che tocca tutte le età rivolto ai bambinie agli adulti,un’occasione per dialogare con il passato cogliendone anche i più piccoli dettagli.
Con quest’opera il Museo Archeologico di Egnazia si propone quale luogo di sperimentazione perl’esposizione di opere contemporanee fondate su contenuti e materiali archeologici per innovare lafruizione e la relazione in presenza e a distanzacon visitatori, comunità e studenti.
Attorno all’inaugurazione dello spazio “Il gioco del tempo”, in programma alle ore 11.30,
prenderà corpo il fitto programma dellagiornata di studiche si aprirà alle 9,30 e continuerà fino alle 17 concentrandosi su tre momenti fondamentali:
- Un laboratorio dedicato a professionisti e ricercatori in cui si potrannosperimentare l’approccio creativo e collaborativo alla base de “Il gioco del tempo” (ore 9,30-11,30).
- Un dialogo con due esperti,il professor Fabio Fatiguso del Politecnico di Bari e il designer Jorge Lopes dell’Università Cattolica di Rio de Janeiro sulle opportunità che un archivio 3D offre per laricostruzione e la reinterpretazione di reperti e resti archeologici ormai perduti (ore 12,30 – 13,30).
- Un tavolo di lavoro aperto a professionisti, ricercatori, imprese culturali e spettatori interessatialle possibili evoluzioni della ricerca digitale, in funzione sia della ricostruzione immateriale chedella restituzione materica del modo digitale (ore 14.30 – 17.00).
Il progetto “3D-IMP-ACT - Virtual reality and 3D experiences to IMProveterritorialAttractiveness, Cultural heritage smart management and Touristicdevelopment”, ha visto come capofila il Politecnico di Bari, e come partners la Direzione Regionale Musei Puglia,l’Istituto dei Monumenti culturali “GaniStrazimiri”,il Politecnico di Tirana per l’Albania, l’Università Crne Gore di Podgorica del Montenegro.Obiettivo principale del progetto è stato quello di sperimentare modalità di valorizzazione dei beni culturali e museali a partire dalle tecniche digitali, per sviluppare forme di valorizzazione basate su tecnologie digitali 3D e di realtà virtuale.
IL GIOCO DEL TEMPO
Di Emilia Serra
Il progetto è stato realizzato all’interno del Museo Nazionale Archeologico di Egnazia dove il racconto del sito di Egnazia e del suo territorio, dall’età del Bronzo al Medioevo, è proposto attraverso un suggestivo percorso di valorizzazione recentemente rinnovato (2022).
Emila Serra, architetto e designer, è affascinata dall’archeologia, dalle forme e dai processi della ricerca archeologica.Il suo lavoro nasce da una contaminazione tra tecnologie digitali e produzioni artigianaliprevalentemente in ceramica.
Il progetto per il Museo archeologico di Egnazia è stato realizzato in un anno di lavoro partendo dallo studio del sito e dei reperti conservati all’interno del museo, ha coinvolto archeologi, ingegneri restauratori e artigiani. Il processo creativo si è sviluppato in costante dialogo con gli specialisti, attraversando linguaggi tecnici e artistici, confrontandosi sul senso e il valore dei reperti archeologici, sui metodi di conservazione dei reperti, sulle fasi e sul fascino della ricerca archeologica e sui modi di rappresentarla.
L’opera, interattiva, da un lato mette in evidenza la complessità e il fascino della storia e della ricerca archeologica, dall’altro offre una visione simbolica e poetica che trasforma la fruizione del pubblico in un’esperienza attiva e creativa.
Il percorso è stato sviluppato in diverse fasi.
Sono stati selezionatialcuni dei repertiesposti, tra i più rappresentativi ed evocativi del museo (le statuine femminili e le melagrane di età ellenistica, la testa di Attis di età romana) che, grazie all’aiuto degli ingegneri del Politecnico di Bari coinvolti nel progetto, è stato possibile scansionare, digitalizzare e successivamente stampare in 3D in materiali plastici (PLA).
Sono stati successivamente selezionati frammenti archeologici decorati, senza contesto di rinvenimento, conservati nei depositi del museo, cheSerra ha potuto “toccare” e “manipolare” per realizzare composizioni (totalmente reversibili secondo la normativa del restauro)che offrono nuove possibilità di visione e interpretazione. La passione per i frammenti e per la ceramica ha condotto l’artista a dialogare con un artigiano della ceramica, Cosimo Vestitadi Grottaglie. Nella Bottega Vestita, una “ricerca archeologica” l’ha portata a recuperare frammenti del XX secolo e a disegnare oggetti ispirati al materiale conservato nel museo che sono stati realizzati dall’artigiano per diventare oggetti di design.
Il risultato del lavoro è stato l’allestimento di una piccola sala che propone una sintesi di visita, metaforica e interattiva. Il Gioco del Tempo invita specialistici e visitatori a guardare i reperti archeologici in modo poetico, suggerendo che le interpretazioni possono dipendere da chi le guarda.
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