Redazione

 
“A lezione di antibiotico resistenza e One health, al via un progetto nelle scuole a cura del Dipartimento di prevenzione della Asl. 
 È partito nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Brindisi un progetto finalizzato a promuovere un uso prudente e razionale degli antibiotici. Liniziativa, a cura del Dipartimento di prevenzione della Asl e dellUnità operativa di Sicurezza alimentare e antibiotico resistenza, si sviluppa attraverso lezioni frontali e interattive rivolte agli studenti e incontri conclusivi con le famiglie. 
Con il materiale proposto in classe saranno realizzati opuscoli che verranno distribuiti gratuitamente nelle scuole. Il progetto, dal titolo A lezione di antibiotico resistenza e One health, è in linea con le indicazioni del Piano regionale della prevenzione e del Piano nazionale di contrasto allantibiotico resistenza e sarà ampliato dal prossimo anno scolastico.
Lantibiotico resistenza  spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Stefano Termite - rappresenta una vera emergenza per la salute pubblica ed è considerata dallOrganizzazione mondiale della Sanità una pandemia silente. Quasi un secolo dopo la scoperta dei primi antibiotici derivati dalle muffe, lantibiotico resistenza costituisce una delle principali minacce: secondo le stime potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone allanno entro il 2050.
La responsabile dellUnità operativa Sicurezza alimentare, Alberta Natola, evidenzia che è indispensabile divulgare tra studenti e famiglie il concetto di un approccio integrato One health uomo-animali-ambiente. In medicina veterinaria lutilizzo non corretto degli agenti antimicrobici oltre a comportare un aumento del potenziale rischio sanitario per gli allevamenti e per i proprietari di animali domestici, contribuisce alla diffusione di batteri resistenti anche in ambito ambientale e umano, con la conseguente riduzione dellefficacia dei trattamenti terapeutici. Il progetto  aggiunge Natola - è stato realizzato grazie allimpegno delle dottoresse Federica Rausa e Alessandra Casieri, medici veterinari, e della dottoressa Rosalia Ciraci, tecnico della prevenzione, tutte in servizio nella Unità operativa di Sicurezza alimentare e antibiotico resistenza. 
 

Carissimo Toni buongiorno. Da quando sei Sindaco, grazie alla forte impronta data da te all’amministrazione Comunale e alle tue azioni, Mesagne e i suoi cittadini vivono un momento magico e di euforia. Sei continuamente presente nella vita quotidiana dei cittadini e della nostra Mesagne. Si fanno ormai ininterrottamente lavori di pubblico interesse, acqua, fogna, fibra, ecc. Tantissime manifestazioni culturali di ogni tipo volte a promuovere l’immagine di Mesagne e di far affluire sia i turisti ma anche i cittadini dei comuni vicini. Sei continuamente invitato a partecipare all’inaugurazione di nuove attività commerciali di ogni tipo aperte da giovani pieni di entusiasmo che credono nella propria terra.

--E va bene, ma quanto potrà durare tutto ciò, prima di avere un brutto risveglio??? Può solo il turismo e la cultura dare da mangiare e da vivere ad un paese, io penso di no. Ecco perché io continuerò a ripetere fino alla nausea che Mesagne ha bisogno di tornare velocemente a fare agricoltura, ma non quella di una volta, ma agricoltura di qualità perché nel mondo il prodotto Italiano è  universalmente conosciuto come il migliore!!! Ecco perché io dico da sempre che la politica locale deve fare da guida e da volano per l’economia del proprio paese. Solo così Mesagne potrà vivere prospera e serena per i prossimi decenni.

--I tanti giovani entusiasti che stanno aprendo le nuove attività commerciali non sanno che a breve dovranno scontrarsi con:

a--Il peggiore sistema fiscale tra i paesi occidentali, un sistema che io oso definire dittatoriale e vampiro.

b--Costo del lavoro e cuneo fiscale altissimo, a danno di imprese e lavoratori.

c--Peggiore sistema bancario.

d--Politica e politici a 360° schiavi del Nuovo Ordine Mondiale e del Neoliberismo, e che solo a parole dicono di essere vicini alla classe produttiva vera spina dorsale di quello che rimane della quarta potenza economica mondiale svenduta da tutta la classe politica degli ultimi trent’anni.

e--Burocrazia e sistema burocratico vessatorio che danneggia sempre chi vuol fare in legalità. Ecc. ecc.

Quindi caro Toni non basta essere presente all’inaugurazione delle attività di questi giovani imprenditori, ma tu e tutta la politica dal basso verso l’alto dovreste essere realmente e con azioni concrete vicini a tutti gli imprenditori, come io cerco di farti capire da tre anni. Nonostante i miei articoli che denunciano tanti gravissimi problemi nessuno di voi politici mi ha voluto ascoltare seriamente. Solo gli imprenditori e i propri familiari possono capire realmente i patemi e le preoccupazioni che si vivono per il semplice motivo di aver deciso di fare impresa e rischiare in proprio. Le Partite Iva non sono il male assoluto, ma sono realmente chi produce la ricchezza in Italia, ricchezza che la politica e la burocrazia sperpera.

Se crollano le Partite Iva crolla tutto, e voi politici ancora non lo avete capito.

Un caro saluto.

Angelo Gabriele Pignatelli

Delegato Regionale della Puglia per il Movimento Politico “Popolo Partite Iva-Unione Italiana”.

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Per la prima volta il territorio di Brindisi-Lecce ha una rappresentanza di fisioterapisti. Il 20 marzo si è insediato il primo consiglio direttivo dell'Ordine dei Fisioterapisti (OFI) della provincia di Brindisi-Lecce, presieduto dalla dott.ssa Vittoria Maria Rosaria Ligorio. “Si avvia quindi la prima importante pagina della fisioterapia territoriale con grande entusiasmo e partecipazione dei professionisti, simbolo della voglia di riscatto, indipendenza e affermazione della categoria – dichiara Angelo Scrimitore, neo eletto presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti della provincia di Brindisi – Lecce. 

Oltre al presidente il consiglio direttivo ha nominato alla vicepresidenza la dott.ssa Annamaria Zaccaria, segretario il dottor Antonio Rizzo e tesoriere la dott.ssa Sara Perrone.

Al Consiglio Direttivo partecipano, in qualità di consiglieri: la dott.ssa Vittoria Maria Rosaria Ligorio, il dottor Massimiliano Mariano, il dottor Jacopo Spedicato, la dott.ssa Simona Lazzari e il dottor Giuseppe Giovannico.

Costituiscono il Collegio dei Revisori il dottor Marcello Buttazzo, la dott.ssa Stefania Nobile e il dottor Ivano De Nicola Lezzi.

Il Consiglio Direttivo, appena insediato, resterà in carica quattro anni e ha diversi obiettivi da raggiungere tra i quali:  

- Lavorare come organo di rappresentanza di tutti gli iscritti interfacciandosi con gli interlocutori delle realtà locali e nazionali.

- Svolgere attività di vigilanza rispetto agli abusi della professione e di garanzia rispetto alla qualità dei servizi erogati dai fisioterapisti.

- Relazionarsi con la cittadinanza attiva, i pazienti e le associazioni del territorio anche attraverso attività di informazione e confronto.

L’Ordine dei Fisioterapisti nasce il 15 dicembre 2022 con l’entrata in vigore del decreto 183 firmato l'8 settembre 2022 dal ministro della Salute Roberto Speranza, atto con il quale è stata riconosciuta l'importanza di questa figura professionale del SSN con l’istituzione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti Italiani (FNOFI) che conta circa 68.000 iscritti sul territorio nazionale. Sono invece 1.168 i fisioterapisti iscritti all’Ordine territoriale di Brindisi-Lecce.

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Politica, Lopalco: “La mia adesione al Pd. Metterò a disposizione la mia esperienza e il mio bagaglio tecnico per ridare spazio, voce e speranza al popolo della sinistra”.

“Ho deciso di iscrivermi al Partito Democratico. La mia è la naturale scelta politica dopo un percorso che mi ha visto aderire al progetto politico di Articolo Uno, condividere la scelta di partecipare al percorso costituente, sostenere con convinzione la mozione Schlein e contribuire, con la comunità di Articolo Uno, alla sua vittoria”. È quanto dichiara il consigliere regionale Pier Luigi Lopalco che sabato sarà a Bari per l’Assemblea regionale del Pd.
“Le primarie aperte – prosegue Lopalco – non hanno rappresentato solo un grande momento di democrazia, ma hanno fatto registrare un entusiasmo e una voglia di partecipazione da parte di tante e tanti simpatizzanti che da tempo si erano allontanati e che oggi chiedono un cambio di passo. A loro dobbiamo dare voce e lo dobbiamo fare con senso di responsabilità e con unità”.
“Di fronte al momento storico che stiamo vivendo e a una destra di Governo che non perde occasione per mostrare tutta la sua distanza dalle istanze delle regioni meridionali, è nostro dovere trovare strade nuove per riaffermare le ragioni della sinistra, la difesa dei più deboli e batterci in tutte le sedi opportune per far arrivare alla Puglia le risorse che le spettano, a partire dai fondi per la sanità”.
“In queste ore ho chiesto di aderire al Gruppo consiliare del Partito Democratico per rafforzarne la sua azione politica. Lo farò mettendo a disposizione la mia esperienza e il mio bagaglio tecnico, come ho sempre fatto nel corso di questi ultimi anni, nell’interesse esclusivo dei cittadini e delle cittadine pugliesi”.
“Da domani – conclude Lopalco – inizia una nuova sfida, una nuova storia che affronterò con la consapevolezza che l’entusiasmo che ha portato nuova linfa nel Pd possa tradursi in azioni ancora più efficaci per affrontare la complessità delle sfide che abbiamo davanti e noi e che dovranno accompagnare la maggioranza che sostiene il Governo regionale in questa seconda parte della legislatura. Andiamo avanti, uniti!”

 

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, CONTRO LA FAME SI ALLEANO CIHEAM BARI E RETE MONDIALE MERCATI CONTADINI.
La guerra in Ucraina, con il conseguente aumento dell’inflazione che colpisce i prezzi del carrello della spesa e mette a rischio la sicurezza alimentare, ha avuto pesanti ricadute in Puglia dove è raddoppiato il numero delle famiglie in povertà relativa, balzate oramai a 440mila, ma è tutta la popolazione mondiale - salita a 8 miliardi di persone - ad essere in difficoltà. Per sostenere i redditi degli agricoltori, soprattutto nelle zone più povere del pianeta dove sono più vulnerabili, e garantire gli approvvigionamenti alimentari ai cittadini – consumatori è nata l’alleanza tra il CIHEAM BARI e la Coalizione Mondiale dei Farmers Market promossa da Coldiretti e Campagna Amica.

Più di 1 su 10 (828 milioni) soffre la fame aggravata dalle conseguenze del mix micidiale dei cambiamenti climatici, della pandemia Covid e della guerra. L’agricoltura familiare è una risposta, a livello locale, a questa grave situazione, in grado di garantire una distribuzione più equa delle risorse, salvaguardare i territori e migliorare la vita delle comunità. Un modello – aggiunge Coldiretti Puglia - capace di coniugare diritto al cibo e dignità dell’uomo, in grado di restituire il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al proprio sostentamento e poi ad avviare un processo di economia territoriale.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere.

“Tra i promotori della Coalizione Mondiale dei Farmers Markets, insieme all’Italia ci sono – ha affermato Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica – Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra e altri hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire.  La coalizione è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo, accompagnando da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e dall’altra assistendo le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o in Canada, con supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori”, insiste Troccoli.

La World Farmers Market Coalition è uno strumento per la diffusione dei mercati contadini nel mondo con un’attenzione  particolare ai Paesi in via di sviluppo. Essa accompagna, da una parte i governi verso l’adozione di un quadro normativo specifico e, dall’altra, assiste le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli Stati Uniti o come in paesi che in tutti i continenti danno vita a sistemi del cibo locale, offendo supporto a livello tecnico-legale, di comunicazione e di formazione per manager e agricoltori.

“Il CIHEAM Bari coglie positivamente la prospettiva di sostenere la valorizzazione delle filiere corte attraverso i mercati di agricoltori e pescatori offerta dalla Coalition World Farmer Market. Siamo pronti ad attuare azioni di capacity building presso comunità locali per sviluppare delle iniziative pilota di mercati in zone rurali e costiere del mediterraneo e dell’Africa per contribuire al maggiore valore aggiunto alle produzioni locali e alla sicurezza alimentare”, ha spiegato Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari.

Per Richard Mccarthy, presidente protempore della World Farmers Markets Coalition “la coalizione mondiale offre un modello di cooperazione internazionale dove si condividono buone pratiche e si studiano soluzioni. Tutto ciò per garantire un futuro dignitoso agli agricoltori di tutto il mondo che custodiscono i nostri territori e il nostro cibo in nome della salute e della cura dell’ambiente”.

Il km0 è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché – aggiunge Coldiretti Puglia -  i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

“Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti”, ha precisato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti regionale - la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è soltanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%). I prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno.

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.Coldiretti_contro_la_fame_nasce_lallenza_tra_Ciheam_e_la_rete_mondiale_dei_mercati_contadini_2.jpg

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Ci siamo. Come normale che sia dopo 5 anni un sindaco e un’amministrazione che hanno governato la città si ripresentano al giudizio dei propri concittadini, purtroppo, come sapete, non vi sono state le condizioni per una coalizione unitaria di centro-sinistra allargata al M5S.

Per me, Brindisi Bene Comune, Europa Verde e Sinistra Italiana questa rottura non ha spiegazioni politiche plausibili, ma è dettata da logiche estranee alla città di Brindisi, basata sugli interessi e gli equilibri tra Roma e Bari.

Su questo tema ciascuno di voi potrà fare le proprie valutazioni e considerazioni.

Brindisi Bene Comune, Europa Verde e Sinistra italiana ne hanno preso atto e li ringrazio per la fiducia accordatami nel propormi nuovamente la candidatura a sindaco.

Venerdì 31 marzo alle ore 18 presso la sala Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna terremo la nostra prima assemblea pubblica nella quale faremo il bilancio di questi 5 anni di amministrazione. Sarà l'occasione per presentare il nostro programma per la Brindisi del 2028 che ha i suoi assi portanti nella continuità amministrativa e nella realizzazione di tutti gli interventi e finanziamenti che abbiamo ottenuto, a partire dai fondi PNRR, CIS e le tante risorse assegnateci vincendo bandi europei, nazionali e regionali, per una cifra vicina ai 200 milioni di euro.

Questi progetti cambieranno definitivamente il volto di Brindisi che diventerà sempre più bella, inclusiva, moderna, sostenibile ed attrattiva.

Molto è stato realizzato in questo mandato, nonostante i rallentamenti e gli impegni necessari per affrontare i 2 anni di pandemia. In questi 5 anni abbiamo mantenuto la stella polare sui valori della legalità, onestà e trasparenza, tenendo lontano dall’amministrazione comunale il malaffare e gli interessi dei singoli che spesso hanno portato al naufragio delle amministrazioni degli ultimi decenni.

Serenamente presenteremo il bilancio di quanto fatto al giudizio delle nostre concittadine e dei nostri concittadini, e spero che siano in tanti a confermarci la fiducia per dare forza al processo di trasformazione che abbiamo avviato dal 2018.

Vi aspetto venerdì!

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                                                                                                   Riccardo Rossi

Mensa scolastica, ispezione a sorpresa dell’amministrazione: a Fasano un servizio di qualità.  L’assessore Martucci e un referente della commissione mensa hanno visitato il centro cottura Ladisa riscontrando professionalità e regolarità. Le mense delle scuole di Fasano offrono un servizio di qualità e non si riscontrano irregolarità. La conferma arriva da una ispezione a sorpresa effettuata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la commissione mensa.

L’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci ha visitato, senza preavviso, il centro cottura Ladisa (società che si occupa del servizio di refezione scolastica a Fasano) per verificare le modalità e la regolarità della preparazione dei pasti per gli studenti delle scuole fasanesi.

Dal controllo effettuato non sono emerse criticità ed è stata confermata la regolarità del servizio offerto.

«Il nostro servizio mensa è monitorato costantemente da noi e dai genitori, in sinergia - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Il benessere dei bambini viene prima di ogni altra cosa. Per questo siamo soddisfatti dell’esito dei controlli che la asl ha effettuato nei giorni scorsi».

Nella stessa giornata, infatti, contemporaneamente alla ispezione a sorpresa dell’amministrazione si è sovrapposta quella della Asl che ha confermato quanto emerso dalla visita del Comune.

«Continueremo a dialogare con i genitori e con i dirigenti scolastici - continua il sindaco - per migliorare ulteriormente il sevizio e confrontarci su eventuali modifiche al menù, dettagli sul servizio, altri suggerimenti che possano garantire una mensa efficiente, sicura e di qualità».

Il controllo ha riguardato la preparazione dei pasti, con misurazione della grammatura e confronto con quella indicata dalla Asl, l’integrità dei prodotti, la pulizia delle celle e di tutti gli ambienti

«L’Ispezione è stata superata in maniera egregia - commenta l’assessore Martucci - certificando l’ottima qualità del servizio offerto agli alunni fasanesi. Aver verificato personalmente l’assoluta professionalità e il rispetto delle normative igienico sanitarie dell’azienda che cura il servizio mensa nel nostro comune deve rasserenare tutti i genitori».

L’assessorato all’istruzione ha convocato per la prossima settimana i medici della Asl di Brindisi per discutere la possibilità di variazione del menu settimanale in relazione ai piatti che risultano meno graditi ai bambini, così come prevede la norma per autorizzare ogni modifica della dieta.

Ad accompagnare l’assessore nell’ispezione c’era Vanessa Ammirabile, genitore referente della commissione mensa della scuola I circolo Collodi di Fasano: «In questi anni si è fatta tanta strada e tante conquiste - dice la mamma - ma non possiamo adagiarci e continueremo fino all’ultimo giorno a vigilare. Ringrazio l’assessore e l’amministrazione per la costante collaborazione».

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Crollo del grano duro, Sicolo: “Qui giace la Sovranità Alimentare Italiana”. “Il prezzo del cereale simbolo del made in Italy è determinato da grani esteri prodotti a standard bassi”. “Il Governo ci ripensi e faccia partire immediatamente il sistema e i controlli di Granaio Italia”. Da giugno 2022, il valore riconosciuto al grano pugliese e italiano è sceso di circa 200 euro-tonnellata.

“Sul grano abbiamo perso la nostra ‘Sovranità Alimentare’. Il prezzo del cereale simbolo del made in Italy lo determinano i grani esteri che, a differenza di quello italiano, sono prodotti con standard qualitativi, di salubrità e costi di produzione molto più bassi. Il crollo del valore riconosciuto al grano duro nelle borse merci di Bari e di Foggia, dove nell’ultima seduta si è registrato un calo di 30 euro a tonnellata, è un sonoro schiaffo sul volto della nostra agricoltura”. E’ Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a illustrare cosa significhi quel “meno 30” che mortifica i produttori cerealicoli foggiani, baresi e di tutta Italia.

“Il Governo ci ripensi”, ha aggiunto Sicolo, “e attivi subito, rinunciando alla proroga, l’istituzione di Granaio d’Italia e del relativo Registro Telematico dei Cereali. Ai produttori cerealicoli italiani vanno garantiti uno strumento e le azioni necessarie a un controllo più accurato e sistematico della movimentazione del grano che alimenta la filiera del pane e, soprattutto, quella della pasta italiana.

IL CROLLO A BARI E A FOGGIA. Rispetto ai valori massimi del grano duro raggiunti a giugno 2022, il prezzo del prodotto di punta della cerealicoltura pugliese è sceso di quasi 200 euro a tonnellata: a giugno dell’anno scorso, infatti, arrivò quasi a raggiungere i 600 euro; oggi, solo il biologico supera i 400 euro a tonnellata, mentre le altre tipologie sono scese addirittura sotto la ‘soglia psicologica’ dei 400 dopo aver infranto al ribasso quella dei 500 euro a tonnellata. Anche confrontando i valori di marzo 2022 a quelli espressi nello stesso periodo di quest’anno, il calo è da shock: il 30 marzo del 2022, infatti, alla borsa merci di Foggia, il duro biologico veniva quotato a 555 euro alla tonnellata, il fino a 550, il buono mercantile a 540 e il mercantile a 535. Ieri, alla Borsa merci di Foggia, tutti i valori si attestano al di sotto dei 400 euro a tonnellata tranne, come detto, quello del biologico.

GRANAIO ITALIA. “In gioco, lo ribadiamo, c’è il futuro di un settore, quello cerealicolo, che sta vivendo uno dei peggiori momenti della propria lunga e gloriosa storia”, ha spiegato Sicolo.

“Per questo motivo, se davvero crediamo nel valore strategico del rafforzamento della nostra Sovranità Alimentare, allora il sistema e i meccanismi di Granaio Italia devono essere subito attivati”.

Il decreto per l’istituzione del registro telematico dei cereali era stato firmato, ad aprile dello scorso anno, dal precedente ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli. I cerealicoltori ritengono fondamentale l’avvio del nuovo sistema che prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi. Tutto questo anche a maggiore tutela per i consumatori della filiera del pane e della pasta, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare.

“Il tracciamento interno”, ha spiegato Sicolo, “è fondamentale: non possiamo permettere che la sicurezza alimentare della filiera della pasta e di quella del pane sia messa in secondo piano rispetto a chi vuole spingere valore e qualità verso il basso pur di incrementare i propri profitti a danno dei cerealicoltori e dei consumatori”. “Granaio Italia”, ha aggiunto Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, “consente un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, stabilisce le modalità operative per la rilevazione nel registro, istituito nell’ambito dei servizi del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), dei flussi di carico e scarico inerenti ai quantitativi di cereali e di farine di cereali detenuti a qualsiasi titolo dagli operatori delle filiere agroalimentari”. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante (Bari-Bat): “Si tratta di un sistema, dunque, che rappresenta una maggiore garanzia sia per i consumatori che per i produttori italiani, soprattutto alla luce di un periodo di guerra che condiziona gli approvvigionamenti e influisce sulla volatilità dei prezzi riconosciuti ai cerealicoltori. Prezzi che, in questo periodo, hanno fatto registrare uno scandaloso crollo delle quotazioni del grano duro, scese di circa 200 euro alla tonnellata dai livelli raggiunti a giugno”.

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L’esperienza dei Cammini di pace è un’iniziativa che si fonda sull’idea centrale della PACE come MOVIMENTO, un movimento fatto insieme.

Muoversi, camminare da punti diversi (dai 6 plessi scolastici del Circolo) per convergere in un unico luogo ha significato l’impegno comune per la PACE che appartiene e riguarda tutti, piccoli e grandi. La PACE è il traguardo di UN CAMMINO che bisogna realizzare tutti insieme.

Per questo il 2° Circolo ha partecipato come comunità scolastica al completo, in tutte le sue componenti: bambine e bambini, Dirigente Scolastica Ornella Manco, DSGA Anna Rita Fragnelli, docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici e genitori.

È stato lanciato un grido di pace con i colori vivaci dei bambini in movimento. Il flashmob realizzato alla fine ha rappresentato l’espressione conclusiva dei cammini: un’esplosione di PACE attraverso il linguaggio del corpo e della musica sulle note della canzone SUPEREROI di Mr Rain.

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LE DONNE DEL VINO DI PUGLIA AL VINITALY 2023: TUTTI GLI APPUNTAMENTI. Masterclass, degustazioni e il fuori fiera con il progetto “Adotta una vite”. Dai rossi caldi e sempre più equilibrati, agli accattivanti bianchi autoctoni, capaci di accompagnare la cucina tipica di una terra tra i mari. Dai generosi rosati salini fino agli spumanti che raccontano il   sole attraverso le loro bolle. Ci sono tutte le declinazioni del vino de“Le Donne del Vino di Puglia” nel programma di masterclass e degustazioni al Vinitaly 2023, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino e distillati che si svolgerà dal 2 al 5 aprile 2023 presso Veronafiere. Il Vinitaly ospita ogni anno oltre 4.000 espositori, 125.000 visitatori e 33.000 buyer esteri. 

La geografia enologica pugliese sarà protagonista con “Le Donne del Vino di Puglia” con un calendario di quattro appuntamenti a partire dalle masterclass. Entrambi i focus  - rivolti ai giornalisti e agli addetti ai lavori - si terranno lunedì 3 aprile: il primo alle ore 11 (padiglione 11 - Regione Puglia, sala n.2) con “Anteprima Bolle di Puglia 2023”, dagli accattivanti Metodo Charmat, fino all’eleganza dei Metodo Classico. Un poliedrico viaggio nelle bolle pugliesi condotto da Paola Restelli - Wine immersive Ambassador -, con il supporto di Lucia Leone, sommelier AIS, responsabile di servizio. La Puglia è effervescente e lo spumante ottenuto dai vitigni autoctoni cresce in qualità e seduce sempre di più il settore ho.re.ca. regionale, e non solo. “Le Donne del Vino di Puglia”, infatti, si occupano da anni della promozione della spumantistica del territorio, nell’esaltazione della versatilità del patrimonio varietale. Un viaggio davvero da non perdere.
 
Si prosegue alle ore 13 (padiglione 11 - Regione Puglia, sala n.2) con “Sfumature di rosè”, alla scoperta dei vitigni autoctoni tra storia, tradizione e identità, dei vini rosati de “Le Donne del Vino di Puglia”, guidata da Titti Dell’Erba - Sommelier AIS e Ambasciatrice del Bere Puglia DOC ITALY 2023, con il supporto di Mariavita Mapelli, sommelier AIS, responsabile di servizio. Un viaggio colorato della Puglia, vocata ai vini rosati di qualità, con una selezione da non lasciarsi sfuggire. Dai vitigni più rappresentativi sino a quelli denominati "minori", forti di una varietà che nella versione rosa sanno esprimersi in maniera eccellente, andando ad esplorare produzioni uniche. È possibile prenotarsi per entrambe le masterclass al desk “Le Donne del Vino Puglia” nell’ area istituzionale del padiglione della Regione Puglia. 
 
E in tema di abbinamenti i vini bianchi, rosati, rossi, dolci e bollicine delle produttrici “Le Donne del Vino di Puglia” accompagneranno i piatti tipici duranti i quattro appuntamenti giornalieri di cucina tutta pugliese. Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 - orari 12.30/13.30/14.30/15.30 – prenderà il via, infatti, lo show cooking a cura di Puglia Expò all’interno del padiglione 11 della Regione Puglia. Solo su prenotazione al desk Puglia Expò. 
 
La Puglia e la sua cultura saranno celebrate nella festa di fuori salone “La vigna e l’uliveto di Puglia di martedì 4 aprile. Un party serale ( ore 19) presso il Crowne Plaza Hotel organizzato da Ais Puglia dove la delegazione pugliese de “Le Donne del Vino”, partner dell’evento, sarà presente con i vini delle produttrici abbinate ai piatti regionali e con il progetto “Adotta una vite”, omaggiando gli ospiti con le barbatelle dei vitigni autoctoni pugliesi. Ingresso con invito.
 
Il palcoscenico finale sarà la Cena di Gala mercoledì 5 aprile, alle ore 20 nell’atmosfera glamour di Palazzo della Gran Guardia di Verona dove “Le Donne del Vino” festeggeranno i 35 anni dalla nascita dell’Associazione: un traguardo importante raggiunto grazie alla collaborazione di tutte le socie che oggi sono 1056. Quest’anno saranno protagoniste tutte le regioni d’Italia, rappresentate con i prodotti tipici del territorio nella cena che sarà curata dalla Chef Marina Ramasso. La Puglia porterà in tavola il Capocollo di Martina Franca del Salumificio Santoro di Cisternino (Br), la Burrata di Andria IGP e il Caciocchiato di Puglia del Caseificio Montrone di Andria (Bat) e i Fichi secchi tradizionali, maritati e al cioccolato di Ganto di Manduria (Ta).