Redazione
NEW BASKET LECCE - MENS SANA CIAURRI MESAGNE = 60 - 79
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ONCORSO “COMPRA E VINCI A MESAGNE” - Il recupero dei blocchetti contenenti i biglietti – quelli terminati e quelli non terminati provvisti di matrice – sta richiedendo più tempo del previsto. Per tale ragione, si informa che la data di estrazione inizialmente fissata per il 19 gennaio è stata spostata al 26 gennaio 2023. Ora e luogo dell'estrazione saranno comunicati nei prossimi giorni.
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Mesagne. Cimitero degli animali, la volontà c'è i soldi no
-Cresce sempre di più la richiesta da parte dei mesagnesi di poter avere un cimitero per dare degna sepoltura ai loro animali domestici passati a miglior vita. Istanze avanzate più volte ad amministratori e consiglieri comunali che, per la verità, in tal senso avrebbero già delle idee ben chiare per realizzare un “Giardino della memoria”. A Mesagne ci sarebbe anche il luogo dove poterlo concretizzare, nei terreni adiacenti il canile comunale, solo che al momento non ci sono finanziamenti che possano permetterne la realizzazione. “Il “Giardino della memoria” sarebbe un parco, un’area verde attrezzata in cui i proprietari di animali domestici, come cani, gatti, pappagalli, criceti, conigli e altri, potrebbero avere il luogo dove farli riposare in eterno e andarli a trovare ogni qualvolta ne sentano il bisogno. La regione Puglia, il 15 marzo 2015, ha emesso un regolamento che disciplina la nascita e la gestione dei cimiteri per animali domestici per “assicurare la continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro animali deceduti e, pertanto, realizza un sistema cimiteriale per gli animali d’affezione idoneo a garantire la tutela dell’igiene pubblica, della salute della comunità e dell’ambiente”.
“Devo confermare che c’è molta richiesta da parte della gente per avere un cimitero in cui poter seppellire i loro animali domestici dopo la morte”, ha spiegato Vincenzo Carella, consigliere comunale con delega al Canile e al Randagismo. Per la verità qualche tempo addietro una società privata aveva avviato dei contatti con il Comune per ottenere un terreno nella zona industriale in cui realizzare sia un cimitero per animali domestici sia un inceneritore. L’amministrazione comunale, da parte sua, aveva proposto un sito alternativo, cioè il terreno attiguo il canile, ma la trattativa naufragò per mancanza di interessa da parte dell’azienda richiedente. “Il “Giardino della memoria” potrebbe nascere in una porzione di terreno vicino al canile – ha confermato il consigliere Carella – il vero problema è la costruzione di un inceneritore per le carcasse. Attualmente non vi sono finanziamenti per tale scopo. Resta inteso che la costruzione di un inceneritore porterebbe dei risparmi al comune di Mesagne poiché oggi per ogni carcassa di animale incenerito, sia di quelli presenti nel canile sia di quelli recuperati in strada, l’ente spende circa 100 euro ad animale. Pertanto avendo un inceneritore in casa e un cimitero si avrebbe sia un risparmio economico sia un luogo di smaltimento con degna sepoltura per l’animale”. E alla luce delle tante richieste ricevute la costruzione di una struttura del genere, con “Giardino della memoria”, sarebbe da riferimento per l’intero hinterland.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 698 i casi positivi in Puglia di cui 69 in provincia di Brindisi
Epidemia COVID-19
Bollettino Epidemiologico
Regione Puglia
Dati del giorno: 14 gennaio 2023
Dati complessivi
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Erchie, la ASL trasferisce l’ecografo dal Poliambulatorio: il sindaco Nicolì chiede maggiore rispetto per la comunità
“La ASL di Brindisi, con il trasferimento dell’ecografo in altra sede, ha compiuto l’ennesimo atto di impoverimento del Poliambulatorio di Erchie”. È la denuncia del sindaco Pasquale Nicolì in seguito a scelte discutibili adottate dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria affidataria dei locali di via Giotto.
“Da tempo reclamiamo attenzione e rispetto per i cittadini di Erchie depauperati da ogni forma di assistenza da parte della ASL. Di fronte alla carenza di servizi sanitari nel nostro comune, l’Amministrazione nei primi mesi estivi dello scorso anno ha incentivato all’interno dei locali del Poliambulatorio di via Giotto degli screening tumorali per sostenere progetti di prevenzione della salute. Grazie agli auspici del dr. Giuseppe Polito, attuale vicesindaco, sono state organizzate diverse giornate di prevenzione coinvolgendo medici specialisti che hanno offerto gratuitamente la loro professionalità per le visite ai nostri concittadini. Un successo di presenze che ha contribuito ad individuare problematiche neoplastiche attualmente in fase di verifica da parte degli specialisti in senologia, urologia, radiologia, endocrinologia, ecc.
Quella attività di prevenzione è stata realizzata poiché nel Poliambulatorio era presente un ecografo efficiente e di ultima generazione, molto apprezzato dai medici che lo hanno utilizzato. Adesso, però, la ASL sembra aver fatto altre scelte a discapito di Erchie. Comprendiamo la necessità di utilizzare al massimo gli strumenti diagnostichi ma, al contempo, vogliamo chiarire la nostra posizione critica su una assenza di progettazione per i servizi sanitari nella comunità erchiolana.
E' intenzione dell'Amministrazione comunale attivare ogni azione per scongiurare eventuali progetti di chiusura del Poliambulatorio da parte della direzione distrettuale poiché Erchie ha diritto ad avere, al pari di altre comunità, equità di accesso nei servizi sanitari, prossimità territoriale, completezza nella risposta di salute e qualità dell'assistenza. Ma su questo la ASL per anni è stata sorda e senza iniziativa – conclude il primo cittadino -, adesso crediamo sia giunto il momento di cambiare passo e dimostrare concretamente attenzione nei confronti della comunità di Erchie”.
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Blitz della polizia, sequestrati 20 grammi di droga
Intensificata l’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere da parte della Questura di Brindisi con il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio di questa provincia disposti dal Questore Annino Gargano.
Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Ostuni ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce dislocate nella Città Bianca hanno proceduto al controllo:
- di 178 persone di cui 66 con pregiudizi penali;
- di 119 veicoli ai quali venivano accertate anche 3 sanzioni amministrative al C.d.S.
- 4 perquisizioni.
Inoltre, l’attività ha fornito positivi riscontri, dai quali ne è scaturito il sequestro amministrativo di 20 gr. di sostanza stupefacente del tipo marjuana e hashish, destinato al mercato dello spaccio di droga.
Pertanto, al detentore venivano elevate contestate sanzioni amministrative ai sensi dell’art. 75 del DPR n.309/90 con il contestuale ritiro del titolo di guida.
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Condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per riciclaggio, arrestato dai Carabinieri
Condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per riciclaggio, arrestato dai Carabinieri. I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica di Brindisi, nei confronti di un 60enne del luogo. L’uomo dovrà scontare la pena di 6 anni, 8 mesi e 14 giorni di reclusione per riciclaggio, reato commesso in Torre Santa Susanna nel 2016. In particolare, nell’autunno di quell’anno, l’uomo fu sorpreso dai Carabinieri del luogo, dopo avere smontato un autocarro risultato rubato, all’interno di un locale adibito irregolarmente a officina meccanica, gestita dall’arrestato. Nell’immediatezza il 60enne riferiva di avere appena effettuato dei lavori sul mezzo ma il proprietario del veicolo, successivamente contattato dai Carabinieri, riconosceva alcune delle componenti del suo autocarro, sul quale erano state sostituite delle parti, allo scopo di ostacolare l’identificazione della provenienza illecita del veicolo. Il veicolo, recuperato dai Carabinieri con le parti rimanenti, fu restituito al legittimo proprietario. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Brindisi.
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I giocatori della Happy Casa Brindisi promuovono l’adozione degli animali del canile di Brindisi
I giocatori della Happy Casa Brindisi promuovono l’adozione degli animali del canile di Brindisi. L’amministrazione comunale prosegue nella promozione della campagna di adozioni di cani e gatti ospiti del canile comunale attraverso iniziative di sensibilizzazione e un calendario di apertura della struttura al pubblico.
Nella giornata di oggi, 13 gennaio 2023, sono stati in visita presso il canile una rappresentanza dei giocatori di Serie A della Happy Casa Brindisi, Andrea Mezzanotte e Joonas Riismaa, accompagnati dal sindaco Riccardo Rossi.
La società e gli atleti della New Basket Brindisi sono amici degli animali e sostengono la filosofia “adotta, non compare”.
L’occasione è anche il lancio del calendario 2023 della campagna “Una domenica al mese” in cui il canile comunale apre le porte per far conoscere alla cittadinanza i cani e i gatti da adottare, le prime date dell’anno sono: 29 gennaio, 26 febbraio, 26 marzo e il 30 aprile dalle ore 10 alle 12.
La struttura si trova in contrada Santa Lucia SP88, per ulteriori informazioni chiamare 333 628 1153.
Nel 2022 sono stati 113 i cani e 30 i gatti del canile comunale di Brindisi che hanno trovato il calore di una famiglia, grazie anche all’impegno delle volontarie e dei volontari che operano presso la struttura.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 904 i casi positivi in Puglia di cui 96 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 13 gennaio 2023
Dati complessivi
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COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA SOSTEGNI PER AMMODERNARE FRANTOI
COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA SOSTEGNI PER AMMODERNARE FRANTOI; QUINTUPLICATI COSTI ENERGIA PER OLIVICOLTORI E FRANTOIANI.
Con la guerra in Ucraina che ha quintuplicato i costi di produzione e il clima pazzo con le gelate e la siccità che hanno tolto liquidità alle aziende e dimezzato la produzione, arrivano i sostegni per ammodernare i frantoi oleari, una opportunità in Puglia per 839 frantoi attivi che lavorano 53 varietà di olive per offrire al mercato 5 oli DOP e l’IGP olio di Puglia. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’intesa sancita in Conferenza Stato Regioni per la definizione delle modalità di emanazione dei bandi regionali relativi a 100 milioni di euro a sostegno dell'ammodernamento dei frantoi.
Si tratta di una opportunità – dice Coldiretti Puglia - per la filiera olivicolo-olearia che vale oltre 1,2 mld di euro nella sua fase agricola e 3 miliardi in quella industriale, con la Puglia che produce quasi il 50% dell’olio Made in Italy.
L'olivicoltura in Puglia rappresenta il 32% (373mila ettari) dell’intera olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - di cui circa la metà degli ulivi sono secolari e 3-5 milioni di esemplari addirittura planetari, dove tra Bari e la provincia della BAT ci sono ben 132mila ettari di olivo, praticamente il 35% dell’olivicoltura pugliese.
Si tratta anche di una boccata d’ossigeno per i frantoi salentini che a causa della Xylella hanno venduto linee di produzione all’estero e oltre 100 frantoi negli ultimi 5 anni non hanno aperto i battenti a causa del crollo della produzione di olive di oltre il 70% in provincia di Lecce e già del 50% nella parte sud del territorio provinciale di Brindisi.
Oltre alla Xylella e alla tropicalizzazione del clima, anche sui produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia si sono abbattuti i rincari – dice Coldiretti Puglia - con un aumento totale di oltre il 50% dei costi medi di produzione, con i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l'incremento dell'elettricità, i cui costi sono quintuplicati.
Per sostenere le produzioni nazionali, resistere ai cambiamenti climatici e difendere la sovranità alimentare nazionale e la dieta Mediterranea di cui l’olio è componente fondamentale – afferma Coldiretti Puglia - occorrono un piano strategico per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli con varietà italiane, risorse per contrastare l’aumento vertiginoso dei costi di gestione delle aziende agricole e realizzare nuovi sistemi di irrigazione ma – incalza Coldiretti Puglia - servono anche opere infrastrutturali di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e gestirne l’utilizzo quando serve.
Il consiglio di Coldiretti per sostenere le aziende pugliesi per non cadere nell’inganno del falso Made in Italy è quello di scegliere verificando attentamente l’etichetta. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – aggiunge Coldiretti – è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti– è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Occorre intervenire per salvare un patrimonio unico del Paese con milioni di piante che tutelano l’ambiente e la biodiversità ma anche un sistema economico che vale oltre 3 miliardi di euro grazie al lavoro di un sistema di 400mila imprese tra aziende agricole, frantoi e industrie di trasformazione che producono un alimento importante per la salute che non deve mancare dalle tavole degli italiani, conclude Coldiretti nel sottolineare l’obiettivo di rilanciare una produzione nazionale dell’olio d’oliva messa a rischio anche dal Nutriscore sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali come l’olio d’oliva che è uno dei pilastri della Dieta Mediterranea conosciuta in tutto il mondo grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute.
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