Mesagne. Allarme ludopatia, la Caritas apre uno sportello In evidenza

Luglio 01, 2017 2656

 slot machineA Mesagne, come in tante altre realtà sociali, c'è un allarme ludopatia.

don-pietro de punzioOssia quella dipendenza dal gioco che può rovinare le famiglie. Per questo motivo don Pietro De Punzio, parroco del santuario di Mater Domini, sta predisponendo uno sportello presso la locale Caritas per fornire l'aiuto umano e psicologico a quanti lo chiederanno. L'idea è stata accolta favorevolmente sul territorio e diversi cittadini hanno offerto a "don Web" il supporto di cui ha bisogno. Questa tematica è molto dibattuta in tutta Italia poiché è stato accertato che quando giocare diventa la cosa più importante, anche più della famiglia, del lavoro e dei soldi risparmiati, significa che si è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra abitudine occasionale e malattia. Così, la ludopatia è entrata nell'elenco delle dipendenze patologiche che già annovera fumo, alcool e droghe. Infatti, il soggetto interessato ha una vera e propria mania di mettersi davanti a una slot machine, una roulette o a un tavolo di blackjack per sfidare la fortuna ogni giorno di più. Davanti a questa "patologia" il gioco diventa prioritario tanto da avere ripercussioni significative sulla vita sociale e lavorativa dell’individuo. Il giocatore patologico ha un continuo bisogno di mettersi a giocare e se non lo fa è irrequieto, come in astinenza da una droga. Più il gioco diventa importante, più alte sono le somme di denaro investite, fino, purtroppo, all’indebitamento. «È un dramma che corrode la vita e gli affetti delle persone - ha spiegato don Pietro De Punzio -. Tra non molto apriremo presso la Caritas di Mater Domini uno sportello del centro di ascolto per i ludopatici. Chi vuol darmi una mano è ben accetto poiché collaboreremo per dare una speranza nuova a chi chiederà aiuto». «Continuando a voltare la testa dall'altra parte, ormai non riusciamo a vedere autentiche patologie che oggi sempre più lacerano la vita sociale, ha detto Fernando Orsini, consigliere comunale del Pd ed ex presidente del Consiglio -. Il gioco d'azzardo è l'eroina del nuovo millennio, forse anche peggio. Perché negli anni '70 quella rovinava quasi esclusivamente i più giovani, mentre oggi l'azzardo avvelena, oltre che i ragazzi, anche donne, anziani, intere famiglie». Per Orsini la lutopatia è una partita senza vincitori in cui tutti i giocatori perdono: lo Stato, la politica, la famiglie, la scuola, le associazioni, le comunità ecclesiali. «E' come la malattia ed il carcere: non ci accorgiamo quanto male fa sino a quando non ci tocca direttamente. E, purtroppo, quelle volte che ciò avviene, spesso è troppo tardi». E c'è chi ha invitato il sindaco Molfetta a sensibilizzare gli operatori commerciali mesagnesi a non alimentare la ludopatia, inserendo i «diabolici» giochi nei propri negozi, «se veramente vuole tutelare le fasce a rischio da ulteriori psicopatologie».