le essenze arboree cittadine con una potatura radicale, come non si vedeva da anni. Soddisfazione è stata espressa dai residenti che dopo anni di buio nelle abitazioni, dovuto alle folte chiome degli alberi, hanno rivisto la luce. Si tratta di 56 piante di Leccio presenti lungo entrambi i lati di via Tenente Ugo Granafei. Quattro di esse presentavano gravi problemi fitopatologici a carico delle strutture legnose tanto da renderlo cavo. Pertanto i tecnici hanno deciso di procedere al loro abbattimento poiché era drasticamente compromessa la loro stabilità. Per le restanti 52 piante non si sono riscontrati particolari problemi fitosanitari ma solo uno sviluppo vegetativo disordinato in conseguenza del fatto che non venivano potate da molto tempo. L’accresciuta chioma in altezza raggiungeva balconi e finestre dei primi piani delle abitazioni recando grave disagio poiché oltre a costituire un ostacolo fisico per le abitazioni poteva favorire l’ingresso di piccoli animali, come topi, ratti e lucertole, all’interno degli appartamenti. Inoltre, lo sviluppo della chioma non in asse rispetto al troco poteva compromettere la loro stabilità. I residenti lamentavano ormai l’assenza completa della luce nelle loro abitazioni e il continuo deterioramento delle facciate delle abitazioni oltre ad un costante rischio di caduta di rami. “È stato, pertanto, deciso di effettuare una potatura di riforma che consentirà di avere una chioma ordinata e armonica rispetto allo sviluppo complessivo della pianta”, ha spiegato ‘assessore all’Ecologia Omar Ture. Si tratta di una potatura molto invasiva ma necessaria al fine di dare alle singole piante la giusta proporzione tra apparato ipogeo ed apparato epigeo. Gli alberi sono stati privati quasi del tutto della chioma ma in primavera si assisterà ad una esplosione della vegetazione che attraverso successivi interventi di potatura consentirà di ricostruire una nuova chioma ordinata e in asse rispetto allo sviluppo di ogni singola pianta. Sono state disinfettate le grosse ferite da taglio sulle branche principali con dei mastici cicatrizzanti a base di rame al fine di scongiurare l’ingresso di patogeni. “Da quando ho preso in carico la delega all’Ecologia è stata una delle richieste più incessanti fatta dai residenti di via Tenente Ugo Granafei”, ha concluso Ture.
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