che senza preavviso o concertazione si sono visti recapitare l’atto di un “accordo di solidarietà” che il colosso commerciale francese ha stipulato con l’Inps. Si tratta di un ammortizzatore sociale siglato “a favore” dei lavoratori per evitare licenziamenti, in alcuni casi previsti dalla legge. Il contratto di solidarietà si concretizza in accordi stipulati tra azienda e rappresentanze sindacali che mediante la riduzione delle ore di lavoro e della retribuzione dei dipendenti mirano ad evitare licenziamenti o la cessazione dell’attività in caso di crisi aziendale. Ed è proprio questo che lamentano le organizzazioni sindacali, non essere stati coinvolti nella decisione aziendale di ridurre il monte ore e, quindi, gli stipendi dei lavoratori. Nella giornata di ieri le organizzazioni sindacali Filcams-Cg e Fisascat-Cisl hanno inviato una nota di protesta al prefetto di Brindisi, alla Regione Puglia, al Comune di Mesagne, al Consiglio comunale di Mesagne e, naturalmente, alla direzione nazionale e locale dell’Auchan. “Con nostro grande stupore e rammarico evidenziano l’ennesimo comportamento irrispettoso posto in essere dalla direzione aziendale Auchan Spa nei confronti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori”, hanno scritto Cgil e Cisl nella nota inviata alle istituzioni. L’8 novembre scorso presso la Regione Puglia si è svolto un incontro tra parti sociali e l’azienda alla presenza del presidente della task force regionale per l’occupazione, Leo Caroli, al termine del quale è stata evidenziata la necessità di riprendere un confronto regionale costruttivo tra le parti. “Durante ‘incontro i rappresentanti di Auchan S.p.a. avevano messo in evidenza le criticità di settore, già palesate negli incontri al Mise a livello nazionale, e le difficoltà degli Ipermercati di Casamassima e Modugno, già note, nonché la situazione dell’Ipermercato di Taranto”, hanno tenuto a precisare le due sigle sindacali secondo cui “nessuna problematica era stata evidenziata per l’Ipermercato di Mesagne in tutti gli incontri istituzionali svoltisi ai diversi livelli. Nella lista degli ipermercati in difficoltà non era stato mai inserito il punto vendita di Mesagne con le sue criticità”. Negli ultimi giorni, al contrario di quanto affermato nelle sedi istituzionali, Ministero e Regione Puglia, e alle relazioni industriali, il punto vendita di Mesagne è stato oggetto di un accordo di solidarietà che non ha coinvolto le organizzazioni sindacali con le quali poteva essere aperto “un confronto sano e costruttivo”. “Inutile sottolineare la disapprovazione per un comportamento che mai le scriventi organizzazioni sindacali si sarebbero aspettate da una multinazionale che nelle sedi istituzionali lamenta un sindacato poco incline a relazionarsi con l’azienda e, nella vita reale, quasi con fare clandestino, ritiene, unilateralmente, di tagliare salari e diritti dei lavoratori senza coinvolgere le scriventi organizzazioni rappresentative dei lavoratori”, hanno concluso il segretario generale della Filcams-Cgil, Claudia Nigro, e il segretario territoriale della Fisascat Cisl , Luigi Spinzi.
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