Mesagne. Denunciata professoressa in pensione, vende 2 loculi e poi sparisce
Una ex docente di Mesagne è stata denunciata per truffa. In pratica avrebbe affittato per 20 anni due loculi cimiteriali attigui della sua cappella gentilizia a una 73enne in cui doveva essere collocato sia il marito, defunto nel 2013, sia la stessa locataria a morte avvenuta. Contratto nullo poiché sia il locatore che la locataria hanno disatteso le norme dettate dal “Regolamento per la disciplina delle attività necroscopiche, cimiteriali, funebri e di polizia mortuaria del Comune di Mesagne” che espressamente vieta la vendita o l’affitto di loculi. La vicenda ha avuto inizio il 23 maggio 2017 quando l’ex docente si era recata presso l’abitazione della 73enne, che chiameremo Vita con un nome di fantasia, per proporgli l’affitto di due loculi nella cappella cimiteriale di sua proprietà.
Le due donne avevano discusso un po' su questo argomento e al termine dell’incontro avevano stabilito un canone di affitto ventennale pari a 3.200 euro da pagarsi anticipatamente e in contanti. Il giorno successivo le due signore si sono recate in banca dove la locataria ha prelevato la somma necessaria per onorare i due contratti di affitto. Il giorno 25 maggio fu formalizzato il contratto di locazione. L’ex docente, infatti, si era recata nell’abitazione della signora Vita e gli aveva portato due contratti, redatti di propria mano, per essere sottoscritti. Così, tra una chiacchiera e l’altra i contratti furono formalizzati. La signora Vita consegnò i soldi richiesti al locatore per l’affitto dei due loculi. In cambio ricevette i due contratti sottoscritti. Intanto, il tempo trascorre e nel febbraio del 2020 scoppia la pandemia da Covid. Il mondo si trova impreparato a fronteggiare una tale virulenta contagiosità e a migliaia si iniziano a contare le vittime.
La signora ha iniziato a temere per la propria vita, di contrarre il virus e di non farcela. Decide di sistemare le sue pendenze, tra cui la sicurezza di essere tumulata, a morte avvenuta, con il marito nella cappella gentilizia. Ha deciso, così, di recarsi in Comune per conoscere l’iter burocratico necessario per vedere formalizzati i contratti di affitto dei loculi cimiteriali. Ed è qui che scopre che il contratto è nullo poiché l’affitto o la vendita di loculi sono vietati per legge. Sconsolata e in preda al panico è uscita dal Comune ed ha, più volte, chiamato l’ex docente per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Però, dall’altro capo del telefono non ha risposto nessuno. Inutili anche le scampanellate presso l’abitazione del locatore. Non sapendo che fare la signora Vita si è recata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide De Giuseppe, per cercare di recuperare, con una moratoria, la somma versata quattro anni prima. Tuttavia, anche le richieste legali, per una conciliazione bonaria, sono cadute nel vuoto poiché la docente non ha ottemperato a quanto richiesto dall’avvocato De Giuseppe. Così, alcuni giorni fa è stata presentata una denuncia alla Procura della repubblica di Brindisi per il reato di truffa. Su questa triste vicenda indaga la polizia.
In ogni modo, secondo l'avvocato della locataria la storia sarebbe ben diversa poiché la sua assistita è disponibile a rifondere gradualmente quando percepito e così non vi sarebbero gli estremi di una truffa. Su questa vicenda, probabilmente, saranno i giudici del tribunale di Brindisi ad esprimersi e attribuire le rispettive responsabilità.
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