Mesagne. Tanto dolore, ma tanta solidarietà ai funerali di Benito Branca In evidenza
Sono stati strazianti i funerali di Benito Branca che si sono svolti ieri pomeriggio alle ore 16 presso la Basilica minore dei frati Carmelitani di Mesagne. L’uomo è deceduto a Mesagne, in un cantiere edile, a seguito del crollo della pensilina di un’abitazione su cui stava lavorando. Più di tutto ha colpito il dolore della figliola Sawamy che non riusciva a staccarsi da feretro del papà. Lo chiamava e lo richiamava. Cercava, invano, il suo papà.
A consolarla erano presenti le amiche. Ed ancora il dolore palpabile della moglie Ramona e del figliolo Kledy. Presenti tanti, tantissimi amici e colleghi. Unanime il cordoglio come unanime è l’attestazione di stima verso un lavoratore “buono, onesto e laborioso”. Tanti i manifesti funebri e i cuscini di fiori. A dare un conforto religioso alla famiglia ci ha pensato padre Enrico Ronzini, priore e parroco della Basilica della Vergine del Carmelo, che ha invitato i parenti a credere nella Resurrezione. Così, in una chiesa piena di gente, nel rispetto delle norme anti Covid, il feretro ha lasciato il luogo sacro per essere tumulato nel cimitero di Mesagne. Sul fronte delle indagini si è compreso quasi tutto. Mancano alcuni dettagli, altre relazioni a supporto, ma il filmato dell’incidente ha messo un punto fermo sulla ricostruzione dello stesso. Nel pomeriggio di lunedì il medico legale, Domenico Urso, ha effettuato l’autopsia al termine della quale diverse incognite sono state sciolte.
L’uomo è morto a seguito della frattura del collo. Anche se durante il volo che ha fatto ha riportato diverse altre fratture, tra cui quelle alle vertebre. Un dato clinico che ha confermato quanto visto in un filmato che ha ripreso il momento del crollo e l’intera dinamica del sinistro. Intanto, la famiglia ha affidato all’avvocato Davide De Giuseppe, del foro di Brindisi, il compito di tutelare il Branca. Il cantiere è stato posto sotto sequestro per permettere di effettuare tutte le perizie del caso. Infine, il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha proclamato per ieri il lutto cittadino e ha invitato i mesagnesi a rispettare un minuto di silenzio alle ore 16 in concomitanza con l’inizio della funzione funebre. Il magistrato titolare dell’indagine, Alfredo Manca, ha emesso cinque avvisi di garanzia nei confronti del titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, dei due proprietari dell’abitazione, dell’architetto progettista della ristrutturazione e dell’ingegnere che ha redatto i calcoli statici della struttura. Il reato, al momento ipotizzato dal magistrato, è l’omicidio colposo.
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