Mesagne. Donata da due coniugi la Stella Maris per la Vergine del Carmelo In evidenza

Luglio 09, 2023 1417
La Stella Maris donata dai coniugi Rizzardo e Mina Ricci La Stella Maris donata dai coniugi Rizzardo e Mina Ricci Gazzettino di Brindisi

La devozione verso la Madonna del Carmine è tangibile nelle azioni. Infatti, dopo le chiavi in argento della città di Mesagne realizzate da un orafo di Torre Santa Susanna, su commissione di un’azienda mesagnese, due coniugi hanno donato ai padri Carmelitani la stella codata, ossia la Maris Stella, da collocare sull’abito della Vergine del Carmelo, Patrona, protettrice e avvocata della città, nei giorni delle celebrazioni religiose e civili in suo onore. La stella, infatti, era tra i monili che dei fantomatici, quanto seriali, ladri avevano trafugato lo scorso 31 maggio. I munifici cittadini li ha voluti ringraziare personalmente padre Enrico Ronzini, priore e parroco della Basilica minore della Vergine Santissima del Monte Carmelo di Mesagne, con queste parole: “La stella codata è stata offerta dai coniugi Rizzardo e Mina Ricci. La stella in argento massiccio, dorata è segno di devozione alla Madonna del Carmine, Patrona di Mesagne. Realizzata in microfusione a mano da Rizzardo e Francesco Ricci”.

Sulla stella codata sono state riportate due avvenimenti importanti sia per i frati Carmelitani sia per l’intera comunità mesagnese. Sulla coda, infatti, è scritto: “1521 – 2021 Centenario dei Carmelitani a Mesagne”, al di sotto c’è l’altra iscrizione: “1923 – 2023 Centenario Terz’Ordine Carmelitano Mesagne”. Nell’iconografia religiosa la Maris Stella, oltre a donare alla Vergine più calore e umanità, che ne estendono le virtù, è simbolo di luce, di speranza e di fede. Infatti, sono 502 anni, oltre 5 secoli, che i mesagnesi hanno più volte dimostrato la loro devozione alla Madonna del Carmine. Ed è anche per questo motivo che alcuni lustri fa la città si è fregiata del titolo di “Città Mariana”. Il furto della stella e di altri preziosi si era verificato lo scorso mese di maggio approfittando di una temporanea assenza del priore, padre Enrico Ronzini, in visita al Santo Pontefice insieme a una delegazione di fedeli. Il suo confratello rimasto nel convento era appena uscito per una passeggiata mattutina, quando qualcuno è penetrato nel convento e ha rubato il tesoretto della Vergine del Carmelo.

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Ultima modifica il Domenica, 09 Luglio 2023 11:43