Mesagne. Più attenzione alle periferie
Maggiore attenzione sul fronte della manutenzione dei beni pubblici dislocati nei quartieri periferici di Mesagne è ciò che chiede Gino Stasi, referente del comitato civico del parco “Roberto Potì”, all’Amministrazione comunale affinché le strutture che sono state realizzate a servizio della comunità non si depauperino e continuino ad essere fruibili. “Mesagne è stata candidata a Capitale della cultura nazionale 2024 ed è stata la prima città della nostra Regione ad essere stata eletta Prima Capitale della Cultura di Puglia”, ha esordito Gino Stati che ha sottolineato come Mesagne annovera tra le sue bellezze oltre al centro storico “anche le periferie, basti pensare a luoghi come piazza Sandro Pertini, piazza Iqbal, piazza Unità d’Italia, autentiche bellezze che arricchiscono l’urbis”. Secondo Stasi c’è un però: “Gli spazi che non sono il centro storico andrebbero riempiti di contenuti ed è quello che sta cercando di fare il comitato di cittadini attivi “Potì“ che ha stretto un patto di collaborazione con la città di Mesagne ed in particolare con l‘area “Cultura e Turismo” contribuendo all’organizzazione di eventi musicali, teatrali, cinematografici all’aperto, presentazione di libri, serate musicali di jazz, con mostre di pittura, di fotografia”. Naturalmente il palcoscenico naturale di questi eventi, cioè le piazze e il parco, deve essere al top della manutenzione. “Per svolgere queste manifestazioni – ha proseguito Stasi - dobbiamo rendere il parco attraente ed ospitale anche perché quando sono state organizzate manifestazioni che hanno richiamato tantissima gente, come ad esempio la notte bianca riservata ai bambini, il tutto si è svolto in uno scenario molto bello e nella massima sicurezza”. Detto ciò negli ultimi mesi il comitato civico ha notato “il disinteresse verso questa struttura, costata un bel po’ di euro, nel vedere l’attuale degrado con canali per lo scolo dell’acqua piovana rotti. Se non si manutengono questi beni pubblici andrà sempre peggio e le strutture potrebbero essere seriamente danneggiate”. Secondo Stasi “serve uno sforzo maggiore di attenzione non solo dei cittadini, ma anche dell’amministrazione che deve eseguire periodiche manutenzioni investendo non solo risorse umane, ma anche risorse finanziarie perché a Mesagne non esiste solo il centro storico”.
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