Mesagne. Arrestato il cognato coinvolto nel ferimento della donna (Fotoservizio) In evidenza
E' stato arrestato uno dei tre uomini che si trovavano sul posto dell'agguato a una donna, I. M., 47enne brindisina che versa in gravi condizioni presso il reparto di terapia intensiva del "Perrino" di Brindisi. Si tratta del cognato A. S. di 50 anni. Un grave fatto di sangue si è verificato ieri pomeriggio poco dopo le ore 14,30 lungo la complanare della statale 7 che collega Brindisi con Mesagne. Davanti a un’azienda farmaceutica, per cause ancora in fase di indagini, alcune persone sono giunte sul posto con due auto e tradi loro sarebbe scoppiata una lite durante la quale sono stati sparati alcuni colpi di pistola 7,65 all’indirizzo di una donna di 47 anni che è stata colpita alla testa. Un altro uomo è rimasto ferito alla testa, sembra, da un fendente sferrato con il fodero di una katana. Sul posto sono giunti i poliziotti del commissariato di Mesagne che hanno cristallizzato la scena e bloccato due uomini. Gli stessi sono stati condotti presso il commissariato di Mesagne e gli uffici della squadra mobile di Brindisi per essere interrogati. La pistola con cui sono stati sparati i colpi all’indirizzo della donna in un primo momento non era stata ancora ritrovata. Successivamente è stato indicato ai poliziotti dove trovarla. L’arma, quindi, è stata portata via dalla scena dell’agguato da qualcun altro. Diverse i dubbi che i due fermati devono chiarire sulla dinamica della vicenda, ma soprattutto sul movente che sarebbe maturato nell’ambito di due famiglie di Brindisi.
La dinamica, infatti, potrebbe essere già chiara poiché l’intera azione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda farmaceutica Poly CristalLine. Gli investigato hanno già acquisito le immagini e le stanno visionando per ricostruire con certosina certezza la dinamica. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Brindisi e dal commissariato di Mesagne diretti dal sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Brindisi, Paola Palumbo. I fatti. Erano da poco trascorse le ore 14,30 che una Nissan Juke di colore bianco con alla guida una signora di Brindisi di 47 anni si è fermata nell’area d’ingresso dell’industria farmaceutica Poly CristalLine in territorio di Mesagne, a circa un chilometro dal centro commerciale Appia Antica. Poco dopo è stata raggiunta da una Volkswagen Golf, di colore grigio scuro, con a bordo un uomo. Sul posto anche un terzo uomo che al momento non si sa con chi sia giunto in quel luogo. Tra i tre, residenti a Brindisi, è iniziato un alterco, quando il guidatore della Golf, per cause ancora in fase di indagine, ha estratto una pistola 7,65 ed ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo della donna. I poliziotti hanno repertato non meno di tre bossoli. Uno si è conficcato nella plancia dell’auto, uno in un poggiatesta e il terzo dopo aver infranto il finestrino dal lato passeggero ha colpito la donna al capo. Alcuni automobilisti di passaggio hanno lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le volanti del commissariato di Mesagne e Brindisi. I poliziotti hanno immediatamente cristallizzato la scena del crimine recintandola. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 i cui sanitari hanno soccorso la donna e l’hanno trasferita in codice rosso presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno evidenziato la gravità della ferita riportata. Intanto, gli agenti hanno controllato la scena del crimine alla ricerca della pistola da cui sono stati esplosi i colpi che hanno ferito la donna. L’arma è stata trovata dopo alcune ore lontana dalla scena dell’agguato. Nascosta, evidentemente, da un altro soggetto presente sulla scena al momento della sparatoria. Gli uomini e le donne della polizia scientifica hanno repertato tutte le tracce presenti sul posto, dal sangue rimasto sull’asfalto ai bossoli e ad altre evidenze utili alle indagini diagnostiche e strumentali che eseguiranno. L’intera scena dell’agguato sarebbe stata ripresa dalle telecamere dell’azienda farmaceutica i cui fotogrammi sono stati già acquisiti dagli investigatori. I due uomini coinvolti nella vicenda sono stati portati in commissariato e in questura per essere ascoltati. Al momento non sono stati emessi arresti.
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