Il Comune di Mesagne non l’ha affermato esplicitamente ma ha giustificato i motivi per cui l’ampliamento del cimitero è ancora bloccato. Di fatto il problema resta irrisolto. A oggi, infatti, sono 23 i loculi pubblici disponibili a seguito delle estumulazioni effettuate. Secondo l’attuale normativa, che prevede l’estumulazione delle salme dopo venti anni dal decesso, restano da disseppellire 70 salme per altrettanti loculi. Poi non ci saranno più estumulazioni fino al 2017. Poiché a Mesagne avvengono circa 300 decessi l’anno la preoccupazione è di non aver loculi a sufficienza per le tumulazioni. L’allarme era stato lanciato alcuni giorni fa dal consigliere comunale della lista Vizzino, Antonello Mingenti. “Per abitudine – ha tuonato il consigliere comunale - l’attuale Amministrazione aspetta che i problemi diventino delle emergenze prima di tentare di intervenire. Io, invece, sono convinto che bisogna lavorare sul fronte della prevenzione e non sulla contingenza”. “Quando ho assunto l’incarico di assessore ai Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Giancarlo Canuto - mi sono reso conto che il progetto, così com’era stato fino allora concepito, non sarebbe mai stato attuabile per una questione squisitamente economica, perché mancavano le risorse necessarie a realizzarlo compiutamente per questo ho dato mandato per riprogettazione che prevedesse tre stralci funzionali”. Ed ha aggiunto: “Diversamente l’ampliamento era destinato a restare un’opera incompiuta. Infatti, è stato possibile completare il primo stralcio, avere già le risorse per avviare il secondo, a completamento del quale sarà possibile iniziare l’assegnazione dei lotti ai privati e quindi avere le risorse necessarie per il terzo e definitivo stralcio”. Il primo stralcio funzionale è stato concluso. Si è trattato di un intervento i cui maggiori costi hanno riguardato l’esproprio delle aree e la realizzazione della recinzione e del sottofondo stradale. Il secondo stralcio prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria relative alle zone precedentemente espropriate. Il progetto del secondo stralcio, in effetti, era già pronto nel mese di settembre 2014. Nella redazione della fase esecutiva però sono state riscontrate alcune problematiche che hanno reso necessario un ulteriore approfondimento tecnico. “Un rallentamento obbligato, indispensabile, per non incappare in intoppi burocratici una volta appaltati i lavori”, ha precisato Canuto. Nello specifico il problema ha riguardato, tecnicamente, il recapito della progettata fognatura per lo smaltimento delle acque meteoriche. “Di fronte ad un’opera di tale portata - ha rilevato il sindaco Franco Scoditti - non è assolutamente possibile compiere errori di superficialità dettati dalla fretta. Bisogna dare seguito a ogni verifica possibile prima di arrivare all’appalto dei lavori. Regola che vale per qualsiasi opera pubblica”. Resta il problema che una volta utilizzati i 23 loculi comunali, oggi disponibili, bisognerà chiedere “ospitalità” ai cimiteri dell’hinterland.
Breaking News :