Prosegue incessantemente l’attività di controllo del territorio di competenza da parte del personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di monitoraggio della giurisdizione di competenza, così come disposto dal Questore di Brindisi Dott. Roberto Gentile, nella giornata di ieri veniva inferto un significativo colpo alla locale attività di cessione di droga con il sequestro di un ingente quantitativo di marijuana pari ad 1 Kg ed il contestuale arresto di un soggetto residente ad Ostuni , zona ottocentesca, identificato in SHAMETAJ Ilir, classe 1980.
I particolari dell’operazione: in seguito ad incisiva e meticolosa attività di osservazione nei pressi della locale villa comunale nonché nelle sue vicinanze, dipendente personale dell’Anticrimine del Commissariato, notava in più occasioni l’odierno arrestato che veniva avvicinato da soggetti di giovane età che si intrattenevano a confabulare con lo stesso, allontanandosi subito dopo dal luogo dell’incontro. Il movimento sospetto si ripeteva per più giorni sempre secondo le modalità descritte. Pertanto nella giornata di ieri, si decideva di allestire specifico servizio di appostamento monitorando assiduamente le movenze del soggetto albanese nonché i suoi spostamenti. Così dopo la consueta sosta presso la locale villa comunale, lo stesso si incamminava verso quella che poi si è appurato essere la sua abitazione, introducendosi nella stessa. Gli operatori pertanto continuavano nell’attività di appostamento nei pressi dell’appartamento e durante questa fase, ad un certo punto, notavano l’individuo affacciarsi velocemente all’esterno ed immediatamente rientrare all’interno dell’abitato. Circostanza questa che si ripeteva, facendo presumere che stesse aspettando qualcuno cui consegnare qualcosa. A questo punto, avendo il fondato sospetto che all’interno dell’ appartamento potesse essere celato dello stupefacente, gli investigatori decidevano di fare irruzione all’interno, bussando ripetutamente al domicilio del controllato. Questi, nonostante qualche attimo prima si fosse affacciato, non consentiva l’accesso agli operatori, tergiversando e ritardando volutamente l’apertura della porta, al punto che appariva necessario far giungere sul posto una squadra dei vigili del fuoco che potesse facilitare l’ingresso all’interno dell’abitazione. Ma proprio mentre ci si accingeva a porre in azione i vigili del fuoco, l’uomo apriva la porta mostrandosi agli occhi degli operatori come se si fosse appena svegliato, circostanza questa artatamente da lui costruita posto che era stato chiaramente visto rientrare poco prima. Una volta entrati, veniva eseguita la perquisizione domiciliare di rito la quale non si presentava particolarmente agevole data l’enorme presenza di effetti personali ed altro all’interno dell’appartamento. Ma la sagacia investigativa degli operatori, nonché la determinazione e tenacia nella ricerca della sostanza stupefacente, erano brillantemente ripagate allorquando all’interno di un sottoscala di impervio accesso, veniva rinvenuto un grosso involucro al cui interno si accertava la presenza di ben 1 kg di marijuana .
L’ulteriore attività ispettiva permetteva di rinvenire altre dosi di marijuana in confezionamento tipico per lo spaccio nonché 5 grammi di hashish e una bilancia di precisione per lo scrupoloso peso della droga. Tutto, ovviamente, sottoposto a sequestro penale.
Ultimate le operazioni “in loco”, SHAMETAJ Ilir veniva tradotto in Commissariato per gli ulteriori accertamenti di pertinenza e qui veniva dichiarato in stato di arresto perché colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio dell’ingente quantitativo di droga sequestrato.
Lo stesso, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, veniva associato presso il carcere brindisino a disposizione dell’A.G. competente.
L’importante operazione portata a compimento da parte del personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza della città bianca pone in risalto ancora una volta il forte e decisivo impegno della Polizia di Stato nel contrasto al fenomeno dello spaccio della droga.
Di fatti il consistente quantitativo di stupefacente sequestrato, il cui valore si aggira intorno ai 6 mila euro, se immesso sul mercato avrebbe alimentato fortemente le locali vie di approvvigionamento, mettendo a serio rischio l’incolumità anche di fasce giovani di probabili acquirenti. È questo determinante aspetto che avvalora ed esalta l’importanza dell’intervento di Polizia descritto e che indurrà l’Istituzione nell’implementazione dei servizi preventivi e repressivi, onde scongiurare la reiterazione di reati fortemente pericolosi per la salute generale.