e notare un netto contrasto tra la vivacità del periodo natalizio e l'austerità del luogo. In primis "l'oscurantismo" di piazza dei Commestibili e l'insufficiente presenza di luminarie e di alberi di Natale pubblici. Anche quelli davanti al castello sono rimasti, al momento, senza luminarie. Fortunatamente, però, è stato allestito un mega albero in piazza Vittorio Emanuele. Per non parlare del mercatino di "Natale", per carità bello e suggestivo, in cui, però, la vendita di addobbi e artigianato natalizio è da ricercare con il lanternino. Insomma Mesagne non è ancora entrata nel clima natalizio. Ecco perché in città c'è una diffusa delusione fra ciò che era stato promesso e ciò che è stato fatto, almeno finora. Così, se da una parte l'Amministrazione comunale non ha ancora completato il programma dall'altra non si è notato lo spirito di iniziativa negli stessi operatori e associazioni. Infatti, vi sono commercianti che non hanno addobbato neanche le vetrine. Manca l'interesse a fare squadra. Sembrano lontani anni luce le partecipate edizioni di "Mesagne nel cuore". Non ci sono le musiche natalizie diffuse nell'aria sia da improvvisate ma determinanti casse acustiche che da musicanti. Eppure basterebbe un po' di iniziativa, come alcuni operatori hanno peraltro fatto, per rendere la città più accogliente, a misura di turisti, e regalare i sogni ai bambini. Insomma a Mesagne non può essere Natale solo il 25 e il 26, l'1 e il 6 gennaio. La città ha bisogno che ogni giorno, in questo periodo festivo, sia Natale. E' tempo che i mesagnesi si sveglino dal torpore e dall'indifferenza in cui si sono rinchiusi ormai da anni. "Stiamo lavorando per completare il programma natalizio. Sabato e domenica le iniziative entrano nel vivo con l'apertura del villaggio di Babbo Natale", ha spiegato il direttore artistico, Maurizio Piro il quale ha invitato a visitare la mostra di presepi presenti nel castello Normanno-Svevo. Peccato, però, che lunedì sera l'ingresso al castello era inibito dal giorno di chiusura settimanale, anche all'indomani dell'inaugurazione e in periodo natalizio. Intanto Progettiamo Mesagne ha ricordato che il sindaco, Pompeo Molfetta, presentando le iniziative del Natale 2015 aveva assicurato che “Tutte le iniziative sono state programmate per parlare ai mesagnesi ma soprattutto ai tanti che da fuori saranno attratti nel nostro centro storico e nelle piazze del centro” . "Ci chiediamo come si può essere attratti dal centro storico se lo stesso ad oggi si presenta tristemente “spento” soprattutto nei suoi luoghi simbolo e nelle sue più importanti piazze - ha fatto notare il segretario Antonio Calabrese -. Oltre alle sporadiche iniziative che lo interessano ciò che appare assolutamente inadeguato è l’allestimento delle illuminazioni natalizie. In questo periodo invece, i nostri maggiori tesori artistici e monumentali, andrebbero illuminati adeguatamente per essere meglio valorizzati". Progettiamo Mesagne non è contraria a diversificare l’offerta delle iniziative riguardanti il Natale, dai mercatini ai vari spettacoli e manifestazioni culturali "ma è un errore non creare un logico collegamento con il cuore pulsante della nostra città attraverso un “corridoio virtuale” che accompagni l’avventore-turista dentro la nostra “storia”". Infine, per Calabrese ciò appare ancora più "incomprensibile se si tiene conto che quest’anno sono state destinate alle attività natalizie quasi 50 mila euro, dunque un budget di gran lunga superiore a quello degli ultimi anni; è evidente dunque che ci si poteva attendere molto di più".
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