vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, presieduta da Rosy Bindi, ha guidato questa mattina la delegazione della commissione antimafia. Masseria Canali, situata sulla strada provinciale Mesagne-S. Vito, è un bene confiscato nel luglio di due anni fa alla malavita mesagnese, e data in gestione alla cooperativa sociale “Terre di Puglia-Libera terra”, presieduta da Alessandro Leo. Oggi la masseria è un centro giovanile, teatro di campi di volontariato, all’interno del quale si realizzano progetti destinati ai giovani e alla rivalutazione e promozione del territorio nel rispetto della natura. La masseria ultimamente è stata ristrutturato con i fondi del Pon Fondo Europeo di Sviluppo Regionale P.O. Fesr 2007-2013 “Investiamo nel vostro futuro”. Con Fava c’erano i parlamentari Davide Mattiello (Pd), Giulia Sarti (M5s), Franco Mirabelli (Pd), Salvatore Tomaselli (Pd), Mario Michele Gianrusso (M5s), Tito di Maggio (Cor), Enrico Buemi, Vittorio Zizza (membro Cor) e Lugi Perrone (membro Cor). Erano presenti il prefetto Annunziato Verdè, il colonnello Nicola Conforti, capo del comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, il colonnello della guardia di Finanza Maurizio De Panfilis, il dirigente del commissariato di polizia di Mesagne, Rosalba Cotardo e il luogotenente Gabriele Taurisano, comandante della locale stazione dei carabinieri, il comandante della polizia locale, Bartolomeo Fantasia, Fabio Marini, presidente dell’associazione Antiracket e Antiusura di Mesagne. Alessandro Leo ha presentato alla commissione la masseria e le attività svolte dalla cooperativa “Terre di Puglia-Libera Terra”. I lavori della commissione parlamentare sono poi proseguiti presso la Prefettura di Lecce con la presidente Rosy Bindi.
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