Rocco FURONE, è di 1 soggetto denunciato all’A.G. per detenzione ai fini di spaccio di droga, di 2 individui segnalati al Prefetto per uso non terapeutico di droga nonché di 3 grammi di cocaina, suddivisi in “birillini” monodose da spaccio, oltre a materiale per il confezionamento, quali 1 bilancino elettronico e danaro ritenuto provento dell’illecita attività di cessione a terzi della sostanza stupefacente. Più nello specifico: durante un posto di controllo svolto nell’agro di Carovigno, veniva intimato l’Alt ad una utilitaria a bordo della quale erano presenti 3 uomini del posto. Uno dei fermati, scendeva dall’autovettura ‘brandendo’ dinanzi ad uno dei due poliziotti un foglio, poi risultato essere una copia di una perquisizione eseguita pochi istanti prima del controllo di Polizia da parte di personale dell’Arma dei Carabinieri. L’interessato teneva a precisare ai poliziotti ostunesi che dal momento che era stato di recente già controllato con esito negativo, giudicava superfluo che vi dovesse essere un nuovo approfondimento. Ciononostante, dopo le verifiche compiute sul posto circa le documentazioni di circolazione del mezzo, si procedeva ad accompagnare i 3 in ufficio per una disamina più attenta, posto lo stato di agitazione dei controllati dinanzi alla ferma convinzione dei poliziotti di procedere nonostante il precedente controllo anzidetto. Una decisione dimostratasi poi esatta dal momento che le successive perquisizioni personali consentivano di rinvenire alcune dosi di cocaina che erano state abilmente occultate da 1 dei 3, vale a dire il conducente della macchina, all’interno della propria biancheria intima, suddivise in cc.dd. ‘birillini’ da cessione. Indosso allo stesso inoltre e nonostante il medesimo fosse disoccupato, veniva rinvenuto danaro, ben 370 euro, circa al possesso del quale non era in grado di fornire adeguata motivazione. All’esito delle operazioni, i 3 individui, noti agli uffici quali gravitanti negli ambienti della malavita organizzata, venivano sottoposti a fotosegnalamento di Polizia, atto che, a conferma delle intuizioni operative, metteva in evidenza i tatuaggi propri dell’affiliazione alla Sacra Corona Unita, posti sul corpo di 1 dei fermati. A tal proposito sono in corso attive indagini da parte del Commissariato ostunese volte alla completa ricostruzione delle dinamiche associative in cui sono implicati i soggetti sottoposti a controllo, con specifico riguardo ai Capi area di riferimento. Il conducente dell’utilitaria, oltre al ritiro della patente di guida, veniva segnalato altresì alla competente Autorità prefettizia di Brindisi ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990. Simultaneamente al descritto controllo svolto in Carovigno, altro personale, in Ostuni, svolgeva un’attività di osservazione presso una privata abitazione, ove vi era stata la segnalazione di sospetti movimenti e di dubbie frequentazioni. Ed infatti, nel corso dell’appostamento, veniva notato raggiungere la citata abitazione, un noto pregiudicato del posto che, dopo aver scambiato alcune frasi con un individuo, si allontanava con andatura svelta e decisa. Dal momento che appariva fortemente probabile che poco prima si fosse verificata una classica cessione di droga, si decideva di approfondire il controllo nei confronti del sospetto acquirente. Scelta avveduta in quanto effettivamente quello che si era compiuto poc’anzi era proprio un acquisto di sostanza stupefacente. Ma, il rinvenimento della stessa, data la riluttanza del fermato e la sua particolare scaltrezza, fin da subito, non è apparso agevole. Di fatti, l’accurata perquisizione personale dell’individuo, in un primo momento non consentiva di rinvenire alcunché. Ciononostante, i poliziotti, proseguivano negli approfondimenti di rito, convinti che la droga fosse occultata addosso all’uomo. E infetti così era. Abilmente occultato all’interno di una cavità orale, su sollecitazione del personale operante, il fermato estraeva dalla bocca dopo che aveva invano provato a deglutire e consegnava agli investigatori, 1 ‘birillino’ di cocaina che, onde evadere il controllo, aveva collocato proprio al posto di un dente mancante. Ultimate le operazioni di rito, acquisiti elementi probatori che permettevano la compiuta identificazione dell’uomo che aveva ceduto la dose di cocaina al fermato, si procedeva a denunciare alla Procura della Repubblica di Brindisi lo spacciatore, identificato per C.C., classe 1985, censito per reati specifici in Banca Dati, mentre l’acquirente, anch’egli pluripregiudicato, veniva segnalato al Prefetto di Brindisi per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti e psicotrope. I servizi di controllo del territorio di competenze nell’ottica del perseguimento della sicurezza generale, proseguiranno nei prossimi giorni, da parte della polizia di Stato di Ostuni.
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