L'Arcangelo dell'artista Giuliano proteggerà San Michele Salentino
Grande festa domenica a San Michele Salentino poiché l’Amministrazione comunale ha fatto realizzare dall’artista, Cosimo Giuliano, l’Arcangelo Michele in ceramica con un’altezza di 2 metri e 20 centimetri. Il manufatto alle ore 20 sarà collocato su un piedistallo realizzato nel cuore della città. Dopo la messa, prevista per le ore 19 presso la parrocchia di San Michele, ci sarà la cerimonia, di collocazione della statua, nella quale interverranno il sindaco, Giovanni Allegrini, l’arciprete, Toni Falcone, lo storico Ernesto Marinò e, naturalmente, l’artista che ha realizzato l’opera, Cosimo Giuliano di Latiano.
Con questa scultura, idealmente, Giuliano pone la sua arte e tutta questa attività svolta, sotto la vigile protezione dell’Arcangelo Michele. “Il Principe nobilissimo delle angeliche gerarchie, valoroso guerriero dell’Altissimo, amatore zelante della gloria del Signore, terrore degli angeli ribelli nel combattimento in cielo, amore e delizia di tutti gli angeli giusti”, ha spiegato lo storico Marinò. E se l’Amministrazione comunale gli ha commissionato quest’opera, il maestro Giuliano ha risposto da par suo, suggellando il forte legame con la comunità di San Michele Salentino. “Si tratta di un’opera impegnativa, forse la più difficile tra quelle realizzate dal maestro, studi grafici, bozzetti, modellazione, rifinitura, cesellatura”, ha continuato Marinò nella sua disamina critica.
Infatti, ci vuole grande professionalità nel riuscire a tenere insieme i settanta pannelli che compongono la statua e, nello stesso tempo, far trasparire tutta la sua umanità nella delicata policromia della tavolozza dei pastelli utilizzati. La scelta della ceramica delicatamente colorata permette alla luce di illuminare l’Arcangelo, per ritornare agli occhi, e soprattutto al cuore di chi lo contempla, con gratitudine e speranza. Per dare un senso alla propria vita con le cose che veramente contano”. Un’interpretazione artistica che esalta l’immagine di un guerriero forte, che nelle sue dimensioni si erge maestoso e protettivo. “Nello stesso tempo ci attira il suo sguardo proiettato lontano, a tentare nuove mete e orizzonti di un mondo nuovo. Pronti a inseguire un sogno, a lottare e amare, ad affrontare un’epoca grandiosa e terribile che ci è data da vivere, con coraggio e fiducia”, ha concluso lo storico.
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