Mesagne. Rinvenuta tomba messapica durante lo scavo della fogna bianca
Straordinaria scoperta storica ieri mattina a Mesagne durante i lavori stradali per la posa di una condotta della fogna bianca in piazza San Michele Arcangelo, alias piazza Carmine. Durante lo scavo la benda di un escavatore ha grattato dei lastroni in carparo che coprivano una tomba messapica. I lavori sono stati bloccati e sul posto sono giunti gli archeologi della cooperativa Impact che hanno la gestione della sorveglianza del cantiere. Gli esperti hanno prima allertato la Soprintendenza archeologica e ai beni culturali e paesaggio di Lecce e poi eseguito i lavori di recupero e datazione del manufatto funerario. Secondo i primi accertamenti la tomba è di età messapica, databile tra il IV e il III secolo a. C., ed ha accolto al suo interno un solo defunto. E’ stata rinvenuta priva del corredo funerario che in passato sarà stato depredato. Gli archeologi avrebbero rinvenuto dei cocci di vasellame, in genere utilizzato per gli usi domestici dei Messapi, e una moneta. Su questa si sono concentrati gli studi degli archeologi per cercare di datarla con precisione. Secondo indiscrezioni potrebbe trattarsi di una moneta di età Repubblicana compatibile con un denario o un sesterzio. Pertanto questo rinvenimento confermerebbe la datazione della tomba al periodo del IV – III secolo a. C.. La tomba è stata rinvenuta a circa un metro dalla sede stradale ed è stata realizzata in lastroni di carparo di cui la zona è ricca. Al momento sembra non avere al suo interno nessuna decorazione o iscrizione. Probabilmente non si tratta di una singola tomba bensì di un complesso di tombe che costituiscono una delle necropoli presenti in zona. La medesima area, a poco meno di un centinaio di metri a nord e nel medesimo periodo storico, era attraversata dalla via Appia Antica, la Regina Viarum. Naturale che ai margini di essa sorgessero dei villaggi, precedentemente messapici e poi romani, e con essi i servizi necessari alla popolazione, tra cui anche la necropoli. Gran parte dei reperti rinvenuti in Mesagne sono esposti nel Mater mentre a fine mese qualche altra testimonianza del periodo messapico sarà esposta nel museo “Padre Ignazio Episcopo” dei frati Carmelitani. In queste ore i tecnici stanno studiando un percorso alternativo per bypassare il manufatto funerario per non trovarsi dentro alla necropoli.
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