Via Appia Antica, espresso il primo sì per Patrimonio mondiale dell'Umanità per Unesco In evidenza

Maggio 29, 2024 911
da sinistra: Gert Burgers, Toni Matarrelli e Christian Napolitano all'ingresso di Muro Tenente dove è stata rinvenutauna una strada glareata. da sinistra: Gert Burgers, Toni Matarrelli e Christian Napolitano all'ingresso di Muro Tenente dove è stata rinvenutauna una strada glareata.

Primo sì di Icomos, l'organo tecnico consultivo dell'Unesco,  per l'iscrizione della via Appia Antica, la Regina Viarum, nelll'elenco dei beni patrimonio mondiale dell'umanità. Il parere sarà preso in considerazione nell'incontro del prossimo 21 luglio da parte del comitato del patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco che si riunirà a New Delhi. Lanotizia è stata accolta con entusiasmo dal minitro per la Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Si tratta - ha commentato il ministro Sangiuliano - di un riconoscimento di eccezionale valore per l'Italia, per la nostra storia e per le comunità che vivono lungo l'antico tracciato della Via Appia. La candidatura è stata promossa dal Ministero della Cultura con il coinvolgimento di quattro Regioni - Lazio, Campania, Puglia e Basilicata - 13 tra città metropolitane e province, 73 Comuni e 14 enti parco su cui insiste l'antica strada consolare romana e dove sono ancora presenti sue vestigia. A questi enti s'è aggiunto il prezioso contributo della Pontifica Commissione di Archeologia Sacra. Una volta che la candidatura de La Via Appia - Regina Viarum sarà approvata dal Comitato del Patrimonio Mondiale, l'Italia raggiungerà il traguardo di 60 siti riconosciuti come Patrimonio dell'Umanità confermando, ancora una volta, la sua indiscussa leadership mondiale in questo campo".

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Ultima modifica il Mercoledì, 29 Maggio 2024 23:32