Redazione

Mesagne. Buoni spesa 2021

Novembre 24, 2021

Buoni spesa 2021: è attivo l'avviso pubblico rivolto ai commercianti. 

  L’Amministrazione comunale, ufficio Politiche sociali, informa che sul Sito istituzionale all'indirizzo undefined, è disponibile l’avviso pubblico rivolto agli esercenti di prodotti alimentari e non alimentari. Attraverso la compilazione del modulo allegato, gli operatori interessati potranno chiedere di essere inseriti nell’elenco delle attività che aderiscono all’iniziativa finalizzata all’erogazione di “buoni spesa” destinati ai nuclei familiari in maggiore stato di bisogno economico, secondo quanto previsto con D.L. 73/2021 convertito in L.N. 106/2021 (cosiddetto “Decreto sostegni” - emergenza Covid-19).
 
L'elenco degli esercizi che aderiranno sarà pubblicato sul sito internet istituzionale, verrà aggiornato ed avrà validità sino ad esaurimento dei fondi disponibili.
 
L'istanza di partecipazione dovrà essere sottoscritta digitalmente o con firma autografa e inviata, corredata da una fotocopia di documento di identità del titolare e/o legale rappresentante, all’indirizzo di Posta elettronica certificata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell’oggetto “Buoni spesa per Fondo Solidarietà Alimentare”.
 
Nella domanda gli esercizi hanno facoltà di specificare l' eventuale percentuale di sconto riconosciuta ai beneficiari sulla spesa totale o l’offerta di ulteriori servizi a titolo gratuito.

Un rocambolesco inseguimento si è verificato ieri mattina tra le volanti della polizia di Brindisi e un topo d’auto. La fuga dell’uomo è terminata a Mesagne dove il ladro è stato bloccato e arrestato. Dovrà rispondere di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito è stato trasferito presso il carcere di Brindisi. Dunque, continua incessante l’attività di controllo del territorio da parte degli uomini delle volanti della questura di Brindisi e dei commissariati della provincia che, come disposto dal questore, stanno garantendo una capillare attività di prevenzione e repressione dei reati. In quest’ottica alle ore 8,45 di ieri un cittadino ha segnalato, alla centrale operativa unica del 112, il furto della propria Alfa Romeo Giulietta avvenuto nel centro abitato di San Pietro Vernotico. La segnalazione è stata inviata a tutte le pattuglie presenti sul territorio provinciale per svolgere specifici servizi di intervento.

Ciò ha permesso ad una delle pattuglie della sezione volanti della questura di Brindisi di intercettare l’auto rubata mentre percorreva, a fortissima velocità, la statale 16 in direzione del rione S. Elia. A bordo era presente solo il conducente. Anche se il ladro aveva un complice che viaggiava a bordo di una seconda auto, probabilmente utilizzata per raggiungere il luogo del furto e per disturbare un eventuale intervento delle forze dell’ordine. I poliziotti hanno, così, iniziato un inseguimento che si è protratto per lunghi minuti durante i quali l’auto del complice riusciva a sfilarsi e a far perdere le sue tracce. Nel frattempo il ladro, dell’Alfa Romeo Giulietta, percorreva le strade a folle velocità, e si caratterizzata per le manovre spericolate compiute. La folle fuga permetteva al ladro di seminare i poliziotti. Nonostante ciò, gli agenti hanno avuto il tempo di segnalare la direzione di fuga ai colleghi di Mesagne che immediatamente hanno predisposto una rete di controlli per intercettare la Giulietta.

Infatti, dopo alcuni minuti le volanti e le auto civetta della polizia giudiziaria hanno affiancato il fuggitivo fino a quando lo hanno stretto e con una manovra da manuale lo hanno bloccato. Si tratta del 47enne R. G. di Brindisi, individuo già conosciuto dalle forze dell’ordine. Gli agenti lo hanno condotto in caserma e lo hanno arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Poi lo hanno trasferito in questura dove è avvenuto il foto-segnalamento. Infine, è stato trasferito presso il carcere di Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Servizio straordinario di controllo dei soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro penale o amministrativo. Denunciate 6 persone. Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, a conclusione di un servizio straordinario di controllo dei soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro penale o amministrativo, i Carabinieri delle Compagnie dipendenti hanno denunciato in stato di libertà 6 persone poiché, in qualità di custodi giudiziari, hanno violato i prescritti obblighi. Nel corso del citato servizio sono stati controllati complessivamente 35 veicoli già sottoposti a sequestro penale o amministrativo.

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Dati del giorno: 24 novembre 2021

273
Nuovi casi
22.533
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 69
Provincia di Bat: 13
Provincia di Brindisi: 40
Provincia di Foggia: 45
Provincia di Lecce: 53
Provincia di Taranto: 52
Residenti fuori regione: 3
Provincia in definizione: -2
3.910
Persone attualmente positive
144
Persone ricoverate in area non critica
18
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

277.988
Casi totali
4.656.738
Test eseguiti
267.198
Persone guarite
6.880
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 100.882
Provincia di Bat: 28.696
Provincia di Brindisi: 22.113
Provincia di Foggia: 49.179
Provincia di Lecce: 32.855
Provincia di Taranto: 42.683
Residenti fuori regione: 1.033
Provincia in definizione: 547

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Open day dedicati, a partire da oggi 24 novembre, per operatori scolastici, forze dell’ordine, protezione civile, volontari. Le persone che rientrano in queste categorie possono accedere senza prenotazione in alcuni centri della provincia per effettuare la terza dose di vaccino anti Covid.

Gli open day sono stati programmati, al momento, nei comuni di Brindisi, Fasano e Oria dal 24 al 28 novembre dalle 9 alle 14. Il fine settimana è interamente dedicato alla vaccinazione con terza dose a queste specifiche categorie di persone. Come da recenti disposizioni, la terza dose può essere effettuata dopo 5 mesi dalla precedente.

Intanto proseguono le vaccinazioni anti Covid per gli over 40 che possono accedere, a fine giornata, senza prenotazione fino a smaltimento delle dosi. Chi vuole avere la certezza di giorno e orario del vaccino può prenotare tramite sportelli Cup Asl, farmacie, call center 800888388 o 080 9181603 da cellulare, portale della Salute dal menù “Servizi online”.

Per altre informazioni sull’adesione alla campagna vaccinale consultare il portale regionale La Puglia ti vaccina.

In allegato elenco dei centri attivi dal 22 al 28 novembre.

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Puglia ortofrutticola, è crisi profonda: “Ora un tavolo d’emergenza”. La richiesta di CIA Puglia e Confcooperative Puglia all’assessore Donato Pentassuglia. I casi dei prezzi al ribasso, la morsa delle royalty, l’uva che arriva a due spiccioli dall’Egitto. “Impossibile continuare a vendere al di sotto dei costi di produzione”. CIA Agricoltori Italiani della Puglia e Confcooperative Puglia hanno inviato una lettera all’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo ortofrutticolo regionale.

COMPARTO IN SOFFERENZA. Tutto il comparto è in sofferenza, partendo dalle campagne primaverili ed estive di raccolta con i casi clamorosi dei prezzi stracciati riconosciuti ai produttori per ciliegie e angurie. Il problema, poi, si è riproposto drammaticamente anche per l’uva da tavola, gli agrumi e, più in generale, tutti i prodotti del settore ortofrutticolo.

«I prezzi al ribasso praticati secondo le regole del massimo profitto non sono soltanto un paradosso, ma anche un’ingiustizia e uno squilibrio drammatico ingenerato da un mercato che mortifica imprese agricole, lavoratori e valore dei prodotti», hanno scritto, nella lettera indirizzata a Pentassuglia, l’organizzazione sindacale CIA Puglia e Confcooperative Puglia.

«Gli effetti perversi di un mercato impostato su prezzi al ribasso e importazioni selvagge mostra apertamente lo squilibrio nel potere di contrattazione tra i produttori e la Grande distribuzione organizzata. La scorsa primavera, è stato clamoroso il caso delle ciliegie pugliesi, col prezzo riconosciuto ai produttori inferiore fino a 15-20 volte al costo imposto ai consumatori nei supermercati. Durante l’estate si è evidenziato lo stesso problema per le angurie, con gli agricoltori costretti a lasciare il prodotto nei campi a causa del crollo del prezzo.

UVA DA TAVOLA. Nel comparto dell’uva da tavola, la Puglia è la prima regione italiana per numero di aziende, quantità e qualità della produzione. Il dato complessivo regionale si attesta su una superficie di 25.085 ettari utilizzati e una produzione di 6.400.000 quintali. La provincia di Bari, da sola, registra 10.750 ettari utilizzati e una produzione annuale pari a 2.332.000 quintali. Non sono soltanto numeri di eccezionale rilievo, ma si tratta soprattutto di reddito per migliaia di lavoratrici e di lavoratori, posti di lavoro, un’economia di filiera che è motore trainante del nostro export. Per il comparto dell’uva da tavola, incombe, più di altri comparti, la questione delle royalty da pagare sulle nuove varietà. Il fenomeno sta diventando una trappola silenziosa che rischia di danneggiare seriamente gli imprenditori agricoli.

QUESTIONE ROYALTY. Per Raffaele Carrabba, presidente di Cia Puglia, “la questione è nota da tempo e riguarda tutta la Puglia: sulle uve da tavola senza semi, soprattutto, ma anche su moltissimi prodotti ortofrutticoli e agrumicoli, negli ultimi tempi si sta giocando una vera e propria guerra dei brevetti”. In alcuni Paesi, come Israele, Cile e Stati Uniti, la ricerca scientifica ha prodotto nuove varietà di frutti. La proprietà intellettuale di quelle produzioni implica il pagamento delle royalty da parte dei semplici agricoltori sul territorio, non solo per avere l’autorizzazione a coltivare determinate varietà ma anche nella successiva vendita del raccolto. Di fatto, agli agricoltori viene imposto anche a chi vendere. Un’imposizione che, se elusa, può avere conseguenze estreme, fino al taglio delle viti. In sostanza, per poter coltivare le nuove varietà, l’azienda agricola deve sottoscrivere un contratto che la vincola non solo a pagare le royalty, ma anche a vendere e commercializzare l’uva solo attraverso uffici della società che detengono il brevetto vegetale. In pratica si diventa ‘succursali’, una sorta di franchising, con qualcun altro che diventa padrone in casa nostra, di fatto titolare del destino di ogni politica commerciale e di vendita che decide al posto dell’agricoltore come e quanto coltivare e quale reddito deve andare a chi investe e lavora sul campo, si accolla il rischio d’impresa, paga fior di euro per assicurare i propri vigneti e li cura.

L’UVA DALL’EGITTO. Le regole diverse a seconda dei Paesi, anche all’interno dell’Unione europea, rendono ancora più difficile la vita dei nostri produttori. L’Olanda, per esempio, dove vige un regime fiscale particolarmente vantaggioso, annualmente satura il mercato europeo dell’uva da tavola con prodotto acquistato dall’Egitto, che viene venduto, già confezionato, al prezzo medio di 0,60 euro al chilogrammo, contro il prezzo medio di 1,20 euro al chilogrammo dei produttori e commercianti italiani.

Per Sergio Curci, responsabile GIE Ortofrutta di Cia Puglia, “non è possibile vendere le nostre uve ad un prezzo più basso di 1,20 euro al chilogrammo, un prezzo peraltro appena sufficiente alla sola remunerazione dei costi. L’Olanda ha stretto accordi commerciali con i produttori egiziani ed ha realizzato una grande piattaforma logistica di distribuzione del prodotto egiziano. Peraltro, l’Europa, irragionevolmente, ha investito grosse somme in Egitto con finalità di ricerca e per la realizzazione di nuovi impianti con varietà di uva da tavola innovativa, anche senza semi. Attualmente gli egiziani hanno una produzione di buona qualità e ogni anno aumentano le proprie estensioni a frutto per migliaia di quintali. Avvalendosi di una manodopera a costo bassissimo, l’Olanda può oggi distribuire sul mercato europeo una grande quantità di uva da tavola, con e senza semi, di buona qualità a prezzi stracciati e improponibili per i produttori italiani”.

LE CALAMITA’. È noto a tutti che l’agricoltura è un’industria a cielo aperto. Ogni giorno, ogni stagione deve fare i conti con le calamità atmosferiche sempre più in agguato.

"Le gelate primaverili prima, la persistente siccità e le calure africane che hanno caratterizzato questa estate hanno messo a dura prova le coltivazioni e le imprese agricole" - dichiara Vincenzo Patruno, presidente Confcooperative Puglia. "Per salvare le produzioni, i viticoltori hanno dovuto far ricorso a innumerevoli irrigazioni di soccorso con un aggravio di costi per i bilanci delle aziende. Per effettuare le irrigazioni, gli agricoltori hanno dovuto fare i conti con una rete irrigua obsoleta e non in grado di far fronte alle esigenze irrigue delle coltivazioni". Anche in questi giorni un’altra vera e propria calamità si sta abbattendo sull’uva da tavola. Le nebbie e le temperature al di sopra delle medie stagionali stanno distruggendo le produzioni ancora presenti in grandi quantità sulle piante. Umidità e temperature che stanno favorendo lo sviluppo di muffe che la mano dell’uomo non riesce a fermare né con il diradamento dei chicchi né con i trattamenti fitosanitari.

Secondo le due associazioni, “occorrerà chiedere il riconoscimento dello stato di calamità. Pertanto, al fine di poter dare una risposta agli imprenditori agricoli, chiediamo la convocazione del Tavolo ortofrutticolo regionale per affrontare il problema con l’intera filiera e con le istituzioni preposte per porre in atto azioni volte a salvaguardare il comparto”.

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Si è concluso domenica 21 novembre il progetto pilota dedicato alle pratiche sportive (ciclismo, trekking) e alla mobilità sostenibile denominato “In-bike via libera alle due ruote”.

Il progetto ha coinvolto alcuni insegnanti ed un gruppo di 34 studenti di Mesagne e San Pancrazio della terza classe del liceo scientifico. Il programma è iniziato mercoledì 27 ottobre ed è terminato il 21 novembre. Ma già si parla dei una ripresa delle escursioni in primavera.

Il progetto è frutto di una collaborazione tra  l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “EPIFANIO FERDINANDO” di Mesagne la società Ciclovagando e l’Associazione Cicloamici FIAB Mesagne.
L’attività coordinata internamente dal prof. Alessandro Molfetta e dal dirigente scolastico Mario Palmisano Romano rientra nel progetto “E…state al Ferdinando” finanziato con Fondi strutturali Europei Programma Operativo Nazionale (PON).

La dott. Anna Rita Ricci ha coordinato le attività di Ciclovagando con la collaborazione del prof. Antonio Licciulli e dell’ing. Massimo Geusa e del dott. Giovanni Laresca dell’associazione Cicloamici FIAB Mesagne. Le insegnanti  Elisa Castorini e Rossella Nisi hanno accompagnato in bici i ragazzi.

I ragazzi coinvolti nel progetto hanno partecipato a lezioni in aula sugli argomenti che hanno poi verificato nella pratica tramite divertenti e appassionanti escursioni in bici e a piedi. In aula sono stati affrontati i temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale in città e fuori città, dell’inquinamento urbano e della conversione ecologica. In aula e poi in bici hanno imparato l’uso di strumenti cartografici (google map, bikemap) e i principi della meccanica e della manutenzione della bicicletta.
Parte integrante del corso sono state le escursioni in bicicletta e a piedi. Il modulo didattico era inteso a dimostrare come l’uso quotidiano della bicicletta può rendere le città a misura d’uomo e suggerire nuovi atteggiamenti dell’uomo verso l’ambiente.

Cinque escursioni in bicicletta hanno rappresentato un occasione per conoscere il territorio intorno a Mesagne, le sue attrattive e le sue fragilità. Ogni escursione è stata abbinata ad un tema ed all’esplorazione del territorio nelle 4 direzioni cardinali.

La prima escursione “Vita nei boschi” a tema naturalistico a Ovest verso i boschi di Quercia da sughero Lucci e Preti (Siti di interesse comunitario). I ragazzi pedalando tra le querce hanno appreso l’importanza della preservazione degli alberi e delle foreste: il sequestro della CO2 nel processo di sintesi clorofilliana il foliage e la riprogettazione del territorio e del paesaggio dopo la piaga della Xylella.

La seconda escursione “vita in masseria” a Nord Est è stata dedicata al paesaggio agrario e alla visita a Marangiosa, masseria zootecnica biologica. Il dott. Vito Quarato ha illustrato il ciclo virtuoso della masseria biologica dall’allevamento alla caseificazione a rifiuti zero.

La terza escursione “La Via Appia” a Est lungo la Via Appia regina viarum che pone Mesagne nel mezzo delle grandi rotte del turismo sostenibile a piedi e in bicicletta (APPIA, Eurovelo 5). Visita al parco archeologico di Muro Tenente e sugli scavi dell’APPIA antica di periodo repubblicano.

Quarta escursione San Miserino e Muro Maurizio alla conoscenza ed alla preservazione dei siti archeologici minori (San Miserino, Muro Maurizio, Masseria Notarpanaro) lungo la via “ad Lippium” (o limitone dei Greci, SP Cellino Oria).

Domenica 21 quinta e ultima e impegnativa escursione “Torre Guaceto ed il Canale Reale” a Nord. Meta la Riserva Naturale di Torre Guaceto raggiunta percorrendo gli argini del Canale Reale alla scoperta degli insediamenti rupestri di San Biagio e San Giovanni (Masseria Cafaro Nuova).

L’associazione Cicloamici FIAB Mesagne si è affiancata con entusiasmo a questa sperimentazione con l’auspicio di proporre un “format” ovvero una pratica didattica innovativa da svolgere in altre classi e ad altre scuole a Mesagne ed in Provincia di Brindisi.
Il materiale didattico, la mappa degli itinerari escursionistici sono liberamente e gratuitamente accessibili sul sito dei Cicloamici.
Gli insegnanti e i dirigenti scolastici interessati possono scaricare dal sito le presentazioni, i file gpx ed i video. Le presentazioni, i video e le illustrazioni sono stati preparati dall’associazione Cicloamici con la collaborazione dell’architetto padovano Alberto Marescotti, consulente ANCI, esperto progettista e divulgatore dei temi della mobilità sostenibile.
L’auspicio è quello che sempre più istituti di formazione primaria e secondaria possano avviare corsi di mobilità sostenibile coinvolgendo in modo creativo e divertente gli studenti. In altri paesi europei l’educazione stradale a scuola è parte integrante dei programmi didattici. In Italia il Ministero dell’Istruzione ha intrapreso una campagna stimolare le scuole a introdurre la materia e ha creato una piattaforma online . Anche la FIAB federazione italiana ambiente e bicicletta ha sottoscritto con il ministero un accordo quadro di collaborazione. Cicloamici e Ciclovagando si rendono disponibili a supportare nuovi e stimolanti progetti.

Un grave incidente stradale si è verificato a Mesagne lungo la Statale 7, dove un’auto, condotta da una ragazza, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a sbattere contro un guardrail infilandosi in esso. È stata immediatamente soccorsa dal personale del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne e condotta presso il nosocomio di Brindisi per essere sottoposta ad accertamenti. Sul posto del sinistro sono rimasti gli agenti della polizia locale di Mesagne che lo hanno rilevato e avviato le indagini per ricostruire la dinamica. I fatti si sono verificati intorno alle ore 19,30 sulla statale 7. Qui una ragazza di 25anni, Z. V. di Mesagne, sta viaggiando da Brindisi verso Mesagne a bordo della sua Volkswagen Polo quando, giunta all’altezza dello svincolo per Mesagne est, per cause ancora in fase di accertamento, ha sbandato e si è andata ad infilare in un guardrail che delimita la carreggiata.

A quel punto l’auto si è bloccata. La ragazza è rimasta all’interno. Gli automobilisti che sono sopraggiunti si sono fermati e hanno prestato i primi soccorsi mentre è stato lanciato l’allarme. In pochi minuti sulla statale sono giunti i mezzi di soccorso. Un’ambulanza del 118 e le auto di pronto intervento della polizia locale. I soccorritori hanno immediatamente estratto la ragazza dall’auto e con l’ambulanza l’hanno condotta presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. I sanitari, una volta arrivata in pronto soccorso, l’hanno sottoposta a una serie di esami diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza alcuni traumi riportati nel sinistro. È stata trattenuta per ulteriori controlli. Intanto, nel tratto di strada interessato all’incidente gli agenti della polizia locale, dopo aver veicolato il traffico presente, lo hanno rilevato e avviato le indagini per ricostruire la dinamica.

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 21 novembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 21 novembre 2021 risultano positivi 249 soggetti, di cui 122 uomini (49%) e 127 donne (51%), con età media di 49 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 51 nella fascia 0-18 anni, 125 tra 19-64 anni, 46 tra 65-79 anni, 27 negli 80 e oltre. 

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 134 (53,8%), “contatto con caso accertato” 90 (36,2%), “screening” 3 (1,2%) e “rientro da area a rischio” 3 (1,2%); in 19 casi (7,6%) il fattore di rischio non è definito. L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 152 (61%) paucisintomatici, 71 (28,5%) soggetti asintomatici, 12 (4,8%) con sintomatologia lieve, 8 (3,2%) severi, 1 (0,4%) in fase di guarigione; per 5 (2%) soggetti il dato non è noto. Per 223 (86,1%) soggetti è stata predisposta la sorveglianza con isolamento fiduciario e per 14 (5,6%) il ricovero in isolamento; per 22 (8,8%) soggetti il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 88 a Brindisi, 39 a Mesagne, 27 a Francavilla Fontana, 21 a Ostuni, 20 a Fasano, 10 a San Pietro Vernotico, 9 a Cellino San Marco, 8 a Ceglie Messapica, 7 a Carovigno, 4 a Latiano, 4 a San Vito dei Normanni, 3 a Torre Santa Susanna, 2 a Erchie, 2 a Oria, 1 a Cisternino, 1 a San Donaci, 1 a San Michele Salentino, 1 a Torchiarolo, 1 a Villa Castelli, 0 a San Pancrazio Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Francavilla Fontana, Brindisi, Torre Santa Susanna, Oria. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 21 novembre 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 138.877 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 355,7 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 112.641 (81,1%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi. Dei 138.877 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 22.002 (15,8%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 563,5 casi x10.000 residenti; si osserva un trend in lieve aumento dei casi. I positivi comprendono 11.339 donne (51,5%) e 10.663 uomini (48,5%) e l’età media è pari a 44 anni.
Il tasso di letalità è pari all'1,8%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 395 i decessi totali: 309 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 54 tra i 60 e i 69 anni, 23 casi tra i 50 e i 59, 7 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

Settantanove nuovi laureati in professioni sanitarie presso il Polo universitario di Brindisi. 

Sono 79 in tutto i nuovi laureati nei corsi di professioni sanitarie del Polo universitario di Brindisi. Si tratta di 51 infermieri e 28 fisioterapisti; i primi hanno discusso la tesi lunedì 22 novembre; i secondi martedì 23. Entrambe le commissioni sono state presiedute dalla professoressa Annamaria Sardanelli. 
Le sedute, le prime in presenza dopo la forzata pausa della quarantena, che aveva costretto ad effettuare discussioni e proclamazioni a distanza, si sono svolte presso la sede del Polo, dislocata all interno del complesso Di Summa. Ad ospitarle due aule distinte, rispettivamente al piano terra ed al primo piano delledificio: misura, questa, resasi necessaria onde evitare assembramenti pericolosi, in epoca di pandemia ancora perdurante. Fisioterapia ed Infermieristica sono stati storicamente i primi corsi di laurea insediati a Brindisi. Entrambe le lauree sono abilitanti alla professione; i neolaureati potranno presto mettere a frutto i propri studi, poiché alla segreteria del Polo universitario sono giunte, come di consueto, numerose richieste di contatti da parte soprattutto di cliniche private e residenze per anziani. I più ricercati sono gli infermieri, ma non mancano domande per fisioterapisti. 
Al termine della seduta odierna, è stato assegnato il premio Vittorio Valerio, dedicato allindimenticabile figura del medico che più di ogni altro si adoperò per la nascita del polo universitario brindisino. A ritirare il premio, consistente in due pubblicazioni del dottor Valerio e ad un assegno di 500 euro, è stato un ragazzo del 99: Davide Chiuso, 22 anni da Paola (Cs). Alla cerimonia erano presenti fra gli altri la dottoressa Gabriella Chionna, coordinatrice dei corsi, e i tutor didattici: Giovanna Cavino e Cosima Caputo per gli infermieri, Loredana Latartara, Silvana Macchi e Giuliana Laus per i fisioterapisti. 
 
Polo Universitario di Brindisi. Storia & numeri 
Il Polo universitario di Brindisi nasce nel 1994, con lavvio del corso di laurea in Fisioterapia; lanno dopo sarà la volta del corso di laurea in Scienze Infermieristiche. Entrambi sono corsi decentrati dalla facoltà di Medicina dellUniversità degli Studi di Bari e gestiti dalla Asl Brindisi grazie ad una convenzione. Al varo del Polo si giunse grazie anche allimpegno del professor Vittorio Valerio, ex primario di Ortopedia allospedale Perrino, che si adoperò per la trasformazione delle preesistenti scuole regionali in veri e propri corsi di laurea. Ai due corsi sanitari si è in seguito aggiunto anche il corso di Economia Aziendale, anchesso dipendente dallateneo barese. Tutti i corsi sono ospitati in un edificio nellarea del Di Summa. A disposizione degli studenti ci sono sei aule per le lezioni, una per le esercitazioni pratiche, una per le conferenze ed una dedicata alle attività di studio. I corsi sono triennali. Ogni anno vengono immatricolati 86 studenti ad Infermieristica e 45 a Fisioterapia. Il bacino di provenienza è piuttosto vasto: oltre che dalla Puglia, le matricole provengono da altre regioni, prevalentemente da Calabria, Sicilia e Basilicata.