Redazione

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Ceglie Messapica (BR) e Ostuni (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il giorno 20 febbraio 2025 nell’abitato di Ceglie Messapica in via Cosenza, via Epifani, via Torino e nell’abitato di Ostuni in C.da Campanile, C.da Fumarola, C.da Impiccato e via Martina Franca.

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8:00 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

  • numero verde 800.735.735
  • www.aqp.it  (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)
  • X, account @AcquedottoP
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richiesta di incontro inviata dal
Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli al Ministro
Adolfo Urso su Eni Versalis:
 
"Onorevole Sig.Ministro, l'annuncio da parte di Eni Versalis della
imminente chiusura a Brindisi dell'impianto di cracking rappresenta un
ulteriore durissimo colpo per l'economia di una provincia che da oltre
mezzo secolo è fondata proprio sui grandi insediamenti industriali i
quali, pur segnando profondamente questo territorio, hanno assicurato
occupazione sia ai dipendenti che all'indotto. Ora stiamo assistendo a
un progressivo disimpegno delle multinazionali e delle società
para-statali che dopo aver operato capitalizzando l'operosità dei
lavoratori e le peculiarità logistiche dei luoghi, hanno avviato una
campagna di dismissioni che rischia di creare un effetto domino per
tutte quelle aziende locali e quei lavoratori dell'indotto la cui
esistenza era legata esclusivamente a quel tipo di produzioni che stanno
per essere interrotte. Il piano industriale annunciato dalla Eni
Versalis, con partecipazione dello Stato, che prevede - al posto del
cracking - l'entrata in funzione di una giga factory, in join venture
con la società Seri Industrial, a partire dal 2028, rischia di far
collassare le aziende dell'indotto, mettendo in pericolo oltre mille
posti di lavoro. A fronte di questa situazione drammatica, Le chiedo un
incontro urgente su quanto sta accadendo".
 
Antonio Matarrelli - Presidente della Provincia di Brindisi

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Un'aggressione si è verificata in Argentina ai danni di padre Renato Maizza, un missionario originario di Mesagne, che da circa undici anni ha lasciato l'Italia per seguire la sua vocazione sacerdotale. Il suo impegno pastorale lo vede quotidianamente al fianco delle comunità più vulnerabili, offrendo aiuto concreto a chi vive in condizioni di estrema povertà. Da quattro anni opera con dedizione nel quartiere Paso del Rey, nella città di Moréno, ispirandosi ai principi di solidarietà e vicinanza ai più deboli, promossi da Papa Francesco. L'incidente si è verificato mentre padre Renato stava effettuando un controllo al nuovo impianto elettrico di una chiesa di Belén, installato di recente dopo che il precedente era stato rubato. Durante il sopralluogo, un giovane si è avvicinato e ha iniziato a inveire contro di lui senza alcun motivo apparente. Dopo essersi allontanato, il giovane è tornato poco dopo in sella a una moto, ha proferito ulteriori insulti e poi ha aggredito il missionario, colpendolo con un violento pugno al volto e sferrandogli diversi calci. Subito soccorso, padre Renato è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Juan de Dios di Mérida per gli accertamenti del caso. Fortunatamente, le ferite riportate non si sono rivelate gravi, e dopo le cure necessarie è stato dimesso, facendo ritorno alla sua missione. Tuttavia, le conseguenze fisiche dell'aggressione sono state evidenti, con il volto visibilmente tumefatto e forti dolori persistenti. Le forze dell'ordine sono intervenute tempestivamente e sono riuscite ad arrestare l'aggressore. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire le motivazioni di questo gesto di violenza ingiustificata. Nel frattempo, la comunità locale ha espresso grande solidarietà a padre Renato, condannando fermamente l'accaduto e manifestando il proprio sostegno al missionario, riconosciuto da tutti come un punto di riferimento per i più bisognosi. Padre Renato, con la sua missione, si occupa principalmente di accogliere i ragazzi di strada e di sostenere le numerose famiglie in difficoltà, offrendo loro un pasto caldo grazie alla mensa parrocchiale. Come molti altri sacerdoti che operano in America Latina, non percepisce alcun reddito e si impegna ogni giorno per sostenersi e per fornire aiuto ai suoi parrocchiani, in particolare agli indigenti. Questo episodio ha suscitato profonda preoccupazione, mettendo in luce ancora una volta le difficili condizioni in cui operano i missionari in contesti segnati da instabilità sociale e povertà diffusa. Nonostante la violenza subita, padre Renato ha ribadito il suo impegno a rimanere accanto alla sua comunità, rafforzando la propria determinazione a portare avanti il suo operato di solidarietà e speranza. Ordinato sacerdote il 3 agosto 2019 nella cattedrale di Nostra Signora del Rosario a Moréno, in Argentina, padre Renato continua il suo cammino con coraggio, fede e dedizione, incarnando i valori cristiani di amore e aiuto reciproco, fondamentali per chi, come lui, ha scelto di dedicare la propria vita agli altri. “L'intimidazione subita da padre Renato, se da un lato mi preoccupa, dall'altro lo conferma come un sacerdote che lotta concretamente contro la povertà e l'esclusione sociale, impegnato nell'accoglienza di poveri ed emarginati. Padre Renato ha realizzato in Argentina la seconda “Casa di Zaccheo” per i senzatetto, e il suo impegno primario è restituire dignità, rispetto e considerazione umana ai più bisognosi”, ha dichiarato don Pietro De Punzio, vicario foraneo di Mesagne.

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Nella serata del 13 febbraio, a Ceglie Messapica e San Michele Salentino è stata effettuata una incisiva attività di prevenzione e repressione dei reati, con un potenziamento dei dispositivi di sicurezza, coordinati dal Questore Giampietro Lionetti.

L’attività rientra nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, fortemente voluti negli ultimi mesi dal Questore e condivisi dal Prefetto della Provincia di Brindisi Luigi Carnevale e dai Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, per garantire una più pregnante presenza delle forze dell’ordine nella provincia.

Al fine di prevenire il compimento di azioni illegali, personale della Polizia di Stato, insieme all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza, con la collaborazione dell’ASL e dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, ha controllato numerose persone con pregiudizi di polizia e 5 esercizi commerciali.

Durante i controlli di un'autofficina meccanica di Ceglie Messapica, gli agenti della Polizia Stradale di Brindisi hanno rinvenuto una autovettura di lusso di una storica casa italiana, priva di targa con il telaio contraffatto, motivo per cui è stata sottoposta a sequestro penale.

Nei confronti di due altre attività commerciali controllate, sono state elevate rispettivamente, una sanzione amministrativa per la mancata autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande e una sanzione amministrativa per le carenze di natura igienico sanitaria.

Visita del Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, alle Stazioni Carabinieri di Cisternino e Pezze di Greco.

Nei giorni scorsi, il Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ha visitato le Stazioni di Cisternino e Pezze di Greco. L’alto Ufficiale, accompagnato dal Comandante della Compagnia di Fasano, Maggiore Massimo Cicala, dopo essere stato accolto dai rispettivi Comandanti di Stazione, Luogotenente Carica Speciale Salvatore Pernice e Luogotenente Carica Speciale Salvatore Rubbino, si è intrattenuto con i militari della sede, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio.

Il Comandante della Legione si è soffermato, durante il rapporto, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Altra indicazione ha riguardato l’importanza dell’aderenza e vicinanza, di servire la comunità con entusiasmo ed essere sempre d’esempio, che deve essere la “pietra miliare” di ogni Carabiniere, in servizio e fuori servizio.

Ha evidenziato l’importanza del Comando di Stazione quale primo e capillare presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

Visita del Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, alle Stazioni Carabinieri di Cisternino e Pezze di Greco.

Nei giorni scorsi, il Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, ha visitato le Stazioni di Cisternino e Pezze di Greco. L’alto Ufficiale, accompagnato dal Comandante della Compagnia di Fasano, Maggiore Massimo Cicala, dopo essere stato accolto dai rispettivi Comandanti di Stazione, Luogotenente Carica Speciale Salvatore Pernice e Luogotenente Carica Speciale Salvatore Rubbino, si è intrattenuto con i militari della sede, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio.

Il Comandante della Legione si è soffermato, durante il rapporto, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Altra indicazione ha riguardato l’importanza dell’aderenza e vicinanza, di servire la comunità con entusiasmo ed essere sempre d’esempio, che deve essere la “pietra miliare” di ogni Carabiniere, in servizio e fuori servizio.

Ha evidenziato l’importanza del Comando di Stazione quale primo e capillare presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

PESCA: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE NUOVO EQUILIBRIO UE PER SALVARE FLOTTA PUGLIESE E RISORSE MARINE.

 

Serve un nuovo equilibrio per salvare la flotta pugliese, già messa a dura prova da sacrifici insostenibili, con l’effetto di un calo inarrestabile della produzione ittica derivante dall’attività della pesca, non compensato dall’acquacoltura che non riesce a colmare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Ad affrontare i temi è Coldiretti Pesca Puglia che ha incontrato il  gruppo di armatori e pescatori di Manfredonia capitanati da Nunzio Stoppiello, con Daniela Borriello, responsabile nazionale Coldiretti Pesca, Pietro Spagnoletti, responsabile Coldiretti Pesca Puglia, Lorenzo Belcapo, direttore di Coldiretti Foggia  e la Senatrice Anna Maria Fallucchi.

"Da troppo tempo assistiamo a una drastica riduzione del numero di imprese e lavoratori nel settore della pesca italiana – sottolinea Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca. – Ora è il momento di invertire la rotta e adottare una nuova strategia europea che metta sullo stesso piano gli aspetti ambientali, economici e sociali. Se non interveniamo subito con decisione, rischiamo di vedere scomparire intere comunità legate alla pesca, con una perdita irreparabile per l’economia, la cultura e l’occupazione del nostro Paese. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo per il nostro comparto ittico".


Dai problemi della vita “ordinaria” dell’attività di pesca, spesso contrastata da norme amministrative inutili e dannose per gli operatori, alla necessità di rivedere il “Regolamento sanzioni” attualmente in vigore, orientato ideologicamente ad una visione quasi esclusivamente punitiva nei riguardi dell’attività di pesca,  Coldiretti è impegnata a livello comunitario a superare una visone colpevolista della pesca italiana.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero, dell’aumento dei costi di gestione, quali carburanti e materiali, e di una burocrazia sempre più asfissiante. impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Anche il ‘fermo pesca’ non deve essere una mera restrizione dei tempi di pesca, misure già abusate dai regolamenti comunitari, ma deve avere come obiettivo quello di tutelare le risorse target nelle fasi biologiche più importanti quali la nascita e l' accrescimento dei giovanili, una fase di tutela che non può essere disgiunta dalla attenzione alla sostenibilità economica delle imprese di pesca coinvolte alla misura di fermo e dalla sostenibilità sociale per la tenuta dei territori costieri e delle tante economie collegate alla produzione ittica quali il commercio,) la ristorazione, il turismo, la cantieristica. Coldiretti Pesca ha portato le istanze ai tavoli nazionali con il Ministero per alcuni cambiamenti e miglioramenti del fermo pesca 2025,  evidenziando come alcune proposte siano già state accettate dal Ministero come il caso delle 72 ore di pesca, il cui conteggio sarà al netto del tempo occorrente per il raggiungimento del luogo di pesca.

Necessaria la formazione a beneficio degli operatori di Manfredonia che sarà organizzata da Coldiretti Pesca, per l’utilizzo degli strumenti elettronici di collegamento con la Guardia Costiera quali il sistema VSM (Blue box) e del giornale di bordo elettronico (LogBook), per il controllo satellitare, che causa una serie di contravvenzioni non corrette, spesso basate su una “presunzione” di irregolarità che non viene effettivamente verificata dall’organo controllore.

Una crisi quella del settore ittico tricolore che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La flotta operante lungo le coste pugliesi – conclude Coldiretti Pesca Puglia - è costituita da 1.455 battelli che rappresenta il 12,3% del totale nazionale, il 10,5% del tonnellaggio e il 12% della potenza motore, con le aree vocate di  Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.

MESSAPICA CEGLIE – AIDO MENS SANA MESAGNE = 73 – 75

Messapica Ceglie: Gualano 14, Gallo 15, Argentiero 6, Cvetanovic 27, Vitucci, Salerno 2, Lanzillotti, Serpentino, Crovace 6, Ciracì, Bitetti. Allenatore: D. Faggiano.

Mens Sana Mesagne: Martinelli 3, Dellegtottaglie, Rollo 2, Potì 10, Pazzarelli 10, Brunetti 22, Moro, Colucci 1, Gigli 11, Ciccarese 6, Liace 10. Allenatore: Cosimo Romano.

Parziali:19-17 23-21 22-17 9-20

Arbitri: Caforio e Conte

La Mens Sana Mesagne non si ferma più. Espugna il campo della Messapica Ceglie, collezionando la sesta vittoria consecutiva e rimane sola in testa alla classifica del campionato di Divisione regionale uno. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, con una folta rappresentanza ospite e in un clima di massima correttezza, le due formazioni si sono date battaglia a suon di canestri, considerando l’alta posta in palio. Ha prevalso al fil di sirena la Mens Sana Mesagne che ha saputo mantenere i nervi saldi nella fase finale, a discapito di una Messapica Ceglie che ha sprecato un vantaggio di quindici punti accumulato nel terzo quarto. La squadra di casa in settimana ha fatto la spesa a Taranto portando nella città Messapica il trio Salerno, Sarli e Bitetti, coach Faggiano manda in campo invece il trio mesagnese Gualano, Gallo e Crovace insieme a Cvetanovic e Salerno. Risponde coach Romano con il solito quintetto composto da Ciccarese, Gigli, Liace, Pazzarelli e Brunetti. Ed è proprio Brunetti, il migliore in campo, a mettere a referto subito due triple, risponde Gallo che inaugura le realizzazioni dei padroni di casa, poi Ciccarese tenta il primo alluno per gli ospiti (2-8). Il Ceglie si riorganizza e Cvetanovic scrive sette punti consecutivi che con la tripla di Gualano riporta in vantaggio i messapici (14-12). Mentre Pazzarelli, come spesso accade nel primo quarto, commette il secondo fallo personale e ritorna in panchina, Gigli rimette il naso avanti, ma è ancora Gualano, sempre particolarmente ispirato con la sua ex società, che realizza un’altra tripla mentre il primo periodo si chiude con il Ceglie in leggero vantaggio 19-17. Nel secondo periodo i padroni di casa provano a prendere il comando della partita, alla tripla di Gigli risponde la tripla di Argentiero (26-20) che infiamma la tifoseria locale. Ancora Gualano mette a referto altre due triple, ma ci pensa ancora capitan Potì a reggere le sorti dell’attacco mensanino, rispondendo con due tiri dalla lunga distanza (35-30). Cvetanovic e un’altra tripla di Argentiero portano il vantaggio del Ceglie in doppia cifra (40-30), ma in chiusura di tempo un parziale di 2-8 con ancora una tripla di Potì e un canestro di Ciccarese, chiudono il terzo parziale sul 42-38. Al rientro in campo Le Mens Sana rimane mentalmente nello spogliatoio e la Messapica in soli tre minuti piazza un parziale di 12-1 (54-39) volando a +15. Cvetanovic e Gallo guidano l’attacco cegliese, poi sale in cattedra Brunetti che spazza la difesa avversaria concretizzando dieci punti consecutivi, smorzando la tripla di Crovace, tenendo ancora in linea di galleggiamento i biancoverdi e chiudendo il terzo tempino sul 64-53. Nell’ultimo quarto viene fuori la capolista. I padroni di casa sbattono contro la difesa ospite e il solo Cvetanovic tenta di rispondere al recupero della formazione ospite. Liace padroneggia nella zona pitturata, realizzando sei punti consecutivi, il Ceglie tenta di resistere ma a 50” dal termine un tiro libero di Colucci mette le due squadre in parità. (73-73) Il Ceglie sciupa l’ultimo attacco e il Mesagne ha ancora 13” per chiudere la partita. Coach Romano chiede il time out e organizza l’ultimo assalto. Ci pensa Pazzarelli, in ombra per tutto l’incontro, a risolvere il match con una penetrazione che taglia indisturbato tutta l’area avversaria prima di depositare il pallone nel canestro. Resta un solo secondo di gioco al Ceglie per un ultimo tentativo che non produce nulla di nuovo. Festa in campo della Mens Sana Mesagne e sulla tribuna occupata dai tifosi ospiti per questa importante vittoria ai fini della classifica che vendica l’unica sconfitta in casa nel girone d’andata. Il calendario adesso sorride ai mensanini che disputeranno in casa tre degli ultimi quattro incontri della prima fase. Si comincia sabato prossimo, al padefrancesco ore 18:30, con la Santa Rita Taranto dell’argentino Arancibia, il miglio realizzatore del campionato.

 

Una buona notizia per le persone con disabilità e le loro famiglie arriva dal comune di Mesagne: nel 2025 arriverà un aiuto economico per rendere le case più accoglienti e adatte a tutti. Grazie ai sussidi i disabili potranno avere eliminare quelle barriere che rendono difficile muoversi o usare gli spazi, come gradini, porte strette o bagni non attrezzati. Il contributo è un'occasione importante per migliorare la vita di chi ha difficoltà motorie, ma anche per le famiglie che magari hanno un genitore anziano o un figlio con disabilità. E non è tutto: anche i condomini possono fare richiesta per lavori nelle aree comuni, come rampe o ascensori più spaziosi. Ma chi può chiedere questi soldi? Ci sono diverse possibilità.

Possono presentare la domanda coloro che hanno una disabilità; chi si prende cura di un familiare con disabilità, come genitore o tutore, oppure chi nella veste di proprietario di un’abitazione in cui risiede un diversamente abile e si vuole rendere più accessibile l'alloggio. Infine, può fare richiesta chi abita in un condominio dove vive una persona con disabilità, per i lavori da svolgersi nelle parti comuni. Però attenzione, c'è un dettaglio importante: la domanda va presentata entro il 1° marzo 2026. E poi, i soldi arriveranno solo se il Ministero darà il placet ai finanziamenti. Insomma, bisogna tenere le dita incrociate. Per chi volesse saperne di più, magari per capire se si hanno i requisiti o come fare la domanda, ci si può recare direttamente all'ufficio Servizi Sociali di Mesagne, in via Castello 10. Oppure si può chiamare il numero 0831.732213. Si tratta di una opportunità per rendere Mesagne una città più accogliente e inclusiva. Abbattere le barriere architettoniche significa permettere a tutti di vivere la propria casa e la città in modo più sereno e indipendente.

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Le Amministrazioni comunali di Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, con la Città degli Imperiali Ente capofila, hanno candidato ad un bando regionale un progetto da 1,3 milioni di euro per unire i due centri con un percorso ciclabile che si svilupperà sulla SP27, ai francavillesi nota come strada vecchia per Ceglie.

“Nell’anno del ritorno del Giro d’Italia in Puglia – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – d’intesa con il Comune di Ceglie Messapica, abbiamo candidato un ambizioso progetto che ci consentirà di mettere in sicurezza un percorso alternativo, poco frequentato dalle auto, che già oggi è molto utilizzato dai turisti, dai runners e dagli appassionati della bicicletta. Si tratta di una opportunità per valorizzare il nostro paesaggio rurale che affascina sempre più turisti.”

Il tracciato partirà da viale Francia, nei pressi dell’ospedale Camberlingo, e si concluderà nei pressi della stazione ferroviaria di Ceglie Messapica. Gli interventi in programma riguardano, dove possibile, l’allargamento della sede stradale, la creazione del tracciato ciclabile, la messa in sicurezza dell’asfalto, il rifacimento delle strade bianche, la realizzazione di un impianto di illuminazione dedicato, il posizionamento di dissuasori per rallentare la velocità dei veicoli e l’installazione di segnaletica verticale.

“La pianificazione organica degli ultimi anni in tema di mobilità sostenibile – prosegue l’Assessore al ramo Sergio Tatarano – oggi si traduce nella concreta possibilità di raccogliere finanziamenti per nuove opere pubbliche. Questo intervento, in particolare, darebbe continuità al percorso ciclopedonale attualmente in fase di realizzazione e che dal centro storico potrebbe dare protezione fino a Ceglie Messapica in un tragitto paesaggisticamente straordinario.”

L’obiettivo, espresso chiaramente nelle linee progettuali e nei rispettivi piani della mobilità ciclistica, è favorire la continuità del percorso ciclabile. Per Francavilla Fontana ciò si traduce con lo sbocco naturale lungo i percorsi ciclopedonali in fase di realizzazione. Altro obiettivo prioritario è l’intermodalità che sarà favorita grazie al collegamento con le fermate dei mezzi pubblici e con le aree parcheggio di prossima realizzazione a ridosso della nuova area mercatale e in viale Madonna delle Grazie.

“Il Piano Urbano della Mobilità Ciclistica – spiega l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – ci consente di programmare investimenti organici che si inseriscono in una complessiva strategia di valorizzazione del quartiere Madonna delle Grazie. Un disegno che prevede la realizzazione dei parcheggi, dell’area mercatale, del nuovo Fermi e delle opere in programma con il contratto di Fiume. Siamo al lavoro su più fronti per proseguire nella modernizzazione urbanistica della Città.”

Il progetto si inserisce nel percorso avviato nel giugno 2021 con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la promozione del turismo lento tra i comuni di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica e Villa Castelli. L’intesa è nata con l’esplicito obiettivo di costruire una rete intercomunale per razionalizzare e concentrare le politiche di mobilità lenta e facilitare i collegamenti tra territori legati da una storia e da caratteristiche comuni.

“Questo progetto – conclude l’Assessore al Turismo Carmine Sportillo – ci consentirà di realizzare una infrastruttura ciclistica che attraverserà le campagne di Francavilla e Ceglie consentendo a ciclisti e cicloamatori di vivere un'esperienza immersiva nel paesaggio rurale brindisino. Si tratta di un investimento importante in quanto, in caso di finanziamento, accrescerà l’attrattività del territorio in chiave di turismo lento ed esperienziale.”

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