Redazione
Nuovo Psi. "Piena solidarietà nei confronti di Don Antonio Coluccia, eroe del nostro tempo"
"Piena solidarietà nei confronti di Don Antonio Coluccia, eroe del nostro tempo".
Soldi ai Comuni per incrementare il verde pubblico
“Non posso che accogliere con favore la richiesta fatta dal presidente di Italia Nostra sezione Sud Salento Mario Fiorella e dal Segretario Marcello Seclì per la proroga dei termini dell’Avviso Pubblico ‘Alberi per il Futuro’, in scadenza il prossimo 9 settembre, e per l’aumento della dotazione finanziaria. Questo avviso va infatti in parallelo con la proposta di legge ‘madre’ per promuovere lo sviluppo, l’incremento, la qualificazione e la gestione del verde pubblico, che presto potrà essere votata in aula. Queste due proposte di cui sono stato promotore sono un importante elemento qualificante per la nostra Regione. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.
“Con il progetto ‘Alberi per il Futuro’ per cui sono state stanziate risorse nello scorso bilancio di previsione - continua Casili - finanziamo i Comuni che intendono accrescere le aree verdi in ambito urbano e periurbano con un contributo alle amministrazioni per la progettazione e l’esecuzione di questi interventi. Visto il successo che ha riscosso il bando chiederò di prevedere una ulteriore dotazione finanziaria nel prossimo Bilancio, e parallelamente solleciterò i Comuni affinché possano cogliere questa grande opportunità. L’obiettivo è far sì che tutte le amministrazioni possano beneficiare di questa misura e, per far questo, devono già iniziare a predisporre la documentazione e candidarsi. Vogliamo arrivare al grande risultato ottenuto con un’altra misura, di cui sono stato promotore, per dotare i parchi comunali di giochi per bambini diversamente abili, e grazie a diversi rifinanziamenti, hanno beneficiato nel giro di 3-4 anni tutti i comuni pugliesi,. Anche per ‘Alberi per il Futuro’ dobbiamo raggiungere questo importante traguardo con uno stanziamento, in un specifico capitolo pluriennale, della somma di 2,6 milioni di euro. Incrementare il verde nelle nostre città, destinare risorse per la gestione degli alberi preesistenti, significa migliorare la qualità della vita dei cittadini, migliorare il paesaggio e ridurre gli impatti delle emissioni sul clima e degli inquinanti”.
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GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, CAPITOMBOLO PREZZI
GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, CAPITOMBOLO PREZZI A FOGGIA CON -60 EURO A TON; E’ SOS PASTA ITALIANA
Al porto di Bari 6 navi stanno scaricando grano estero, 2 sono in rada in attesa di attraccare e 2 arrivano nelle prossime 48 ore
E’ allarme per la vera pasta Made in Italy con il grano duro pugliese che viene pagato oltre il 30% in meno rispetto allo scorso anno nonostante i raccolti siano stati decimati dal clima, mentre si è intensificato il via vai al porto di Bari di navi cariche di grano straniero. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione del capitombolo del prezzo del grano duro che nella ultima quotazione alla Borsa merci di Foggia ha perso 60 euro a tonnellata.
Con gli agricoltori che hanno speso per produrre grano fino a 300 euro ad ettaro in più rispetto ai periodi pre-conflitto in Ucraina, la domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Italia. Proprio in queste ore sono 6 le navi attraccate al porto di Bari per scaricare grano estero, oltre 2 navi che attendono in rada di poter attraccare e altre 2 in arrivo nelle prossime 48 ore, per un totale di 10 navi cariche di frumento duro proveniente da Turchia, Egitto, Malta, Romania e altri Paesi del mondo.
L’inaccettabile taglio dei compensi ha fatto scendere i prezzi del 40 % rispetto allo scorso anno. Non è accettabile – afferma Coldiretti Puglia – che di fronte all’aumento del prezzo della pasta al consumo rilevato dall’Istat a giugno pari al 12%, il grano duro nazionale necessario per produrla venga invece sottopagato appena 33 centesimi al chilo agli agricoltori che per potersi permettere anche solo un caffè devono vendono ben 4 chili di frumento. I ricavi – afferma la Coldiretti regionale – non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese con il rischio di abbandono di buona parte del territorio.
Sotto accusa le manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada, balzate del +1018%, passando da 38,3 milioni di chili dei primi tre mesi dello scorso anno ai 428,1 milioni dello stesso periodo del 2023, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.
E’ necessario adeguare subito – sottolinea la Coldiretti – le quotazioni del grano duro per sostenere la produzione in un momento difficile per l’economia e l’occupazione. Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano. Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero ulteriormente raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.
Da qui l’esigenza di aumentare la produzione italiana continuando a promuovere accordi di filiera per la stabilità del prezzo e la valorizzazione del grano nazionale ma anche – spiega Coldiretti - nella ricerca, indispensabile per aumentare qualità e quantità ma anche per contrastare le mutate condizioni climatiche che stanno mettendo a dura prova il comparto produttivo.
Ma occorrono anche – rileva Coldiretti - una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, in modo da garantire in ogni caso che il prezzo del grano duro copra i costi di produzione degli agricoltori, nel rispetto della legge contro le pratiche sleali. Una spinta può venire dall’avvio della commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.
Serve poi contrastare – precisa Coldiretti - le importazioni di grano canadese aumentate rispetto allo scorso anno, nel rispetto del principio di reciprocità nelle importazioni visto che il grano canadese è prodotto attraverso una pratica vietata in Italia come l’uso del glifosate in pre-raccolto come disseccante.
Dal grano canadese al pomodoro cinese occorre che tutti i prodotti che entrano in Italia e in Europa – conclude Coldiretti - rispettino gli stessi criteri, rispettando il principio di reciprocità e garantendo così un analogo percorso di qualità nei confronti dell’ambiente del lavoro e della salute.
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Brutta disavventura per un ristoratore e un barista di Mesagne che hanno servito una coppia di turisti i quali al termine delle consumazioni e nel momento in cui dovevano pagare quanto consumato si sono dileguati, lasciando dietro di loro due conti salatissimi. Il ristoratore ha presentato una denuncia alla polizia locale di Mesagne. Gli agenti hanno avviato le indagini acquisendo i filmati delle telecamere di video sorveglianza della zona. Molto probabilmente la coppia di truffatori, dei veri professionisti della truffa e buongustai, almeno stando a ciò che hanno consumato, ha lasciato dietro di sé altri conti non pagati e non solo di attività di ristorazione. La vicenda si è verificata sabato sera nel cuore dell’antico borgo cittadino pieno di attività commerciali. Teatro dei fatti la centralissima piazza dei Commestibili, secoli fa convento delle Clarisse oggi demolito, in cui ci sono diverse attività di ristorazione e lounge bar. La piazza dei giovani e delle famiglie, fruita h24 grazie anche a una serie di attività commerciali.
Nel bel mezzo della serata una coppia, non indigena, si è recata in un ristorante e si è fatta dare un tavolo. I camerieri l’hanno fatta accomodare e poi gli ha portato i menù. La coppia, particolarmente affiatata, cordiale, come ce ne sono tante, si è fatta spiegare la tipologia di cucina e poi ha iniziato ad ordinare i piatti. Una serie infinita di antipasti a base di mare e di terra, primi rigorosamente con astice, secondi di pesce, dessert, caffè e liquori finali. Nel momento dell’ordinazione il cameriere gli ha proposto dei vini della casa oppure del circondario. La coppia ha chiesto gentilmente la carta dei vini e ha ordinato la più costosa bottiglia di vino. Una cena impeccabile sotto tutti i punti di vista. Bella location e buon cibo. Il ristoratore, soddisfatto da quella coppia di classe, ha iniziato a fare il conto di quanto avevano consumato pregustando un buon incasso. Nel frattempo i due hanno chiesto al cameriere il conto. Il proprietario ha iniziato a battere i tasti del registratore di cassa e al termine della lunga lista di consumazione ha premuto il tasto del totale: ben 140 euro. Il cameriere ha preso il conto, lo ha infilato nella custodia in cuoio e l’ha portato al tavolo dei clienti. Giunto sul posto non ha trovato nessuno, si è guardato intorno e c’era tanta gente, ma non i clienti che aveva servito poco prima. Sconsolato è ritornato dal ristoratore dicendogli che della coppia di clienti non c’era più traccia. A quel punto il proprietario è andato personalmente al tavolo per verificare, ha chiesto ai tavoli vicini, alla gente che c’era in giro. Nessuno si era accorto di nulla. Ha compreso, quindi, di essere stato truffato. Così, ieri si è presentato al comando della polizia locale e ha sporto una denuncia contro ignoti per i fatti accaduti.
Il giorno dopo lo stesso episodio si è verificato in un lounge bar della stessa piazza. La coppia, incurante di essere riconosciuta, si è seduta e ha consumato un’apericena con diversi cocktail, tra i più costosi. Nel momento in cui doveva pagare il conto si è dileguata. Sembra che la stessa tecnica sia stata usata in un B&b in cui alloggiava.
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Presentato il programma civile della Festa patronale
Francavilla Fontana si prepara a celebrare dall’11 al 15 settembre la Madonna della Fontana con una festa che propone una fusione tra tradizione, cultura e spettacolo.
“In questi anni – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo voluto investire su una festa che racchiude il nostro essere comunità e che è cresciuta sino a diventare un evento capace di attrarre ogni anno migliaia di persone. Quest’anno, grazie al lavoro del Presidente Andrea di Castri e del Comitato, vivremo il clima di festa per ben cinque giornate che saranno concluse con il concerto di Raf il prossimo 15 settembre.”
Si comincerà lunedì 11 settembre alle 21.00 con il concerto di Lucilla in Piazza Giovanni XXIII organizzato dall’Ambito Territoriale Br3 in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Martedì 12 settembre dalle 17.00 al bar del Corso è in programma il I° Torneo amatoriale di scacchi Città di Francavilla Fontana, mentre dalle 18.00 le associazioni del territorio proporranno giochi e laboratori per bambini nel centro storico. Chiuderà la serata alle 20.00 in piazza Giovanni XXIII il musical Pinocchio della Compagnia Attoterzo.
Il cuore dei festeggiamenti prenderà il via mercoledì 13 settembre dalle 17.00 con i giochi tradizionali nel centro storico a cura di Casa Armonica che vedranno l’atteso ritorno del grande tiro alla fune in via Roma. Alle 20.00 in Cassarmonica il Sindaco Antonello Denuzzo, Mons. Alfonso Bentivoglio e il Presidente del Comito Festa Patronale Andrea Di Castri accenderanno le luminarie realizzate dalle ditte Vincenzo Memmola e Faniuolo. La serata si concluderà, sempre in Cassarmonica, con il concerto dei Terraross e, a seguire, con un Dj set.
Il giorno della Festa, giovedì 14 settembre, si aprirà dalle 8.30 con il giro per le vie del centro cittadino del Gran Concerto Bandistico “Città di Francavilla Fontana” che, dalle 10.30, si esibirà in Cassarmonica. Alle 18.00, sempre in Cassarmonica, torneranno i classici concerti con il Gran Concerto Bandistico “Città di Francavilla Fontana”, la Banda “Giuseppe Piantoni” di Conversano e la banda “Giuseppe Verdi” di Francavilla Fontana. Alle 18.30 in piazza Giovanni XXIII si terrà la cerimonia di consegna delle chiavi della Città alla protettrice Maria SS. della Fontana da parte del Sindaco Antonello Denuzzo. Alle 21.30, sempre in piazza Giovanni XXIII, le corali cittadine eseguiranno il Canto del Magnificat. La giornata di festa si concluderà alle 23.30 in zona Parapallo con lo spettacolo pirotecnico a cura di Pirotecnica Salentina.
Venerdì 15 settembre alle 18.00 in Cassarmonica saranno estratti i biglietti vincenti del concorso a premi che ogni anno accompagna la festa patronale. A seguire sarà presentata la squadra di pallavolo femminile Vipostore neopromossa in serie B1. Alle 21.00 in piazza Giovanni XXIII gran chiusura con il concerto di Raf con ingresso gratuito.
“La festa patronale 2023 – conclude il Presidente del Comitato Andrea Di Castri – tiene ben saldi gli elementi della tradizione e propone due ricche anteprime l’11 e 12 settembre. Abbiamo pensato ad una festa di comunità capace di coinvolgere tutta la cittadinanza, a partire dai più giovani, cui spetterà il compito di salvaguardare il nostro patrimonio immateriale. Vi aspettiamo a Francavilla Fontana dall’11 settembre per vivere insieme i giorni della nostra festa.”
La festa patronale è anche un’occasione per raccontare e raccontarsi con il linguaggio dell’arte. Per questo sono previste una serie di mostre che partiranno proprio da “Storia di una Festa” che sarà allestita dal 10 settembre nella sede del Comitato in via Roma. Sempre dal 10 settembre saranno visitabili le mostre "Antichi mestieri scomparsi: addobbatori di chiese" presso la Società Operaia e una “Tripersonale di arte figurativa” a cura di Mamadunia presso il Bar del Corso. Dal 13 settembre nella sede del Comitato sarà aperta una mostra mercato di manufatti di artigianato pugliese a cura di UPuglia, mentre in via Benanduci sarà visitabile la mostra “Dall’Odigitria alle cromie dell’arte” a cura de La Sfera. Inoltre, domenica 10 settembre alle 19.00 a Castello Imperiali è in programma una conferenza sul Gran Concerto Bandistico “Città di Francavilla Fontana” con il Maestro Krantja e il musicologo Pierfrancesco Galati.
Come sempre, infine, dal 13 al 15 settembre sono in programma le visite guidate a Castello Imperiali e MAFF a cura di Impact. Per info e prenotazioni 3282821517 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il programma della festa patronale è stato presentato mercoledì 30 agosto nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco Antonello Denuzzo, il Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Bruno, Mons. Alfonso Bentivoglio, il Presidente del Comitato Festa Andrea Di Castri e l’illustratrice Igea Paiano.
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Giochi, una giocatrice vince un jackpot di oltre 5mila euro
Agosto si conferma fortunato per la Puglia. Con il numero 60, riferisce Agipronews, una giocatrice di Taranto è riuscita a vincere un jackpot di oltre 5.000 euro con una giocata di 2,40 euro su Bingo90, il gioco di bingo di tombola.it scelto da migliaia di italiani ogni giorno e dedicato a tutti coloro che desiderano giocare comodamente da smartphone, tablet o pc ovunque si trovino, 24 ore su 24 in modo pratico e innovativo. A disposizione di tutti i giocatori di tombola.it ci sono anche le chat gratuite 24 ore su 24, strumenti di gioco responsabile e tante chiacchiere e amicizie virtuali con appassionati del bingo provenienti da tutta Italia. Un mese fortunato quello di agosto, durante il quale è stato messo in palio un montepremi totale di 200mila euro, tra premi garantiti e bonus.
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Proteste dei precari Cobas dell'Asl di Brindisi
Il Sindacato Cobas è al fianco dei /delle precari Sanitaservice , ormai a casa da un anno, che hanno occupato "simbolicamente" uno spazio all'interno della ASL Brindisi in via Napoli. L'iniziativa presa è per protestare contro l'Assessore Palese che nonostante siano stati realizzati tutti i passaggi per la lro assunzione , continua a legare il tutto ad iniziative governative di finanziamento. Per loro non c'è motivo di essere legati a finanziamenti romani in quanto la loro assunzione è stata legata al programma di Sanitaservice Brindisi con il taglio degli straordinari, i pensionamenti , nuovi affidamenti. Insomma è una operazione a costo zero, a spesa invariata. La protesta arriva dopo le innumerevoli rassicurazioni dello stesso Assessore che abbiamo inseguito per tutta la Puglia ...Bari, Brindisi, Casarano etc.etc.
Chiediamo alla Regione che Brindisi venga separata dalle altre ASL dove effettivamente servono soldi in più per poter assumere.
I lavoratori affermano che è stata difficile recuperare una situazione dove erano stati abbandonati in un angolo ma le iniziative intraprese con il Cobas avevano portato all'ordine del giorno le loro assunzioni.Poi è arrivata la legge regionale con il blocco delle assunzioni;anche qui sono state superate tutte le prove che la legge regionale richiedeva per essere assunti.
Oggi non capiamo perchè legare Brindisi a tutta la Puglia con ritardi che possono far perdere la possibilità di essere assunti.Da qui la protesta...
Brindisi 30.08.2023
Per il Cobas Roberto Aprile
Mesagne. Pulizia di pozzetti e caditoie
Pulizia di pozzetti e caditoie, divieti di sosta: il calendario fino a venerdì 1 settembre.
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, GLI ULIVI NUOVI ‘SPOGLIATI’ DA CHICCHI DI GRANDINE COME PALLE DA TENNIS IN SALENTO; PERSO FINO AL 40% DELLE OLIVE.
Cresce la conta dei danni causati dalla grandinata killer che ha colpito i nuovi impianti di ulivi resistenti alla Xylella in Salento, strappando le olive degli alberi entrati in produzione, con un danno tra il 30% ed il 40% a seconda delle aree. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, a seguito della violenta grandinata che si è abbattuta a macchia di leopardo sui nuovi impianti di ulivi resistenti a Ugento, Torre Mozze, Acquarica, Presicce, Salve e altri comuni limitrofi in Salento, dove da gennaio ad oggi si sono già abbattuti 19 eventi estremi tra tornado, nubifragi, tempeste di fulmini e grandinate.
Ma ‘grandina sul bagnato’, considerato che dopo il disastro causato dalla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi in Puglia, facendo perdere alla sola provincia di Lecce 3 olive su 4 con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva, i nuovi impianti di varietà resistenti hanno bisogno di 3-4 anni per entrare in produzione e proprio quando alcuni olivicoltori possono iniziare a raccogliere nuovamente le olive, dopo 10 anni di forzata inattività a causa della fitopatia, devono subire un ulteriore stop con la perdita del prodotto a causa degli eventi estremi come grandine, tornado e nubifragi.
La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale – è la più dannosa per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione.
Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Il ciclone infatti arriva in un 2023 si classifica fino ad ora nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi del 2023 dalla quale si evidenzia peraltro che per il nord Italia si è trattato del secondo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media.
Negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta – conclude Coldiretti Puglia - sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese, dopo che in 10 è andato perso il 30% delle aziende agricole in Puglia che scontano lo scotto degli alti costi di produzione, del clima pazzo, della concorrenza sleale, in uno scenario aggravato deli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che hanno fatto aumentare i costi di produzione delle aziende agricole con un impatto devastante sui bilanci, ma anche sulla spesa dei consumatori.