Redazione
Quattro entità salentine che il mondo ci invidia: Fefè, Nicoletta, Daniele e la Notte della Taranta
Ci sono quattro entità salentine che, in diversi ambiti e per diversi meriti, il mondo ci invidia. Sono tre personalità ed un evento, si tratta dell’allenatore della nazionale maschile italiana di pallavolo Ferdinando “Fefè” De Giorgi, l’étoille del Teatro alla Scala di Milano Nicoletta Manni, il docente di informatica e imprenditorialità giovanile Daniele Manni (questi ultimi due non sono legati da parentela, almeno relativamente alle ultime generazioni) e La Notte della Taranta.
Partiamo proprio dalla Notte della Taranta la quale, giusto qualche giorno fa, ha chiuso in bellezza la maestosa edizione 2024. È probabilmente il più grande e importante festival di musica folk e cultura popolare al mondo amato e partecipato dai giovani. Giunta alla 27° edizione, a partire dal 1998 il Festival mira a valorizzare la musica tradizionale salentina attraverso la sua riproposta e la contaminazione con altri linguaggi musicali. Si svolge nel mese di agosto, in forma itinerante in varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d'Otranto e culminando nel concertone di Melpignano che vede la partecipazione di musicisti di fama nazionale ed internazionale. La Notte della Taranta è un bene culturale e la sua forza è messa in luce dal forte legame della comunità con le proprie radici culturali e tradizioni, confermando come la cultura salentina non sia solo un patrimonio del passato, ma una forza viva che continua a unire e ispirare passate e presenti generazioni. Per la prima volta, questa edizione è stata trasmessa in diretta, in prima serata, su Rai Tre raccogliendo un successo inaspettato con quasi un milione di telespettatori ed uno share del 9 per cento.
Ferdinando “Fefè” De Giorgi, nato a Squinzano nel 1961, è uno degli sportivi più vincenti al mondo, prima come giocatore e poi come allenatore. Con le sue imprese ha scritto la storia del volley italiano e mondiale. Come giocatore, De Giorgi è stato uno dei migliori palleggiatori italiani. Entra nel mondo della Serie A di pallavolo nella mitica Panini di Modena di Julio Velasco nel 1986 vincendo subito lo scudetto. L’anno successivo esordisce in maglia azzurra all’età di 26 anni con un percorso che, vista la sua statura (è alto “solo” 1 metro e 78), è quello dei meriti acquisiti sul campo. Come giocatore di club nel suo palmares si contano: 3 coppe del mondo, una Coppa Confederale, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Ma è l’esperienza con la maglia della Nazionale italiana che ha fatto entrare De Giorgi nella leggenda. Da giocatore ha fatto parte di quella che è passata alla storia come la Generazione dei fenomeni, un gruppo di campioni che negli anni ’90 ha vinto con la maglia azzurra tre titoli mondiali consecutivi: 1990, 1994, 1998. Complessivamente “Fefè” ha collezionato ben 330 presenze in Nazionale vincendo anche 1 Campionato Europeo e 3 World League. Da allenatore, dopo l’esperienza di Cuneo, è passato a Perugia con cui ha conquistato uno storico accesso alla finale scudetto per poi approdare alla Lube Volley dove ancora una volta fa la storia: in pochi anni vince 1 scudetto (2005-2006), 2 Coppa Italia (2007-2008 e 2008-2009), 1 Coppa CEV (2005-2006) e 2 Supercoppa italiana (2006 e 2008). Nel giugno 2021 viene chiamato ad allenare la Nazionale italiana di pallavolo maschile. Qui De Giorgi e i suoi campioni vincono il torneo, dopo 16 anni dall’ultima vittoria degli azzurri. Un successo che gli vale la Palma d’Oro al Merito Tecnico, massima onorificenza del CONI per i tecnici sportivi, e il titolo di Cavaliere della Repubblica. Nel 2022 guida l’Italia alla vittoria del Campionato Mondiale in Polonia, in finale contro i padroni di casa, 24 anni dopo l’ultimo oro mondiale degli azzurri, allora con lo stesso Ferdinando De Giorgi in campo come giocatore. Nel 2024 guida la nazionale alle Olimpiadi di Parigi portando l’Italia ad essere la quarta squadra più forte del mondo.
Originaria di Santa Barbara, frazione di Galatina (dove è nata nel 1991), Nicoletta Manni ha iniziato a danzare da giovanissima a Copertino, nella scuola diretta dalla madre. A 11 anni supera con il massimo dei voti gli esami della metodologia Royal Academy of Dance, successivamente a 12 anni viene ammessa alla scuola di ballo dell'Accademia Teatro alla Scala di Milano, dove si diploma nel 2009. Subito dopo aver conseguito il diploma, è stata ingaggiata per un periodo nella compagnia Staatsballett di Berlino fino al dicembre 2012 con la quale ha danzato in diversi balletti del repertorio classico e coreografie contemporanee. Nel 2013, su invito del direttore Machar Vaziev, partecipa alle audizioni per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e risulta al primo posto della graduatoria. Nell'aprile 2014 è nominata prima ballerina. Nel 2015 riceve una candidatura al Prix Benois de la Danse per Le jeune homme et la mort di Roland Petit. Nel settembre 2020 riceve il premio “Danzatore dell’anno sulla scena internazionale” nella quarantottesima edizione di “Positano premia la danza Léonide Massine”. L'8 novembre 2023 è nominata étoile del Teatro alla Scala dal sovrintendente Dominique Meier sul palcoscenico del teatro, al termine della seconda rappresentazione dove ha danzato come Tat'jana in coppia con l'étoile Roberto Bolle nel balletto Onegin. «È un'emozione grandissima che nessuno di noi si aspettava di vivere», ha commentato così Anna De Matteis, la madre di Nicoletta, e nelle sue parole c'è tutto l'orgoglio di una madre all'indomani della nomina della sua figliola a étoile della Scala. Il coronamento di un sogno partito da una scuola di danza di periferia, a Santa Barbara, piccola frazione di Galatina nel cuore del Salento, e che si è concluso in uno dei teatri più importanti del mondo. Il mese seguente ha danzato nel ruolo di Swanilda in occasione della prima assoluta della Coppélia di Aleksej Ratmanskij, mentre nel 2024 ha ottenuto una seconda candidatura al Prix Benois per la sua interpretazione come Medora ne Le Corsaire di Manuel Legris.
Infine, Daniele Manni è figlio di genitori di Racale, emigrati in Canada nel 1958. Giunto nel Salento ad 11 anni, nel 1970, da allora vive e lavora sul territorio. Insegna informatica da 34 anni presso l’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce e da sempre destina il 40-50% delle ore di lezione a materie non convenzionali quali innovazione, creatività e cambiamento al fine di incentivare i suoi studenti nella creazione e gestione di micro attività imprenditoriali innovative, le cosiddette “startup”. Le micro imprese, sia economiche che sociali, ideate dai suoi studenti spaziano dalla tecnologia all’ecosostenibilità, dalla promozione del territorio all’impegno sociale, e negli ultimi 15 anni hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti, nazionali ed internazionali. Dal 2020 applica e diffonde l’originale didattica “studente-centrica”, la quale stimola ogni singolo studente ad individuare e ad applicarsi in quelle che sono le sue passioni, aspirazioni e talenti. Oltre a numerosissimi premi nazionali, Daniele Manni si è distinto soprattutto a livello internazionale. Nel 2015 è stato candidato al “Global Teacher Prize” (meglio conosciuto come il premio “Nobel “ per l’Insegnamento). Nel 2018 e nel 2020 è giunto sul podio degli “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards”. Sempre 2020 ha vinto il “Global Teacher Award” in India e ha ricevuto il titolo di “Docente dell’Anno 2020”. Nel 2023 è stato il primo docente italiano a vincere il prestigioso “GESS Education Award” a Dubai e nel 2024 la prestigiosa rivista americana “CIO Look” gli ha dedicato la copertina di gennaio, inserendolo tra i 10 protagonisti al mondo più influenti in ambito Education. Pochi mesi fa, a giugno, grazie alla startup sociale anti bullismo “Mabasta” ideata e condotta dai suoi studenti, la sua scuola è risultata nella Top 10, tra le dieci migliori scuole al mondo ai “World’s Best School Prizes”.
Naturalmente, di protagonisti, personalità e altre peculiarità del Salento, uniche al mondo e molto apprezzate, ve ne sono a decine (le coste, il barocco, il pasticciotto, la frisa, il rustico, il caffè leccese, etc.). Torneremo a parlarne.
Primitivo Trad, canti e danze popolari: mercoledì 28 agosto a Mesagne.
A Mesagne torna l’appuntamento con le musiche tradizionali ed originali del Sud Italia. Nell’atrio del Comune di Mesagne, in via Roma 2 a partire dalle ore 21, mercoledì 28 agosto si terrà l’attesa esibizione del gruppo Primitivo Trad composto da Cosimo Pastore, strumenti a corda e voce; Francesco Pastorelli al tamburello e voce; Daniele Giumentaro alla fisarmonica. Ad impreziosire lo spettacolo, ci saranno Anna Lì – raffinata interprete e ricercatrice dei canti tradizionali di Mesagne e dell’Alto Salento - e Luca Petrilli, tamburi a cornice e voce. I due musicisti, Anna Lì e Luca, che fanno parte dell’Associazione Tarantarci, suonano insieme dal 2007, prima con il gruppo Takatatùm ora negli Officina Popolare. L’evento, inserito nella rassegna “Estate alla Di Vittorio” col sostegno della Flc Cgil Brindisi, è patrocinato dalla città di Mesagne.
INCENDI: COLDIRETTI PUGLIA, CON SICCITÀ 40 ROGHI ATTIVI IN PUGLIA; IN FUMO GIÀ 2.873 ETTARI NEL 2024
Sono 40 i roghi attivi in Puglia rilevati dalla Nasa a causa della mancanza di piogge e della siccità grave che hanno mandato in fumo già 2.873 ettari nel 2024. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia delle rilevazioni satellitari del sistema FIRMS, con la conta degli ettari coinvolti dagli incendi registrata dalla banca dati di Effis Copernicus.
Ogni rogo – stima la Coldiretti regionale – pesa sulle tasche dei cittadini per oltre diecimila euro all’ettaro considerando le spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.
Nelle aree bruciate dagli incendi – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde, senza dimenticare i drammatici effetti sul turismo. Ai problemi causati dal clima anomalo con alte temperature, siccità e vento, si aggiungono peraltro – ricorda la Coldiretti – la disattenzione e il dolo, con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
Tra i consigli elaborati da Coldiretti, la prima regola da seguire nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili.
Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio contro i piromani è importante valorizzare il ruolo di sentinelle del territorio svolto dalle imprese agricole – conclude Coldiretti – dando un giusto riconoscimento a chi garantisce una costante presenza, soprattutto nelle zone più interne, che fa da argine anche al dissesto idrogeologico.
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San Raffaele Ceglie.Amati: “Con i lavoratori alla mobilitazione di domani 28 agosto"
San Raffaele Ceglie.Amati: “Con i lavoratori alla mobilitazione di domani 28 agosto. Invito cittadini, ex pazienti e famiglie a partecipare” |
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Il consigliere regionale Fabiano Amati parteciperà domani, mercoledì 28 agosto, alla mobilitazione dei lavoratori del San Raffaele di Ceglie Messapica. La manifestazione - promossa da FP CGIL Brindisi, CISL FP Taranto e Brindisi, UILFPL Brindisi, dopo l'esito negativo del tavolo prefettizio di Brindisi - si terrà dalle ore 12:00 alle ore 13:30 nei pressi del piazzale del Centro di Riabilitazione del San Raffaele. Il consigliere Amati, che da tempo denuncia le anomalie gestionali del Centro, si associa all’appello dei lavoratori e invita alla manifestazione tutti i cittadini, ex pazienti e famiglie, per affermare la gestione pubblica del Centro di riabilitazione e mettersi alle spalle una pagina molto triste. --------------- |
Nell’ambito dei controlli svolti dai Carabinieri del N.A.S. di Taranto, mirati a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, in Brindisi, è stata scoperta un’attività abusiva di produzione di semilavorati di prodotti agricoli annessa ad un agriturismo. In particolare, è stato accertato che l’attività è risultata condotta in assenza dei requisiti minimi d’igiene (mancanza di acqua idonea al consumo umano per tutte le attività alimentari svolte) e, in parte, priva dei prescritti titoli autorizzativi. A seguito delle criticità rilevate, i militari operanti hanno richiesto l'intervento sul posto di personale del Dipartimento di Prevenzione S.I.A.N. (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) dell’ASL di Brindisi che ha disposto la sospensione immediata dell’attività di lavorazione dei prodotti agricoli e deposito di alimenti, nonché di ristorazione. Nella circostanza, il Direttore del predetto Servizio ha disposto la distruzione di una tonnellata di ortaggi essiccati o in fase di essicamento, poiché lavorati in assenza di adeguate procedure di autocontrollo H.A.C.C.P.. Al titolare sono state contestate violazioni pecuniarie per diverse migliaia di euro.
Inoltre, nel corso di altra attività ispettiva, condotta presso un bar-gelateria di Mesagne (BR), i militari hanno accertato la detenzione, per la successiva lavorazione, di kg 130 circa di materie prime e semilavorati per gelateria con T.M.C. (termine minimo di conservazione) scaduto di validità. I prodotti sono stati prontamente sottoposti a sequestro amministrativo. Il titolare è stato segnalato all’Autorità amministrativa competente.
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Stato di agitazione e presidio permanente Az. Flli Ruggiero S.r.l. Mesagne.
San Raffaele Ceglie. Amati:“Atto abnorme del TAR Lecce consente cure malati gravi a medici senza titolo. Ho infornato Procuratore Repubblica
San Raffaele Ceglie.Amati:“Atto abnorme del TAR Lecce consente cure malati gravi a medici senza titolo. Ho infornato Procuratore Repubblica e scritto a Presidente della Repubblica e a Ufficio presidenza Giustizia amministrativa” |
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Dichiarazione del consigliere regionale, Fabiano Amati. “Con un atto abnorme del Presidente del Tar Lecce è stata consentita l’attività di cura a medici senza gli obbligatori titoli di specializzazione. Tutto questo accade nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. --------------- |
FESTA PATRONALE – LUPERTI E GRECO: COSTI ALTISSIMI PER LE “BANCARELLE”. SI RISCHIA UN FLOP. L’AMMINISTRAZIONE RIVEDA LE TARIFFE
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Grave incidente con un morto
Un tragico incidente stradale si è verificato questa mattina, intorno alle ore 5.30, in territorio di Cisternino, dove due auto, una Fiat Punto e una Jeep Renegade, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate. Nell'urto il conducente della Fiat Punto è deceduto. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale e un'equipe del 118. I carabinieri hanno rilevato il sinistro e avviato le indagini per ricostruire l'accaduto.
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