la rottamazione delle cartelle relative ai tributi di tasse locali e contravvenzioni non riscossi consentendo ai mesagnesi di non pagare sanzioni e interessi di mora. "Ciò che è accaduto in Consiglio è un segnale di grande responsabilità – ha detto il sindaco Pompeo Molfetta - diversamente da come sta avvenendo in realtà molto vicine a Mesagne". I consiglieri si sono trovati d'accordo, all'unanimità, ad approvare il regolamento per la “rottamazione” delle tasse e contravvenzioni non riscosse a seguito della notifica di ingiunzioni di pagamento. La speranza è che mettendo in campo la "rottamazione" possano essere riscosse parte delle tasse che i contribuenti non hanno pagato. Tuttavia, Molfetta non ha nascosto che negli anni diverse "morosità minori sono state disperse per disattenzione degli uffici”. La rottamazione riguarda Imu, Ici, Tares, Tari, Tasi e le violazioni del codice della strada, per gli anni 2000-2016. Infine, il primo cittadino ha ammesso che ci sono crediti non riscossi dei quali "non c’è nessuna traccia certa che, spesso, è stata interrotta “incautamente”". Ha ricordato, ad esempio, che una azienda di energia solare ha utilizzato il sottosuolo per costruire un impianto fotovoltaico e deve al Comune 150mila euro. Per la rottamazione delle cartelle Equitalia il Comune non ha alcun ruolo attivo, ma può rottamare solo le somme non riscosse con ingiunzione di pagamento. Il regolamento approvato lunedì sera sarà operativo entro 15 giorni.
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