Mesagne. Vento di scissione sul Partito democratico In evidenza

Febbraio 27, 2017 1989

pd-sito-ufficialeIl vento scissionista che sta soffiando sul Partito democratico

è giunto anche a Mesagne dove è ormai chiara una frattura dell’attuale partito. Il tutto è stato sancito in un’assemblea preliminare dei pieddini che si è svolta sere fa nella sede locale di via Roma in cui autorevoli componenti hanno detto chiaramente di andare via dal partito per approdare nei “Democratici e progressisti”, il nuovo movimento dei transfughi guidato da Roberto Speranza e company. In questa nuova compagine dovrebbero confluire gran parte degli ex Democratici di sinistra mesagnesi, nostalgici e che in questi anni non hanno ben tollerato il “matrimonio” con La Margherita. Oltre ad altre componenti centriste e socialiste che si sono aggregate, che più volte hanno contestato la gestione Renzi. Restano, invece, con l’ex presidente del Consiglio dei Ministri, i LabDem, molti ex Margherita, centristi e indecisi sul da farsi. Ci sono anche degli altri indecisi, ex Ds, che oggi sono confusi, alcuni non hanno rinnovato ancora la tessera del partito, e non sanno ancora che strada intraprendere poiché fino adesso hanno appoggiato, con riserva, la politica dell’ex presidente Renzi. Alcuni di loro, in ogni modo, non hanno nascosto di essere stati “ammaliati” dalla linea politica esplicitata giorni fa dall’onorevole Massimo D’Alema. "La nostra non è una scissione ma un'opera di ricostruzione, la scissione è già avvenuta, il problema è come si ricostruisce", aveva spiegato D’Alema in un incontro avuto a Lecce cui hanno partecipato alcuni mesagnesi. Inoltre, il canto della sirena, di ritornare, cioè, in un movimento politico di sinistra che possa ricordare i Ds, fa, evidentemente, sempre piacere poiché riaccende i ricordi di un periodo politicamente combattuto ma felice. Così, al momento, si sono messi in stand by. Infine ci sono coloro che sono filo Emiliano, il governatore della regione Puglia che, in ogni modo, con la sua retromarcia sulla scissione ha lasciato diversi seguaci politicamente confusi. Complessivamente si potrebbe dire che il quadro è palesemente nebuloso e potrà schiarirsi solo nel congresso cittadino del Pd che dovrebbe essere convocato nei prossimi mesi. Tuttavia, sulla politica mesagnese c’è un altro enigma che pesa non poco: con chi si schiererà l’onorevole Toni Matarrelli? Eletto tra le fila di Sinistra e libertà il parlamentare mesagnese dopo alcuni anni ha lasciato il suo storico partito per confluire nel gruppo misto. Successivamente ha appoggiato il movimento “Possibile”, di Pippo Civati, ed è grande amico del governatore Emiliano. In molti, però, sussurrano che nelle prossime consultazioni elettorali scenderà in campo in forza al Pd. Infine, c’è il consigliere regionale Mauro Vizzino fedelissimo di Emiliano, nella cui lista è stato eletto, cui, certamente, non farà mancare il proprio contributo elettorale nelle prossime consultazioni. Un quadro politico locale, quindi, in piena evoluzione. 

Ultima modifica il Lunedì, 27 Febbraio 2017 12:50