riaccendere la speranza per chi non ha e cerca lavoro, costruire una prospettiva attraverso un potenziale immenso che ha lo Stato, sarebbe affrontare le sfide del presente ed elargire di speranze il futuro realizzando un sogno che, in questi anni di crisi, è stato un incubo per tutti noi. Il principio è nel “ripartire dal rispetto dei diritti” che mettono al centro la dignità, l’eguaglianza, la libertà e la giustizia sociale. La visione è di essere cittadini di un paese civile come dovrebbe essere l’Italia, in una crescita sana ed etica rispettando in modo equo e sostenibile i valori di sussidiarietà e di solidarietà sociale, occorre abbattere senza condizionamenti e nel rispetto della Costituzione, le fragilità e costruire le opportunità partendo dal rispetto dei diritti della persona nel poter lavorare, di formare una famiglia e di crescere nel benessere curandosi in salute e avendo un reddito di lavoro e una pensione adeguata e di vivere, per le persone disabili, senza costrizioni, discriminazioni e barriere offrendo integrazione, tempestività, condizioni favorevoli e possibilità nel pieno rispetto delle regole sociali della Carta dei Diritti delle persone con fragilità. La Uil pensionati di Brindisi considera prioritaria la prospettiva di avere una riforma previdenziale che sia di salvaguardia per i giovani, gli adulti, le famiglie e i pensionati. Il tema della previdenza che, in questi giorni dovrebbe ripartire il tavolo di concertazione tra il governo e il sindacato per la “fase 2”, interessa non solo il superamento della legge Fornero ma, anche, il lavoro, l’occupazione giovanile, gli esodati, la quattordicesima, i lavori usuranti e le donne. La tesi sulla riduzione della pressione fiscale per le nuove generazioni diventa un argomento ragguardevole, solo se agisce in modo positivo, per i giovani e anche per i pensionati. Con questo intendimento è possibile favorire il fine della richiesta di offerta e di domanda per le aziende riducendo le imposte. Permette inoltre,secondo la Uil pensionati territoriale, di far pagare meno tasse ai giovani e agli anziani, agevola il potere d’acquisto, promuove la crescita economica e crea buona occupazione. Il rapporto dell’Ocse sul 2015 vede il nostro Paese con una tassazione al 43,3% del Pil rispetto al 43,7% del 2014 e al 44% del 2013. Il nostro governo deve porsi l’obiettivo d’intervenire subito con una riduzione significativa delle tasse per chi come pensionati e lavoratori, da sempre, fanno il loro dovere con il fisco. Nel 2016 le entrate fiscali sono aumentate del 3,3%, superandole di 450 milioni di euro. Il peso delle tasse è notevole per i pensionati che fanno da ammortizzatori sociali anche per le famiglie di figli e nipoti. È una situazione non più sopportabile. Per il sindacato è necessario promuovere politiche per le famiglie interloquendo con le Istituzioni per una riforma fiscale amica che rispetti le dinamiche sociali, relazionali della famiglia e che contrasti il lavoro nero, le vecchie e nuove povertà, la disoccupazione dei giovani e degli adulti non costringendoli a rimanere inoperosi emarginandoli e emigrare in altri paesi. Stando alla rilevazione dell’Osservatorio provinciale del lavoro, datata 31 dicembre 2015, il tasso di disoccupazione è del 31,37% con 83.126 disoccupati a Brindisi e in tutto il territorio provinciale su una popolazione di 264.996 uomini e donne. Vale la pena infine far notare il divario ancora evidente tra maschi e femmine. I maschi in cerca di occupazione al 31 dicembre 2015 sono stati 36.408 (il 28,03% della popolazione attiva), le femmine sono state 46.718 ovvero il 34,58%. L’oligarchia della globalizzazione e l’inefficienza della politica hanno spezzato la democrazia introducendo un liberalismo che ha creato disuguaglianze e “disgregazione generazionale” a livello sociale e in particolare sul pensionamento odierno e del domani. La richiesta è per un governo che sia di prossimità in un’azione di partecipazione corale che contrasti le emergenze, che sia di offerta e di domanda per le aziende introducendo il lavoro per i giovani e gli adulti e sia di serenità verso i giovani che hanno bisogno di formare una propria famiglia e di procreare figli. La Uil, il 5 marzo scorso, ha festeggiato il 67° anniversario credendo nel principio riformista della tutela dei valori che coniugano libertà e giustizia sociale ma, per fare ciò, sono necessarie forme di politiche sociali, finanziarie ed economiche che siano strumenti di tutela per le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati e i giovani che sono in cerca di lavoro. Il segretario territoriale responsabile Tindaro Giunta
Breaking News :