Matarrelli: Molfetta ha detto solo bugie

Gennaio 23, 2019 2008

matarrelli toni copy copyLe accuse mosse da Pompeo Molfetta alla sua maggioranza

sono state respinte dalla stessa in una conferenza stampa che ha seguito quella dell’ex sindaco. “La ricostruzione della vicenda che ha portato alla sfiducia del sindaco è surreale”, ha esordito l’ex parlamentare Toni Matarrelli che ha detto con chiarezza che quelle proferite da Molfetta erano solo delle “bugie”. Come quella di aver accusato il governatore Emiliano circa un veto posto sulla città. “Il presidente Emiliano – ha ricordato Matarrelli – ha conferito un ruolo di prestigio a Molfetta nominandolo nel consiglio dell’Autorità idrica pugliese, che sovrintende l’Acquedotto pugliese, con il ruolo di vice presidente. Altro che ingratitudine del governatore”. Ed ha aggiunto: “I progetti non sono stati finanziati perché carenti di documentazione. Vedi il caso di “Eurovelo 5” che gli uffici si erano dimenticati di inserire la determina dirigenziale necessaria per passare alla fase di valutazione”. Quindi Matarrelli ha ammesso che “oggi bisogna prendere atto del fallimento della maggioranza di governo, del sindaco e della mia stessa persona che ha avuto la responsabilità di indicare Pompeo Molfetta a sindaco della città di Mesagne poiché ho creduto che egli potesse cambiare la sua natura. Molfetta non deve fare la vittima perché ha fallito clamorosamente rimanendo da solo. Dalla sua parte ha avuto solo un consigliere su sedici”. Poi ha sfidato Molfetta a un confronto aperto sulle accuse che aveva mosso poco prima circa il fatto di aver dovuto abdicare al suo ruolo di scegliere gli assessori. “Pompeo – ha detto Matarrelli – ha sempre esercitato le sue funzioni istituzionali, compresa quella della composizione della giunta. Noi non abbiamo imposto nulla”. Secondo l’ex parlamentare la frattura si sarebbe consumata in maniera determinante nel marzo del 2018 quando dopo le consultazioni elettorali “si è iniziato ad agitare perché ha pensato che io volessi un posto in giunta ed ha posto un veto sulla mia persona. La verità è che gli avevamo chiesto di riorganizzare la giunta poiché la vedevamo stanca”. Infine, Matarrelli ha affrontato l’annosa vicenda del dissesto finanziario del Comune. “Molfetta – ha continuato l’ex deputato - non ci ha mai messo a conoscenza della nota della Corte dei conti, arrivata la scorsa estate, con la quale si chiedevano spiegazioni circa un debito di oltre 4 milioni di euro. Noi ci siamo preoccupati perché ne va della salute finanziaria della città. Questa nostra richiesta non è stata mai accolta ma osteggiata. Vedremo, appena il commissario prefettizio studierà le carte, se sulle preoccupazioni economiche abbiamo mentito noi oppure Molfetta”. Nel dibattito è intervenuto anche il coordinatore della maggioranza, Luigi Vizzino, il quale non ha negato che “Mesagne merita di essere governata al meglio con una maggioranza forte e coesa che deve assumere decisioni significative per la città”. Vizzino ha ricordato il veto che Molfetta aveva posto sulla sua persona già qualche mese dopo l’inizio della legislatura. “Bisogna avere maggiori responsabilità – ha spiegato – anziché fare, oggi, la vittima. Noi non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno all’Amministrazione con grande senso di responsabilità affinché non si verificasse una paralisi amministrativa”.