Effetto "Cicoria", panacea per Mesagne

Marzo 18, 2019 2137

cicoria erminiaChi l’ha detto che la gestione commissariale di un Comune è una iattura?

Il caso che sta accadendo a Mesagne, ad esempio, va esattamente nel senso opposto tanto da essere definito, dalla stessa opinione pubblica, “l’effetto Cicoria”, dal nome di Erminia Cicoria commissario prefettizio del Comune di Mesagne. La funzionaria, infatti, avendo i poteri del sindaco, della giunta e del Consiglio comunale ha varato una serie di provvedimenti che hanno iniziato a dare respiro alle casse pubbliche. Principalmente, grazie ad alcune entrate, ha diminuito il ricorso alle anticipazioni bancarie tanto che nelle passate legislature, avendone abusato, si è avuto il richiamo della Corte dei conti. Nel luglio 2018, infatti, con una nota la Corte dei conti aveva chiesto al Comune delucidazioni sul bilancio 2015 e i correttivi apportati per la diminuzione della spesa corrente, il taglio degli sprechi, il continuo ricorso alle anticipazioni di cassa e la mancata riscossione dei tributi. In quell’occasione era emerso che ben il 40 per cento degli utenti non pagava le tasse. Davanti a questo quadro economico, piuttosto critico, il rappresentante del Governo ha iniziato a porre dei correttivi. Il commissario prefettizio ha impartito delle precise disposizioni ai funzionari del Comune. Linee guida che in poche settimane hanno sortito alcuni effetti benefici. I funzionai, infatti, hanno emesso decine di ordinanze di pagamento, anche ad alcune società sportive, per incassare i crediti vantati dall’ente. E i soldi stanno iniziando ad arrivare in Comune tanto che è diminuito il ricorso alle anticipazioni bancarie. Non solo. Il commissario prefettizio ha varato le tariffe per l'applicazione della Tari per l'anno 2019. Sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche sono previste lievi dimunizioni nell'ordine del 4-5% circa. La Tari potrà essere pagata in quattro rate: 30 maggio, 30 luglio, 30 settembre e 30 novembre. Lo stesso commissario Cicoria con delibera del 12 marzo scorso ha ritoccato, questa volta in aumento, l'aliquota addizionale comunale dell’Irpef dallo 0,60% allo 0,80%. Resta, invece, confermata la soglia di esenzione dal pagamento dell'addizionale per coloro che sono titolari di reddito fino a diecimila euro. Entro il prossimo 31 marzo il Comune presenterà il bilancio e solo allora si conoscerà con certezza la situazione finanziaria dell’ente.