Il candidato sindaco Calabrese (Italia in comune) e le sue idee di centro storico e periferie

Maggio 16, 2019 1109

calabrese antonio copyAntonio Calabrese, dipendente del ministero della Difesa, è il candidato sindaco

della coalizione “Mesagne in Comune” composta da Mesagne in Comune per Calabrese sindaco e Italia in Comune, il partito politico che fa riferimento a Federico Pizzarotti sindaco di Parma. Sarà proprio Pizzarotti a venire a Mesagne domenica alle ore 10,00 per salutare il candidato sindaco mesagnese. Oltre a lui ci saranno Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, e Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in Comune. Italia in comune, è un partito nato circa un anno fa da una comunità di amministratori locali, con lo scopo di portare l’esperienza, le buone pratiche e l’approccio concreto dei sindaci nel panorama politico nazionale. Un partito che trova la sua genesi nei territori e che punta a mettere al centro le persone e le comunità.  

Calabrese, cosa è per lei la politica.

“La politica innanzitutto è mettere al centro la persona e i suoi bisogni, studiarli analizzarli e cercare soluzioni efficaci all’interno del contesto e della comunità in cui il cittadino vive. Il fine ultimo della politica è la realizzazione del bene comune”.

Le periferie di Mesagne negli anni sono state emarginate,su questo fronte cosa pensa di fare?

“Le periferie e gli ingressi alla città devono essere assolutamente rivisti e curati in quanto rappresentano il biglietto da visita del paese. Per poterle rivitalizzare, atteso che grossi investimenti non possono essere fatti attraverso il bilancio comunale, è necessario intercettare finanziamenti europei e regionali sulla linea d’intervento che ha come tema la rigenerazione urbana”.

Secondo lei quali sono le zone cittadine che meritano maggiore attenzione;

“Non c’è una zona in particolare, probabilmente in una scala di priorità le zone più compromesse e che necessitano di interventi urgenti sono la zona “Paisiello” e il rione “Grutti”. In generale bisognerebbe fare una mappatura di tutto il territorio per definire gli interventi da fare. Molto importante è, ad esempio, completare la circonvallazione per poi avere una visione più puntuale per progettare opere di decoro urbano riguardo agli ingressi alla città”.

Il centro storico di Mesagne potrebbe essere lo strumento per rivitalizzare l’intera città. Che idee ha per lo sviluppo del centro storico?

“Il centro storico è senza dubbio una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico del nostro paese. Una delle nostre proposte è fare un patto fra cittadini residenti, esercenti e comune di Mesagne, che in cambio di agevolazioni fiscali abbelliscono le facciate delle proprie abitazioni e dei propri esercizi commerciali, con tinture da concordare, fioriere. Progettare, attraverso il reperimento di fondi strutturali, opere di restauro e di maggiore accessibilità ai nostri monumenti. Inserire in un programma annuale, non solo durante i mesi estivi, una serie di eventi all’interno delle piazze principali - come Piazza dei commestibili, Piazza Orsini - mostre dell’artigianato locale, concerti e fiere. Ripensare all’utilizzo e alla sistemazione di alcune importanti piazze come piazza Vittorio Emanuele, alias Porta Grane”.

Tuttavia, resta nel centro storico il gap dei parcheggi. Come intende intervenire.

“Innanzitutto è necessario introdurre una Ztl con regole certe; Assoluta interdizione di sosta dei mezzi nelle strette vicinanze delle aree monumentali. Per cercare di arginare il problema dei parcheggi è necessario progettare la costruzione di un parcheggio sotterraneo alle porte della città o in prossimità del centro storico”.

Ultima modifica il Giovedì, 16 Maggio 2019 10:40