A Mesagne Consiglio comunale al cardiopalma

Novembre 28, 2019 1296

consiglio comunale  08-08-2019 5Consiglio comunale al cardiopalma quello che si è svolto martedì a Mesagne,

presso Palazzo dei Celestini, con le coalizioni di maggioranza e minoranza che si sono scontrate su tutto. Una lotta “fratricida”, fra esponenti con la stessa base di cultura politica. Dalla bozza di convenzione di Muro Tenente, approvata comunque all’unanimità, alla variazione del bilancio di previsione, dalla nomina dei consulenti dello staff del sindaco al rilascio dei contrassegni per disabili. La minoranza, 17 minuti dopo l’inizio delle assise, ha abbandonato l’aula per alcuni minuti in segno di protesta contro il presidente Ture. Ad aprire le danze è stato il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Indolfi, che ha intrapreso un duello verbale con il presidente del Consiglio, Omar Ture. In pratica Indolfi ha cercato di intervenire sull’ordine del giorno “Comunicazioni del sindaco”, ancor prima che il primo cittadino aprisse bocca. L’ha bloccato il presidente Ture chiarendo che il regolamento non prevede l’intervento di un consigliere prima che il sindaco esponga le sue comunicazioni. A quel punto Indolfi, seguito dai colleghi di partito, Rosanna Saracino e Francesco Rogoli, hanno abbandonato i lavori. A loro si sono uniti i consiglieri Pompeo Molfetta, del movimento Libero e progressista, e Carlo Ferraro, del M5S. “I consulenti Antonio Calabrese, Marco Calò, Maurizio Piro e Mimmo Stella sono legittimati a supportare la giunta su particolari problemi della vita pubblica. Lo prevede la Costituzione perciò è un atto legittimo”, ha spiegato ai presenti il sindaco Matarrelli -. Abbiamo continuato quanto ha fatto l’ex sindaco Pompeo Molfetta nella passata legislatura. Non riesco a capire perché con loro era tutto in regola mentre oggi trovano cavilli ed eccezioni”. Dopo il sindaco è intervenuto il consigliere di maggioranza Luigi Vizzino che ha sottolineato “come l’uscita dall’aula dei consiglieri di minoranza di fatto priva i cittadini di un autorevole confronto” e Giuseppe Colucci Carluccio ha aggiunto: “L’operato dei quattro consulenti non comporta alcuna spesa per le casse comunali, è in linea con i chiarimenti arrivati da altre istituzioni e sono una risorsa per la città. La verità è che l’opposizione ha paura dell’egregio lavoro che stanno facendo queste persone per il bene della città. Purtroppo l’opposizione, così come sta facendo in seno alle commissioni consiliari, sa solo dire no”. Dopo l’ordine del giorno delle comunicazioni del sindaco i due fronti politici hanno continuato a litigare sia sul bilancio sia sul resto. Salvo che, alla fine, approvare all’unanimità i tre ordini del giorno sulla sede dell’ex tribunale da cedere al demanio, il regolamento di Muro Tenente e il regolamento per il rilascio dei contrassegni per disabili. “Mi fa piacere che questi ordini del giorno siano stati approvati all’unanimità – ha spiegato il presidente Ture – da parte mia ho solo applicato i dettami del regolamento sul Consiglio. Non poteva essere altrimenti”. Ed ha, quindi, aggiunto: “Nella conferenza dei capigruppo il presidente, se non c’è unanimità sugli argomenti da portare in Consiglio decide a maggioranza. Così ho fatto”. Tuttavia, il presidente Ture si è detto disponibile, eventualmente, ad “aggiornare il regolamento del Consiglio se è ritenuto obsoleto. Però adesso c’è questo e bisogna rispettarlo”. Nello stesso Consiglio sono stati discussi altri otto ordini del giorno tra cui quello relativo alla vicenda della cessione dell’ipermercato Auchan al gruppo Conad, per la tutela dei livelli occupazionali.