La semplicità e l’affabilità di Sabrina Di Donfrancesco, candidato sindaco per Forza Italia, ha fatto il miracolo di riempire un parterre riservato solo alle grandi coalizioni. Il sogno espresso pubblicamente dall’unica aspirante sindaco donna è di essere i “Davide che sconfiggono Golia”. Un incontro semplice, dal clima familiare, partecipato in cui l’emozione era facilmente palpabile tra i presenti non fosse altro giacché per la prima volta Forza Italia si trova a dover combattere una battaglia politica da sola contro tutti. Infatti, della vecchia coalizione di centrodestra messa insieme dall’ex sindaco, Vincenzo Incalza, che aveva permesso di battere la sinistra e salire a Palazzo dei Celestini, non è rimasto più nessuno. “Ho scelto di candidarmi – ha spiegato Sabrina Didonfrancesco - perché penso di rappresentare un nuovo volto per una nuova città. Poi, ho maturato questa idea anche per gli anni di esperienza avuti sia come consigliere comunale sia per la mia professione. Inoltre, credo importante che la sensibilità di una donna sia profondamente necessaria per cambiare il volto alla nostra Mesagne”. Didonfrancesco, infatti, ha rivestito nella passata legislatura, il ruolo di vice presidente del Consiglio comunale. Un discorso semplice quello che ha fatto ai suoi sostenitori ai quali ha promesso di realizzare un municipio a misura di utente e aperto ai cittadini. Chi ha lanciato strali a destra e a manca, da una parte e dall’altra delle coalizioni di governo, è stato il coordinatore facenti funzioni, Luigi Indolfi, il quale non ha risparmiato critiche nei confronti dei partiti della sinistra storica ma, soprattutto, degli ex partner di partito che si “sono riciclati”, ha spiegato, in altre liste di sinistra. “Sono andati a cantare “Bella ciao” con l’estrema sinistra mesagnese”, ha tuonato Indolfi. Chiaro il riferimento a Mesagne futura, Nuova Italia popolare, Progettiamo Mesagne, Fratelli d’Italia che hanno scelto di aderire ad altre formazioni partitiche lasciando Forza Italia da sola. Lodi al candidato Didonfrancesco sono arrivate da Luigi Vitale, uomo fidatissimo del presidente Silvio Berlusconi che alcuni anni fa, in un incontro ufficiale, avrebbe incoraggiato la Didonfrancesco a elevarsi nel rango della politica locale. “Sabrina e Forza Italia – ha detto Vitali - sono il candidato sindaco e il partito più serio, perché piuttosto che fare accordi trasversali o alleanze al ribasso o disconoscere le proprie origini e valori, hanno preferito affrontare questa battaglia da soli con la forza della coerenza”. Lo scroscio di mani finale e le varie ovazioni hanno incoraggiato il candidato sindaco Di Donfrancesco ad affrontare alla pari i suoi colleghi candidati sindaco.
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