Matarrelli su riordino enti locali: gravi rischi per la Provincia di Brindisi

Toni Matarrelli - Deputato della Repubblica Marzo 28, 2015 1976

matarrelli - camera depGravi rischi per la Provincia di Brindisi: sul tema ho rivolto negli scorsi giorni una interrogazione destinata al Ministro dell'Interno Angelino Alfano.

La cosiddetta Legge Delrio ha assegnato un nuovo corso all'assetto istituzionale delle province italiane, di fatto imprimendo una grossolana accelerazione al processo di riordino degli enti locali e quindi alimentando in molte situazioni il caos ed il rischio di dissesto finanziario. Mi ha preoccupato, in particolare, l'elevato rischio di restrizione dell'intervento pubblico nei settori della sicurezza sociale, della cultura, della pubblica istruzione e delle politiche giovanili, ambiti peraltro già drammaticamente trascurati. Con ciò si rischia sempre più di rendere incerti gli equilibri finanziari e, per la stragrande maggioranza delle province italiane, difficile la possibilità di approvare bilanci di previsione triennali e di garantire le retribuzioni al personale dipendente per l’intero anno, in uno con i servizi ai cittadini.

In questa situazione versa, tra le altre, la provincia di Brindisi: le condizioni appaiono anzi, se possibile, ancora più gravi se si considera che le risorse finanziarie sono insufficienti persino per assicurare retribuzioni e servizi rientranti nelle cosiddette funzioni fondamentali previste (tra cui, precipuamente, viabilità ed edilizia scolastica) e che le province dovranno farsi comunque carico di sostenere spese anche per le funzioni non fondamentali (servizi e personale). In Puglia, inoltre, si sconta l'assenza di una regia regionale volta a riordinare in maniera sistematica le funzioni dismesse dalle province, così occorre valutare il rischio di mobilità dell’ex personale delle province verso l’incerto, con la possibile perdita del patrimonio delle professionalità acquisite in particolare nella gestione dei servizi (attività culturali, biblioteche, musei, le ICO e i servizi sociali). La provincia di Brindisi dispone di una centralissima biblioteca, polo regionale e nazionale di eccellenza, e di un Museo archeologico di fama internazionale.

Proprio la nostra provincia ha uno sbilancio di 12 milioni di euro e le previsioni per 2016 e 2017 sono non prevedibili in quanto prossime a zero risorse; per equilibrare il bilancio 2015, l'ente non ha altra soluzione se non quella di inserire in entrata tutte quelle voci volte a coprire le spese di mantenimento dei servizi non rientranti nelle funzioni proprie. La prospettiva è tanto desolante quanto preoccupante, poiché si assisterà a servizi dismessi, centri chiusi, scuole e strade dissestate, personale demotivato, mortificato ed inserito in pericolose spirali di mobilità.

Ho dunque interrogato il Ministro per conoscere quali azioni intenda intraprendere affinché il patrimonio culturale costituito da biblioteche, musei e fondazioni musicali gestiti dalla provincia non rischino di essere devalorizzati. Per sapere inoltre se non intenda esonerare la provincia e quindi farsi carico delle spese quali, ad esempio, la vigilanza del museo, il riscaldamento nelle scuole medie superiori visto che dal 01.01.2015 non rientrano più tra le competenze delle province. Per avere infine contezza se stia provvedendo a garantire la copertura della spesa del personale del mercato del lavoro e del corpo della polizia provinciale, a rifinanziare il fondo nazionale delle politiche sociali, per sostenere i comuni nelle spese per l’integrazione scolastica ed il trasporto disabili visto.

Ultima modifica il Sabato, 28 Marzo 2015 12:47