La Cgil cita il Comune di Mesagne davanti al giudice In evidenza

Maggio 29, 2015 2394

macchia antonio cgilL'Amministrazione Scoditti è stata denunciata al giudice del lavoro

dalla Funzione pubblica della Cgil per attività antisindacale. Si è consumato, così, a pochi giorni dal termine della legislatura Scoditti una vicenda salariale che andava avanti ormai da anni. "L'impegno perseguito dalla Cgil nel ricercare, in questi anni, responsabilmente, un confronto con il Comune di Mesagne, sugli obiettivi strategici in tema di servizi offerti all’utenza e sull’organizzazione complessiva della macchina amministrativa, è naufragato di fronte all’atteggiamento assunto dal medesimo ente, che ha ritenuto di poter governare eludendo un fattivo confronto con le parti sociali", ha spiegato Antonio Macchia, segretario generale per la funzione pubblica della Cgil provinciale. Secondo il segretario "nelle stanze chiuse del Palazzo comunale si sono adottati provvedimenti lesivi delle prerogative sindacali, i cui effetti hanno anche determinato una pluralità di effetti negativi sul personale dipendente e sui servizi offerti ai cittadini". Inoltre, per la Cgil, da quasi un anno il Comune di Mesagne ha disatteso ogni richiesta che sia stata avanzata dall'organizzazione sindacale. Alcuni mesi fa una parte dei dipendenti hanno proclamato uno sciopero unitario. "Ci siamo posti nel modo migliore al fine di scongiurare disservizi ma, nonostante tutto, il Comune di Mesagne, nei suoi attuali rappresentanti, ha perseverato negli atteggiamenti di omessa condivisione di ogni scelta, consumando ripetutamente atteggiamenti antisindacali", ha messo in evidenza Macchia per il quale "in questi giorni si è consumata l’ennesima palese illegittimità: il Comune di Mesagne senza costituire il fondo, e quindi senza effettuare alcuna concertazione, men che meno alcuna comunicazione ai sindacati, ha distratto somme senza alcun criterio. Ci sono, infatti, diversi provvedimenti adottati senza l’informativa preventiva ai sindacati". Una circostanza che ha causato la protesta sindacale. "Le somme distratte dal fondo degli anni precedenti - ha continuato il segretario - non sono state oggetto di concertazione, così come non è stato oggetto di concertazione la nuova distribuzione di somme ai dipendenti senza la previa costituzione del fondo nei termini previsti dalla legge e dai contratti, collettivo e decentrato". Da qui l'ennesima protesta sindacale che, questa volta, è sfociata con una denuncia alla magistratura del lavoro. "Più volte - ha aggiunto Macchia - pur consapevole che ormai la condotta antisindacale era consumata, ma proprio al fine di venire incontro alla Amministrazione, il sindacato ha chiesto chiarimenti in tal senso. Nessuna risposta che potesse considerarsi degna di un chiarimento è giunta. Per cui, per tutte queste ragioni, siamo stati costretti ad adire l’autorità giudiziaria per denunciare il reiterato comportamento antisindacale adottato dal Comune di Mesagne nei confronti della Funzione Pubblica Cgil di Brindisi".