Mesagne. Nessun apparentamento, né di Molfetta né di Mingolla In evidenza

Giugno 07, 2015 2342

comune di-mesagne18A Mesagne i due candidati sindaco, Francesco Mingolla e Pompeo Molfetta,

non hanno fatto nessun apparentamento. Almeno ufficialmente poiché ufficiosamente le cose potrebbero essere andate diversamente. Infatti, secondo un pour parler politico vi sarebbero stati degli accordi “segreti”. Come quello, ad esempio, di alcuni forzisti che avrebbero deciso di votare Mingolla in “sfregio” agli ex amici di “Mesagne futura” per cercare di non far andare in Consiglio un loro rappresentante. Oppure Emilio Guarini che avrebbe siglato un accordo con Molfetta dietro la promessa di essere il prossimo presidente del Consiglio comunale. Naturalmente sono solo ed esclusivamente delle voci poiché gli interessati hanno categoricamente smentito queste circostanze. Intanto Pompeo Molfetta ha iniziato il tour elettorale per i vari quartieri a bordo di un Apecar. “Sono figlio di questo popolo, ho lavorato e duramente fin da bambino e poi per tutta la vita, conoscendo i sacrifici di una famiglia umile – ha spiegato - faccio il «medico della mutua» da oltre vent’anni cercando sempre di essere disponibile, di vivere appieno la missione di aiutare gli altri”. Tuttavia, Molfetta è anche un politico navigato. “Ho vissuto da vicino gli ultimi cinque sindaci e le loro vicende, le sfide che la città di volta in volta ha dovuto affrontare, tra difficoltà ed errori – ha spiegato - ora credo di poter dare qualcosa io, di essere pronto”. Intanto il panorama politico globale e locale sta cambiando: ha voglia di partecipare sempre più alle decisioni pubbliche. “Ecco il senso esclusivamente civico della coalizione che mi ha sostenuto – ha continuato – è un’adesione a una nuova fase storica e non una semplice presa di potere come qualcuno prova a sostenere”. In ogni modo Molfetta è convinto che ci sono altri fattori sostanziali perché i mesagnesi dovrebbero crociare il suo nome sulle schede elettorali. “I cittadini sono al punto numero uno del nostro programma e costituiscono l’architrave di ogni qualsivoglia intervento di rilancio economico e sociale. Pacificare la città, ascoltarla, renderla partecipe sarà il mio primo e costante obiettivo”, ha precisato il candidato sindaco della coalizione “Diamoci una mano”. “La coalizione è entusiasta e motivata, ben lontana dalle rissosità e dall'astio di altri”. Ed ha aggiunto: “Il mio altro «pallino» è il tema del rilancio economico della città e qui la ricetta magica non ce l’ha nessuno. Non è troppo audace pensare che un centro di smistamento per i prodotti ortofrutticoli locali sia fondamentale”. E ancora Molfetta ha rilevato che “una ridefinizione dei rapporti con la grande distribuzione è necessario; una rete con i comuni dell’Alto Salento per il turismo sia imprescindibile. Ecco: questa è la ragione per cui chiedo che la città mi sostenga. Perché fin dall’inizio non abbiamo raccontato il libro dei sogni, ma semplicemente proposto di realizzare cose straordinariamente «normali» per una città vivibile, solidale, speranzosa”. 

Ultima modifica il Domenica, 07 Giugno 2015 09:43