ha fatto insorgere il Partito democratico di Mesagne che ha chiesto al consigliere di mantenere alta la tradizione dei politici mesagnesi di non essere coinvolti in vicende giudiziarie e di trarre, quindi, le dovute conclusioni. Vizzino, secondo l’accusa, avrebbe fatto risultare come non eseguite alcune prestazioni mediche che invece lo erano state, appropriandosi di un totale di circa 1.192 euro. L’indagine è stata condotta dal pm del tribunale di Brindisi, Milto De Nozza, in collaborazione con i carabinieri del Nas di Taranto. "Il Partito democratico di Mesagne esprime forte preoccupazione per il rinvio a giudizio che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ha formalizzato nei confronti del consigliere regionale Mauro Vizzino il quale avrebbe falsificato, ai danni della sanità regionale e dei pazienti, rimborsi per prestazioni sanitarie", ha spiegato il segretario del Pd, Francesco Rogoli, per il quale l’accusa di questo reato, che si sarebbe consumato ai danni del sistema sanitario regionale che, come noto, rappresenta circa l’80% dell’intero bilancio della Regione Puglia "confliggono, quanto meno sul piano politico, con il ruolo di consigliere regionale che Mauro Vizzino, al quale auguriamo di riuscire a dimostrare la sua estraneità ai fatti, attualmente riveste". Rogoli ha, quindi, precisato: "L’esperienza di governo, locale, regionale e nazionale, cui la classe politica della città di Mesagne è stata chiamata nel tempo, è stata sempre connotata dalla completa estraneità della stessa a ogni turbolenza giudiziaria in anni in cui intere amministrazioni erano portate all’attenzione delle procure". Perciò il segretario ha auspicato che "Mesagne meriti di continuare a mantenere alta questa tradizione politica che rappresenta un’eredità da conservare, potenziare e valorizzare anche attraverso una più attenta e meditata azione di selezione della classe dirigente". Al Pd ha risposto l’intera classe politica della maggioranza di governo. "La frustrazione da astinenza da potere, pur umanamente comprensibile, non consente di scivolare nello sciacallaggio e nella barbarie dei rapporti. L’attacco inconsulto mosso dal locale Partito Democratico al consigliere regionale Mauro Vizzino non può quindi essere in alcun modo giustificato e va rispedito al mittente senza indugi", hanno spiegato all'unisono i politici di maggioranza secondo cui "Vizzino saprà dimostrare a tempo debito la propria estraneità ai fatti contestatigli". E hanno concluso: "Non vogliamo assecondare i rigurgiti da piccoli stalinisti che di tanto in tanto, ma solo ben lontano dal proprio cortile, sembrano eccitare i democratici mesagnesi. A coloro che impudicamente si cimentano in questo genere di speculazioni suggeriamo invece un lungo esercizio d’introspezione e magari una disamina profonda della lunga stagione di potere a guida Pci e derivati".
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