Mesagne. L'assessore Librato mette in discussione l'efficienza della macchina amministrativa In evidenza

Aprile 22, 2016 3175

comune di mesagne-A Mesagne è scoppiata nuovamente la polemica,

al vetriolo, sull'impianto di refrigerazione "Solar cooling" e i probabili danni che sta causando all'antico monastero dei frati Celestini, oggi sede della residenza municipale. La triste vicenda, tuttavia, ha avuto un risvolto ancora più drammatico. Si tratta dello sfogo che l'assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Palma Librato, ha affidato a Facebook in cui ha messo alla gogna la macchina amministrativa del Comune rea di non essere efficiente e di non rispondere alle direttive. "Quelli trascorsi sono stati per me mesi di verifiche, di azioni, di domande, di indignazione sempre più profonda verso un'opera, quella del Solar cooling, che ho trovato già realizzata quando mi sono insediata e che rappresenta, per me, l'emblema del fallimento dell'opera pubblica", ha spiegato l'iperattiva amministratrice che dal momento dell’insediamento ha cercato di mettere la sua indiscussa professionalità a servizio della città. "Sono contrariata per quest'opera che ha sbeffeggiato un monumento, per essere, forse, l'autrice di danni al solaio della sala consiliare, perché l'altro giorno è fuoriuscito vapore, e perché qualcuno mi ha gridato in faccia che mando troppe mail in cui, con toni assertivi, chiedo semplicemente conto del perché non funziona l'impianto, se è lui che crea danni, cosa comporta la sua rimessa in esercizio immediata o la sua immediata rimozione, in cui chiedo pareri e relazioni entro 15 giorni e, invece, arrivano dopo mesi". Accuse gravi quelle confidate dall'assessore Librato che andrebbero approfondite. L'assessore ha, quindi, continuato: "Sono mail scritte con il sudore di chi vuole dare un senso alla propria missione. Sarà il mio pallino, sarà che sono visionaria ma, trattandosi di un luogo di lavoro che deve essere sicuro, di un bene monumentale, sono molto triste. La tristezza, in ogni modo, non offuscherà la mia indignazione e la forza di andare fino in fondo, di conoscere le cause e avere la certezza sulla rimozione e montaggio altrove affinché oltre il danno non ci sia la beffa di dover restituire soldi pubblici. I soldi pubblici non si possono trattare così". Così, ancora una volta, i riflettori si riaccendono sulla funzionalità della macchina amministrativa che sembra farraginosa, poco efficiente e lontana dal dare risposte agli utenti. Come lontana sembra essere la "riforma" della stessa macchina amministrativa promessa dal sindaco Molfetta e ancora non attuata. Ancora oggi, infatti, non si conoscono le responsabilità tecniche e politiche di chi ha fornito l’assenso a realizzare quell’opera così invasiva. Sulla vicenda è intervenuto l'onorevole Toni Matarrelli. "Già nell'ormai lontano 2014, quando il "solar cooling" fu installato su Palazzo dei Celestini - ha ricordato il parlamentare - mi espressi nettamente contro quell'opera. Perché, semplicemente, mi sembrava uno sfregio di un edificio dall'alto valore storico ed architettonico. Per tutta risposta, dall'Amministrazione dell'epoca, mi beccai una sguaiata accusa di «populismo»". Il parlamentare ha ricordato che oggi a quel problema "si aggiungono problemi di diversa ma non meno grave natura: di carattere statico, ad esempio, visto che l'impianto è con tutta probabilità responsabile del cedimento del solaio dell'aula consiliare; di sicurezza, considerato l'incendio passato alla cronaca; di efficienza delle prestazioni, se è vero come è vero che non ha portato alcun beneficio energetico". Infine Matarrelli ha auspicato "di smantellare, in fretta, l'inutile obbrobrio che, allocato altrove, dove non potrà danneggiare alcunché, e fatto funzionare a dovere, potrà portare gli attesi benefici".