o grazie a un finanziamento di oltre 3 milioni di euro che sarà erogato dalla Regione Puglia. Così, sarà finalmente messa in sicurezza idraulica la città. Venerdì scorso è stato ufficializzato dalla Regione Puglia il finanziamento di 3 milioni 310 mila 380 euro nell’ambito del «programma d’interventi regionali immediatamente cantierabili contro il dissesto idrogeologico». Il progetto di Mesagne - fra i 68 finanziati dalla Regione - è tra quelli economicamente più corposi. Inoltre non sono previste compartecipazioni con fondi comunali: un aspetto che avvalora maggiormente il risultato raggiunto considerate le esigue possibilità di cassa dell’ente comunale discusse ampiamente nel Consiglio comunale di venerdì. Il finanziamento darà la possibilità di concludere il quarto stralcio della messa in sicurezza del canale Galina Capece, in zona Seta, e di conseguenza eliminare quasi completamente il vincolo idrologico del Pai in quella area della città. Questo significa restituire una più agevole possibilità di edificabilità in alcuni comparti ma anche e soprattutto maggiori livelli di sicurezza generale. Il Comune di Mesagne aveva presentato la prima versione del progetto lo scorso ottobre 2015, rispettando le scadenze del bando allora previste. Il dissesto idrogeologico è un tema prioritario da perseguire per la città; per questa ragione l’Amministrazione comunale ha messo in campo ogni energia utile a poter realizzare l'opera. “Questo finanziamento – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Palma Librato - ripaga ogni sforzo tenuto in questo lungo lavoro durato mesi in cui abbiamo creduto di dover manifestare personalmente è direttamente sia al Ministero che alla Regione le ragioni profonde della necessità di realizzare l'opera”. L’assessore Librato ha, inoltre, ringraziato “l'onorevole Toni Matarrelli e il consigliere regionale, Mauro Vizzino, per aver contribuito costantemente e sempre al mio fianco al raggiungimento di questo importante traguardo, l'ufficio Lavori Pubblici, l'ingegnere Rosa Bianca Morleo e i tecnici, per aver messo in campo importanti energie tecniche a servizio della città, e l'ufficio Urbanistica, con l'ingegnere Claudio Perrucci, per aver prontamente offerto gli strumenti urbanistici per portare avanti lo stesso progetto cosi come lo studio del professor Piccinni per la grande professionalità messa in campo”. Resta, tuttavia, ancora da avviare i lavori su via Guglielmo Marconi una delle vie storiche che ancora si allaga durante le piogge causando la tracimazione delle acque meteoriche nelle abitazioni dei cittadini. Lo studio del professor Piccini aveva previsto la realizzazione di una condotta di scolo che ancora non è stata realizzata.
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