a servizio del palazzo municipale. Per la prima volta il segretario e il capogruppo consiliare della lista civica “Vizzino” rinviano al Pd le accuse di responsabilità che quest’ultimo ha avanzato verso lo stesso Vizzino, assessore ai Lavori pubblici nella giunta Scoditti, e l’onorevole Toni Matarrelli. “Nel confermare e ribadire le critiche alle responsabilità tecniche amministrative, nello specifico al Responsabile unico del procedimento, quanto alla progettazione e realizzazione dell’impianto di efficientamento energetico sul palazzo municipale, respingiamo con sdegno quelle insinuazioni, tipiche di chi, abituato a gestire la cosa pubblica come proprio orticello, attribuisce all’ex assessore ai Lavori Pubblici, all’epoca Vizzino, responsabilità politiche amministrative e protagonismi inappropriati e illegittimi nell’individuazione dei tecnici incaricati della direzione lavori, della sicurezza e del collaudo”, hanno spiegato i due responsabili del movimento secondo cui l’assessorato ai Lavori Pubblici “non ha partecipato, né allora né mai, né in quella vicenda, né in altre, ad alcuna attività spartitoria”. In effetti, nella vicenda l’assessorato di riferimento è stato quello alle Politiche Energetiche “e comunque – hanno aggiunto dal movimento di Vizzino - a esso va riconosciuto il merito di aver intercettato un importante finanziamento ministeriale che, se ottimamente utilizzato, avrebbe abbattuto in modo congruo i costi energetici con minore inquinamento ambientale”. Così, su proposta e su richiesta dell’area competente fu nominato in qualità di Rup l’ingegnere Cosimo D’Adorante il quale, con propria determina, la numero 730 del 27 dicembre 2012, aveva individuato e a sua volta nominato i tecnici incaricati della direzione lavori, della sicurezza e del relativo collaudo. “Le gravi, false e calunniose affermazioni del Pd, circa la paternità della scelta dei tecnici, vanno smentite immediatamente: in difetto si chiede al solerte segretario Pd di inviare denuncia scritta alle competenti autorità”. Davanti a questa disamina documentale il Partito democratico è di fronte a un bivio: o va avanti e denuncia alla magistratura ciò che ha anticipato giorni fa con un suo comunicato circa un’ingerenza politica nella scelta della direzione lavori, sicurezza e collaudo oppure fa marcia indietro e ritira le accuse. “La stagione dei veleni e delle volgari insinuazioni trovano ancora terreno fertile nella mente offuscata di qualche “messia” dell’ultima ora”, hanno concluso dalla lista civica “Vizzino”.
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