L'albero, abbattutosi al suolo a causa del forte vento dei giorni scorsi, perché presentava del marciume radicale, ha destato l'attenzione dei genitori preoccupati che qualcosa possa accadere ai propri figlioli mentre passeggiano o giocano ne pressi dei giardini. Interprete della protesta dei genitori si è fatto il consigliere comunale di opposizione, Mauro Resta, che ha raccolto le varie preoccupazioni e le ha presentate all'Amministrazione comunale affinché intervenga per mettere in sicurezza ambientale l'area del plesso scolastico.
"Alla luce degli accadimenti chiedo all’Amministrazione comunale di Mesagne, di conoscere quali siano stati i provvedimenti urgenti adottati per garantire la sicurezza dei bambini che frequentano il plesso scolastico in oggetto", ha chiesto Resta poiché "all’indomani dell’accaduto non erano presenti in loco né tecnici comunali né altri addetti ai lavori, che potessero verificare lo stato degli altri alberi e arbusti". Solo un mese prima vi era stata un’avvisaglia, in merito a caduta di alberi, ed era stato necessario chiudere il cancello di accesso secondario al plesso scolastico in questione. Per Resta se i giardini fossero tenuti "in maniera ordinata, pulita e sicura, potrebbero restare aperti durante le ore non scolastiche e rappresentare così, per gli abitanti delle zone in cui insistono le scuole, un nuovo punto d’incontro e coesione sociale".
In zona, in effetti, non c'è un'area verde a disposizione dei ragazzi ma anche degli anziani che intendono trascorrere qualche ora in una zona verde. "L'unico punto di svago per i bambini è rappresentato dal parcheggio adiacente al liceo Scientifico per cui perché non aprire i giardini della Giovanni XXIII, dopo la loro messa in sicurezza?", ha concluso Resta. "Un miracolo ha evitato quello che poteva avere un triste epilogo all'interno dell'edificio scolastico "Papà Giovanni XXIII" - ha spiegato Giovanni Guarini - un grosso albero si è abbattuto al suolo proprio nell'area dove solitamente i bambini giocano, l'albero era quasi completamente marcio alla base, un richiamo alla responsabilità di chi è addetto al controllo e alla sicurezza dei nostri bambini mi pare doveroso".