apparentemente senza nessuna grave conseguenza sull’assetto di giunta, di fatto si potrebbero configurare come una scossa tellurica per la giunta in carica. Il sindaco Molfetta, infatti, potrebbe decidere di operare un rimpasto per rinvigorire eventuali settori che, attualmente, sembrano essere in sofferenza. In primis i servizi sociali e giovanili dove solo alcune settimane fa è stata fatta un’operazione finanziariamente discriminante ai danni di un sodalizio di giovani a favore di un altro privo di tutti i requisiti richiesti dalla regione Puglia. In pratica un finanziamento regionale di 150 mila euro per i laboratori urbani è stato concesso al Salento fun park anziché a Lab Creation. Quest’ultimo e non altri, infatti, ha i requisiti di un laboratorio urbano. Su questa vicenda avevamo chiesto il parere dell'assessorato che, per la verità, non è mai arrivato. Poi ci sono i servizi ambientali con la gestione della raccolta dei rifiuti ancora in fase di proroga al pari del canile comunale. Questioni spinose che il sindaco conosce bene. Perciò potrebbe decidere la sostituzione di soli due assessori. D’altronde un rimpasto totale non gioverebbe alla funzionalità della giunta. In questi giorni in Comune si è notata la presenza costante del professore Fortunato Sconosciuto, amico del sindaco ed esperto di servizi sociali, scolastici e politiche giovanili. Potrebbe essere lui il successore dell’assessore Manuel Marchionna? Si vedrà. Intanto anche per la delega alla Cultura, turismo e spettacoli ci sono delle aspettative. I papabili potrebbero essere Giuseppe Florio, consigliere politico di Molfetta, e Maurizio Piro, ex assessore con le medesime deleghe. Florio, che si sposerà a giorni, ha ringraziato ma declinato l’invito. Il sindaco Molfetta, sulla vicenda, ha la bocca, quasi, cucita. “Le dimissioni dell’ex assessore Denetto sono giunte inaspettatamente – ha detto il primo cittadino – l’ho saputo solo qualche ora prima, alla vigilia delle iniziative estive. Per il momento non ho ancora nessuna idea di cosa fare poiché devo metabolizzare bene i fatti”. Intanto in queste ore, e nelle prossime, Molfetta sta incontrando i partiti di maggioranza per consultazioni politiche formali. Nessuna crisi all’orizzonte. Certo, però, c’è la necessità di serrare le fila. In un anno di legislatura la città si aspettava ben altro. Come, ad esempio, la riorganizzazione della macchina amministrativa. E’ questa, infatti, la riforma più attesa in città poiché da essa si comprenderà se Molfetta ha dato scacco matto alla disorganizzazione e inefficienza.
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