Uil, le novità del decreto "Dopo di noi"

Giugno 20, 2016 2607

uil pensionati logo 2013Con 312 sì, 64 no e 26 astenuti al Senato,

il provvedimento “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, noto come ddl “Dopo di Noi”, diventa legge dopo aver avuto l’Okay della Camera. Questa legge introduce agevolazioni fiscali a favore delle persone con disabilità grave, non connessa al naturale invecchiamento. Le agevolazioni che si riferiscono ai tributi sulle successioni e donazioni, sono riconosciute nei riguardi dei trust, perché la ratio della norma è di non gravare di imposte successive il patrimonio destinato all’assistenza del disabile. Per la Uil pensionati territoriale quest’accoglimento approvativo, potrebbe essere il segno di quanto sia forte la sensibilità dei politici verso la persona con disabilità nel dare la soluzione di garanzia di tutela e assistenza delle persone con disabilità grave anche in un periodo successivo alla morte dei genitori e quindi rimaste prive del sostegno familiare. Adesso il passaggio agli adempimenti promozionali tocca alle regioni, agli enti locali e alle associazioni con le loro diversità e diseguaglianze, stabilire sostegni ed esenzioni. Le finalità dell’art.1 disciplinano “le misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità grave”, dell’art.3 che stabilisce “la dotazione di un Fondo assistenziale” e dell’art.4 che indica invece, il disegno di un Fondo assistenziale anche nel percorso di supporto alla domiciliarità per impedire l’isolamento delle persone con disabilità grave. Per la Uil pensionati “contribuire all’autonomia personale, rafforzare l’assistenza domiciliare ed evitare l’istituzionalizzazione” dovrebbe essere l’input della norma nell’esaltazione del disabile grave e delle loro famiglie, ma non nello scartare chi non ce la fa e chi è privo di sostegno familiare. Per il sindacato non è possibile l’accettazione non equa di ridistribuzione delle risorse tra regioni ed enti locali. Le disuguaglianze inducono a condizioni di svantaggio, sottosviluppo e squilibri territoriali: un difficile equilibrio tra efficienza e qualità denunciato anche dal sistema sanitario nel rapporto 2014. Una legge ha bisogno nel suo testo strutturale di porsi l’obiettivo di mirare al “dove, come e con chi vivere” in modo qualitativo e rispondente alle necessità e bisogni della persona svantaggiata. Per questo noi pensiamo alle persone svantaggiate, alla persona affetta da sindrome di Down e a tutti i disabili che hanno bisogno di altri dopo la morte dei genitori. L’orientamento dovrebbe essere verso gli aspetti di servizi socio-sanitari e di tutela giuridica e patrimoniale per e con le persone con disabilità, riferimenti inerenti alla persona con Handicap, in un percorso che porti alla massima autonomia possibile, insieme ai genitori. Per la Uil pensionati territoriale è possibile “rimettere al centro le persone con disabilità e i loro bisogni” attraverso un PAI (un piano di assistenza individualizzato). Per il sindacato è auspicabile che il fondo per l’assistenza, sia più estensivo dando forma non solo all’intendimento di “disabilità grave” ma, anche, creando un’integrazione socio-sanitaria che sia rispettosa della dignità della persona e non rischio di segregazione. Lo stato di disabilità, purtroppo, è solo esaustivo in parte per quella "GRAVE” perché fa riferimento su quanto, è previsto dall’articolo 3, comma 3, della Legge 104/92. La Uil pensionati di Brindisi si augura che la persona con Handicap possa vivere in “salute” e in una società inclusiva che privilegi l’integrazione sociosanitaria e la promozione a un abitare vivibile in salute e benessere per la persona. Il segretario territoriale Tindaro Giunta