Perchè votare No al referendum

Roderigo di Castiglia Novembre 08, 2016 1993

costituzione italianaLa parola a un Cittadino con l'opinione

che si è fatta sulla modifica della Costituzione per cui si va a Referendum. Non essendo un esperto della materia i miei argomenti verteranno sulla lettura delle norme ma molto su logica e buonsenso e conoscenza storica. Come ho detto se non sono un esperto della materia e se vado da un medico non gli dico Io dove operarmi, ma mi fido, o non, sulla base di quanto so del professionista. Per tale motivo mi fido certamente dei Costituzionalisti Gustavo Zagrebelski, Alessandro Pace, Valerio Onida, Lorenza Carlassarre, Stefano Rodotà e dei loro pari (almeno 50 Costituzionalisti) che hanno sottoscritto il documento che spiega le ragioni per il NO al Referendum su questa modifica della Costituzione.

Non mi fido dei vari comitati per il SI che hanno arruolato semplici professori universitari di qua o di là, supportati dalla totalità dei mezzi di informazione. La Costituzione è stata realizzata da una Costituente di rappresentanti eletti appositamente e che rappresentava tutte le sensibilità democratiche dell'Italia appena uscita dal disastroso conflitto mondiale. Chi la ha scritta veniva da sofferenze e sacrifici indicibili ed aveva una speranza di Futuro che oggi come allora sprizza dalla vigente Costituzione. Così è stata giustamente definita la CASA degli italiani.

Oggi cancellando o modificandone malamente oltre 40 articoli è stata stravolta da una maggioranza di nominati (non eletti) a colpi di maggioranza. Preso atto che in questo caso il metodo è esso stesso merito veniamo su pochi ma significativi punti : Questa "giovane" classe politica che avanza, che tutto vuole semplificare, ha imposto delle modifiche che la rendono indecifrabile, basta leggere, pardon tentare di leggere, il famigerato nuovo articolo 70, che tratta il procedimento legislativo. Da far venire il mal di testa. Il politichese della prima repubblica era ben più comprensibile; Nel Senato delle autonomie viene previsto che a rappresentarci siano dei nominati tra gli eletti nei consigli regionali e tra i Sindaci; Alla faccia della partecipazione democratica, gli elettori non potranno scegliersi i loro Senatori.

E poi i Consiglieri regionali e ancor di più i Sindaci che hanno già non pochi problemi ad espletare il loro mandato, dovrebbero fare avanti e indietro da Roma: per non dire dei conflitti di attribuzione di competenze che naturalmente ci saranno! Il potere delle Regioni viene drasticamente ridotto. Si è davanti ad un processo di accentramento in contrasto con i principi costituzionali di sussidiarietà (una volta tanto cari all'On. Violante, vivente nella categoria dei dalemiani assieme alla Finocchiaro, a Latorre ecc.ecc. oggi tutti per il SI e tutti di una certa età, mentre si enfatizza l'età ed il rancore di D'Alema militante per il NO).

Quindi a voler fare qualche esempio del potere della Regione più vicina ai cittadini mi viene in mente il RIGASIFICATORE di Brindisi, un opera che venne ritenuta indispensabile per il Paese, si mossero addirittura Prodi e Blair. E' come è finita? non si è fatto perché i cittadini aiutati dalla Regione e dal Comune si sono battuti con i pochi strumenti a disposizione per impedirne la realizzazione. Tale opera, per chi dimentica, qualche anno dopo è stata ritenuta superata ed antieconomica. Oggi abbiamo lo stesso problema con il TAP, il condotto di gas che si vuole fare approdare a S. Foca in un territorio meraviglioso; lo stesso problema con le trivellazioni, con la TAV in Piemonte, ecc.ecc.

E c'era un tempo in cui volevano imporci anche le centrali nucleari! L'On. Violante lo ricorderà bene poiché fu uno dei contrari alla realizzazione di altre centrali; anche allora Chi era contrario era contro la modernità. Chi governava usava gli stessi argomenti di oggi per prevaricare la volontà popolare!

Con la modifica prevista il Governo elimina in un colpo solo il potere di interdizione delle Regioni, cioè dei territori. Perché il Rigasificatore ed anche il TAP sono ampiamente superati dalle nuove energie alternative e da condotti già in funzione, il cui gas giunge dalla Russia, Kazachistan ecc. e dai Rigasificatori realizzati nel Centro-nord Italia. Perché la TAV ha come scopo l'aumento della velocità dei treni merci al costo della devastazione di un territorio montuoso. Poi non stupiamoci se la natura si ribella! Ecco quando sentiamo parlare di infrastrutture da un Governo di solito andiamo incontro a grandi investimenti di risorse, che sono appetiti di certe imprese quindi corruzione e clientelismo. Se vincerà il SI con le modifiche approvate in questo Parlamento Chi avrà la maggioranza, in qualsiasi modo l'abbia conquistata, deterrà un potere ancora più forte di quello attuale che inciderà sulla elezione del Presidente della Repubblica e sui Giudici costituzionali; renderà la minoranza ininfluente e ne ridurrà i poteri di controllo con i regolamenti parlamentari approvati dalla maggioranza appunto.

Molti oggi sono favorevoli a cambiare la Costituzione purché qualcosa cambi, magari gli stessi che hanno votato contro una riforma simile fatta da Berlusconi nel 2008. Ma non funziona così. L'acqua calda è già stata inventata. Chi ha fatto la Costituzione nel 1948 sapeva cosa faceva ed aveva un senso della collettività che oggi non c'è più. Tant'è che grazie a tale Costituzione ben due Presidenti della Repubblica e le minoranze politiche presenti hanno impedito lo scivolamento del nostro Paese verso una autocrazia. Aggiungo che i limiti di età fissati per il Senato (40 anni) e per la Camera (25) non erano e non sono campati in aria; perché di norma a 40 anni si è più maturi che a 25, si sono avute più esperienze e studi. O no? Ci continuano a dire che così si risparmierà, che la politica costa cara ai cittadini.

Quando alcuni politici si preoccupano di farmi risparmiare, mi preoccupo. Così quando li sento dire che fanno le riforme per il mio futuro e quello dei nostri giovani. Nel primo caso nel 1922 ci siamo ridotti a un Duce; nel secondo abbiamo visto chiudere gli ospedali, privatizzare la sanità, scaricare i costi della sicurezza sui cittadini ( pochi poliziotti e magistrati), allontanarsi la pensione, massacrare la scuola pubblica, eliminare diritti sindacali e sociali in nome di una maggiore occupazione che non si è mai vista ecc.ecc.

Se volevano ridurre i costi bastava semplicemente ridurre da 300 a 100 il numero dei Senatori, da 600 a 300 i deputati, eliminare gli enti inutili, aggiustare le competenze delle Camere e una buona legge elettorale che mantenesse al cittadino il diritto di scegliersi i suoi rappresentanti in ogni consesso istituzionale, salvaguardasse la rappresentanza politica di tutte le sensibilità democratiche presenti nel nostro Paese, la attribuzione di un premio di maggioranza al partito o coalizione che raggiunge il 50% dei voti. Infine accolgo come una esortazione, che estendo a tutti, ciò che Gustavo Zagrebelski ha definito Democrazia : la Democrazia è Lotta per la Democrazia. Alla luce di quanto su sintetizzato Io Voto NO! Cordiali saluti. Roderigo di Castiglia