Redazione

Con la presente, questa Segreteria Territoriale, sempre con spirito di collaborazione, sempre nell’interesse del servizio e dei lavoratori, vuole dare il giusto contributo, sicuro e considerato che questa gestione del servizio di igiene urbane e servizi complementari  volge al termine,  questo è il momento di cercare di portare dei miglioramenti per una città pulita, decorosa rispettosa dell’ambiente, prendendo atto che, la città è molto cambiata, c’è più traffico automobilistico, la movida estiva nel centro storico, le numerose attività culturali, il consistente flusso di turisti, l’apertura di tante altre attività commerciali:

 1)prevedere un servizio di raccolta differenziata sempre più virtuoso, vicino alle esigenze dei cittadini, delle attività commerciali e alle zone periferiche;
2)prevedere nel nuovo Bando di gara che tutti i servizi previsti siano certi ed esigibili. 
Le nostre proposte nascono dall’esperienza di questi due anni, dove l’azienda gestore del servizio con il suo progetto offerta, con la sua libertà imprenditoriale e la sua organizzazione ha gestito con tante criticità, non solo a nostro parere ma condiviso da molti, sicuramente gli Uffici Comunali nel rispetto dei dettami contrattuali hanno e stanno vagliando con la dovuta competenza.
Possiamo affermare senza smentita, prima fra tutte a nostro parere sono i carichi di lavoro per il personale addetto alla raccolta porta a porta e la tipologia dei mezzi utilizzati, (situazione attenzionata allo SPESAL di Brindisi).
Ricordiamo che, tra licenziamenti, dimissioni e pensionamenti mancano dalla platea storica n. 7 unità a tempo pieno più (tutti i lavoratori assenti per lunghi periodi per malattie, infortuni, congedi 104/90 e aspettative), non è stata data la giusta considerazione ai sei lavoratori a tempo indeterminato a Part. Time a 19 ore settimanali, che da più di due anni lavorano con un reddito da fame, l’azienda caparbiamente non ha voluto modificare il loro contratto di lavoro, eppure sono previsti nel Capitolato d’appalto n. 53 lavoratori a tempo pieno e indeterminato, nella sua libertà imprenditoriale ha preferito aumentare le sacche del precariato assumendo a tempo determinato altri lavoratori sempre a Part. Time a 30 ore settimanali.
L’Amministrazione di Mesagne da sempre è molto vicina alle problematiche del mondo del lavoro per la salvaguardia della dignità dei lavoratori, sempre attenta al contrasto alla precarietà e alla buona occupazione, proponiamo che nel prossimo Bando sia inserito:
Rispetto della salute e sicurezza sul lavoro se non rispettata deve essere causa rescissione contrattuale.
I lavoratori impiegati della platea storica devono essere tutti a Full Time e a tempo indeterminato;
Tutti i lavoratori a tempo determinato che senza demerito hanno svolto attività lavorativa maturando professionalità nella gestione del servizio di igiene urbana nel cantiere di Mesagne è obbligo per il prossimo gestore attingere da questa platea per la sostituzione dei lavoratori assenti a vario titolo, con contratti a full time.
Siamo sicuri che il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale, saranno molto attenti a salvaguardare gli interessi dei lavoratori e dei propri cittadini, mai più maglie larghe che permettano precarietà e miseria.  

In merito allo spregevole atto vandalico perpetrato la notte del 10 dicembre nel plesso della Scuola dell'Infanzia Don Sante, appartenente al 1° Circolo didattico Collodi di Fasano, il primo cittadino Francesco Zaccaria ha prontamente accolto l’appello della dirigente scolastica Vita Ventrella che richiedeva l’intervento delle istituzioni per attivare un sistema di videosorveglianza a difesa del plesso.

«In queste ore siamo impegnati a progettare – dichiara il sindaco Zaccaria - il richiesto e necessario intervento di ulteriore protezione degli ingressi alla Scuola dell’Infanzia Don Sante. Ringrazio la dirigente Vita Ventrella, le maestre e i genitori dei bambini, che stanno affiancando la ditta incaricata di ripulire. Il senso del dovere, la loro sensibilità e dedizione stanno cancellando l’ignoranza e l’inciviltà dei vandali che, spero, traggano ispirazione da questi comportamenti per migliorarsi e migliorare la nostra comunità».

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In una relazione di ascolto dei bisogni e delle fragilità dei giovanissimi della Scuola - secondarie di primo grado e dell’istituto di secondo grado Alberghiero di Brindisi assegnatario delle risorse PNRR e promotore dell’iniziativa di formazione -  si significa l’evento del 13 dicembre p.v con inizio alle ore 9:00   presso l’Aula Magna IPEOA “ Sandro Pertini ”.


Nell’ambito del Progetto “Hug Me School”, con le componenti studentesca , genitoriale e docente l’occasione è data nella “scuola che ti abbraccia” diretta dal DS Prof.  Cosimo Marcello Castellano di dare voce ai protagonisti della novità editoriale di Giancarlo Visitilli, docente , scrittore, giornalista e critico cinematografico.

Con la partecipazione dell’autore e della Giunti al punto Librerie di Brindisi, “Dell'amore e di altre storie. Ragazzi di vita nel mare tempestoso“ è il romanzo
scelto per animare il dibattito in rete formativa sull’emergente educazione alle relazioni .
Sul modello del protagonista Saverio, che da educatore e insegnante di Lettere, svolge un laboratorio sul tema dell'autobiografia, e quindi dell'amore e della giovanile tempesta di emozioni , Giancarlo Visitilli condurrà l’edizione PNRR IPEOA Br di orientamento partecipato con le famiglie.
E come nella sinossi del suo romanzo “Nessuna terapia o proposta di guarigione “ è attesa. Solo l’acquisizione di consapevolezza: “dare il nome alle cose - al dolore, al problema, al trauma - e mutarle in altro“. Per la cura,  l’ascolto e la parola.


In tema di orientamento e inclusione, anche la visione del film  L’Abbraccio (2020)   della  Prof.ssa Paola Manno dell’Alberghiero di Brindisi vincitrice del Nastro d’Argento  nell’intento di superare la solitudine  “dell’amore e di altri demoni”.

Con approccio ludico- creativo, nella scuola polo PNRR l’esperienza formativa   Scuola- Famiglia continua nel laboratorio programmato di enogastronomia, alla scoperta del benessere e delle vocazioni in un abbraccio  di vicinanza, comprensione e condivisione .

 

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, CORMORANI ASSALTANO ALLEVAMENTI PESCE; TROPICALIZZAZIONE FAVORISCE SELVATICI CHE DIVENGONO STANZIALI

Ogni uccello riesce a mangiare fino a 10kg di pesce al mese

Con il 2023 che sarà l'anno più caldo spinto da un mese di novembre che ha fatto segnare il record con un temperatura di 0.85°C superiore la media del periodo 1991-2020,, c’è l’invasione di cormorani in Puglia, gli uccelli che si cibano di pesce, più che triplicati a causa della tropicalizzazione del clima, con ripercussioni economiche gravi per i pescatori e per gli allevamenti di pesce in mare aperto. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati del Copernicus Climate Change Service dell’Unione europea con la tropicalizzazione del clima che manda la natura in tilt e fa proliferare la fauna selvatica, come i cormorani che da migratori sono diventati stanziali in Puglia con danni alla pesca negli allevamenti, in mare ed in laguna.

Ogni cormorano mangia fino a 10 chilogrammi di pesce al mese, oltre 300 grammi al giorno, lasciando tra l’altro – denuncia Coldiretti Puglia - pesci feriti nell’attività predatoria e con il rischio della diffusione di malattie e parassiti. Il numero di cormorani svernanti è cresciuto di circa venti volte negli ultimi 25 anni – aggiunge Coldiretti Puglia - secondo un andamento parallelo e strettamente correlato alla crescita esponenziale delle popolazioni nidificanti nei paesi dell'Europa centrosettentrionale.

La presenza sempre più invasiva dei cormorani – aggiunge Coldiretti Puglia - viene segnalata dai pescatori in provincia di Bari sia a sud, tra Mola di Bari e Torre a Mare che a nord tra Giovinazzo e Bisceglie, sulla costa di Taranto, nella laguna di Varano, sulla Diga di Capaccio del Celone a Lucera e presso la palude del Lago Salso a Manfredonia, a Gallipoli e sugli oltre 400 chilometri di costa della regione.

E’ ormai una vera e propria emergenza alla luce dei danni provocati all’attività degli allevamenti di pesce in mare aperto in Puglia e alla vita stessa dei pesci nei mari. L’attività predatoria dei cormorani – spiega Coldiretti Puglia - sottopone a forte stress la vita marina poiché è talmente intensa da non permettere la crescita, lo sviluppo e la riproduzione delle specie di cui si nutrono.

Non si limitano alle specie di pesce pregiate – aggiunge Coldiretti Puglia - perché mangiano anche quelle specie-foraggio che dovrebbero fungere da pasto per le prime, rendendo ancor più negativo il loro impatto sul settore ittico. Per acquacoltori e pescatori di mestiere la riduzione del pescato risulta il fattore di maggior impatto – riferisce Coldiretti Puglia - mentre per i pescatori sportivi a rischio è la riduzione degli stock ittici dovuti ad una ridotta produzione naturale.

I danni causati dai cormorani vanno ad aggiungersi agli effetti del conflitto in Ucraina, con uno scenario nelle marinerie molto grave per il caro carburanti che sta fermando i pescherecci e le barche nelle banchine e il calo dei consumi per l’inflazione che ha fatto perdere potere di acquisto alle famiglie.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – conclude la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.

Cercasi Schiavo - Conferenza stampa, presentazione rapporto sullo sfruttamento nel lavoro turistico a Mesagne.

Si terrà Sabato 16 Dicembre alle ore 16:30 presso la sede delle Officine Ipogee, in piazza Sant’Anna dei Greci a Mesagne, l’incontro di presentazione del Rapporto “Cercasi schiavo. Indagine sul lavoro turistico nella città di Mesagne”.

Il lavoro contiene i principali risultati della ricerca che è stata condotta dall’Associazione Mesagne Bene Comune nell’ambito dell’omonima campagna di denuncia sociale sulle condizioni di sfruttamento dei lavoratori della ristorazione “Cercasi schiavo”.

Lo strumento principale dell’iniziativa intrapresa dall’associazione è stato proprio un questionario, compilabile in forma anonima dai lavoratori, attraverso il quale si è raccolta una quantità rilevante di dati e testimonianze che permettono di delineare meglio il fenomeno del lavoro nella ristorazione e le caratteristiche che spesso assume nel territorio oggetto di osservazione. Sono infatti giunte entro la fine di Luglio, a solo un mese dal lancio della campagna, ben 74 delle 82 compilazioni complessive del questionario, segno che l’argomento è molto sentito tra gli impiegati del settore e che racchiude una richiesta chiara a tutta la società civile: non spegnere i riflettori che si sono accesi sui diritti dei lavoratori, troppo spesso sacrificati.

Il rapporto è stato elaborato da un team di studiosi, coordinato dal Prof. Marco Marrone, Ricercatore di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’Università del Salento, che sarà presente durante l’incontro per illustrare con il supporto di grafici e tabelle i principali risultati dell’indagine. Dialogheranno con lui gli associati di Mesagne Bene Comune e l’appuntamento sarà occasione per formulare proposte concrete per intervenire sul problema e per raccogliere ulteriori interventi e testimonianze dei presenti. Il lavoro, del quale saranno disponibili delle copie cartacee, sarà poi scaricabile e consultabile tramite i canali social dell’Associazione.

Invitiamo stampa, amministrazione, ispettorato del lavoro, sindacati, ristoratori, associazioni di settore, e tutta la cittadinanza.

SCU: Operazione della Polizia di Stato di Brindisi e della Direzione Distrettuale Antimafia di LECCE contro il traffico di droga.

Alle prime ore della mattinata odierna, a conclusione  di complesse e articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Lecce, la Squadra Mobile di Brindisi e il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato – con il supporto della SISCO e della Squadra Mobile di Lecce e degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Bari e di Lecce e del Reparto Volo di Bari – hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Lecce numerosi soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi.
Le indagini svolte dalla Polizia di Stato e dirette dal Sostituto Procuratore della D.D.A di Lecce dott.ssa Carmen RUGGIERO – hanno consentito di acquisire un poderoso compendio indiziario in ordine all’esistenza e operatività di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti  operante sui territori a nord della provincia di Lecce e a sud della provincia di Brindisi costituita da un gruppo riferibile a PERRONE Salvatore detto “friculino” e un gruppo riferibile ai germani ANNIS, Fabrizio e Gimmi e al loro uomo di fiducia DE MARCO Massimiliano. 
L’attività investigativa ha consentito di acquisire significative evidenze in ordine alla elevata probabilità che i territori di S. Pietro Vernotico, Squinzano e Trepuzzi sarebbero sottoposti al controllo di frange storiche della sacra corona unita che interagirebbero tra loro nella gestione in particolare del traffico di stupefacenti e di armi.
L’attività di indagine svolta dalla squadra mobile di Brindisi ha consentito di acquisire circostanze dotate di elevata efficacia indiziaria in ordine al fatto che gli indagati gestirebbero il traffico di stupefacenti con una autonoma struttura associativa caratterizzata da una organizzazione gerarchica fondata sulla ripartizione di ruoli tra i vari partecipi. Essa appare articolarsi in due gruppi operanti su distinte piazze di spaccio ma che interagirebbero tra loro in rapporto sinergico effettuando reciproche forniture, trattando partite di stupefacente e avvalendosi in talune occasioni dei medesimi pusher. PERRONE Salvatore, a capo dell’intera organizzazione, avrebbe imposto il prezzo dello stupefacente da lui rifornito in modo pressoché esclusivo e “i punti” da destinare ai carcerati. L’associazione si rifornirebbe tramite diversi canali di approvvigionamento, tra cui quelli calabresi, fasanesi e lucani. L’attività avrebbe consentito di ricostruire le dinamiche dell’associazione e il traffico illecito di stupefacenti con il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish, cocaina ed eroina.
Le indagini hanno altresì consentito di acquisire elementi indiziari indicativi della circostanza che taluni degli indagati, in ragione di superiori referenze criminali costituite dai legami con i capi storici detenuti della frangia brindisina e leccese della sacra corona unita che controllano i territori di SAN Pietro Vernotico e Trepuzzi garantendo a loro e alle loro famiglie la corresponsione di somme di danaro per il loro mantenimento,  si avvalessero della vis intimidatoria e della fama criminale consolidatasi nel tempo per la pretesa del pagamento del cosiddetto “ punto”  sulla vendita di stupefacenti effettuata da terzi, intervenendo nei confronti di coloro che si mostravano riottosi al rispetto delle regole imposte dal clan per il controllo delle attività.
Le emergenze investigative hanno altresì dimostrato con elevata probabilità che i diversi gruppi dell’associazione ex art. 74 DPR 309/90, che operavano in sinergia tra loro, avevano la disponibilità di armi ed esplosivi, così come dimostrato con il sequestro di un fucile mitragliatore israeliano di tipo IMI Uzi, con due caricatori (10 proiettili cal. 9x21, 1 proiettile cl. 9 luger e 1 proiettile cal. 7.65 parabellum) rinvenuti nella disponibilità materiale di RENNA Massimiliano, che la custodiva nell’interesse del gruppo di riferimento, tanto che dalle attività tecniche emergeva come gli altri partecipi si preoccupavano della possibilità che questi potesse rendere dichiarazioni in tal senso con una loro chiamata in correità, essendo stato tratto in arresto l’11.03.2021. Tra le armi a disposizione dell’associazione risultavano altresì una pistola colt automatica avente matricola abrasa e due caricatori, una pistola calibro 7 e una pistola calibro 38 a canna corta ed altro esplosivo, occultati in luoghi ignoti per evitare che venissero scoperte nel corso delle perquisizioni.
Nella giornata odierna, contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari.
 
 
Il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha detto:
 
“ Il plauso e la gratitudine mia e delle comunità che rappresento alla
Polizia di Stato di Brindisi e alla DDA leccese per la brillante
operazione condotta contro il traffico di stupefacenti nel nostro
territorio, assicurando ancora una volta la sicurezza e le migliori
condizioni di legalità”

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I carabinieri incontrano gli studenti. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, nell’ambito dei seminari formativi per la diffusione della cultura della legalità, hanno incontrato le classi dei Licei Classico e Musicale dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Marzolla-Leo-Simone-Durano” di Brindisi. All’incontro, suddiviso in diversi gruppi, hanno partecipato circa 360 studenti e il corpo docenti. Sono state affrontate diverse tematiche finalizzate a rendere gli studenti più consapevoli del significato giuridico dei loro gesti quotidiani e delle responsabilità connesse ai loro comportamenti, soprattutto in relazione alla loro giovane età, sia nel contesto scolastico che sociale più ampio. In particolare, sono stati illustrati alcuni dei reati più comuni, che caratterizzano la cosiddetta microcriminalità, come i furti, i danneggiamenti, le percosse, le lesioni, ecc.. Gli argomenti hanno poi toccato, su spinta delle numerose domande degli studenti, molto partecipi e maturi nelle loro riflessioni, anche l’uso consapevole dei social network, le droghe e più in generale il modo corretto di relazionarsi con gli altri e di reagire a offese o minacce. Un altro incontro è già stato programmato per i prossimi giorni per le restanti classi dell’Istituto. Questi incontri sono inseriti in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti, in accordo con i Piani Triennali dell’Offerta Formativa dei diversi Istituti scolastici, che vedono l’Arma dei Carabinieri operare vicina ai giovani e giovanissimi studenti con l’obiettivo di accrescere il senso civico e la fiducia nell’Istituzione.

Si e' concluso ieri in maniera trionfale il "trittico" di impegni della SS.Annunziata Volley Mesagne.Dopo il  sofferto successo  di sabato della Omega a Gioia per 3-2  in Serie C Maschile  seguito domenica quello della Juvenilia-Annunziata in Prima Div.Maschile per 3-0 contro il Grottaglie Volley Club ieri sera anche i ragazzi della Under 15 si sono ritagliati il loro pezzetto di gloria piegando per 3-0 (25-16 / 25-23 /25-17) i pari eta' della SD Pallavolo Martina Franca.I ragazzi di Giacomo Viva sono scesi ieri sera in campo davanti ad un folto pubblico di genitori decisi a riscattare il mezzo passo falso di domenica a Grottaglie.  Francesco Renna( efficacissimo oggi in posto 4) e compagni hanno interpretato molto bene la gara soprattutto al servizio dove Francesco  Caliandro (si sono contati 8 suoi ace nel primo set nei primi 10 punti)e  Francesco Miraglia (ottima stavolta la sua regia) hanno spesso messo in difficolta' la ricezione avversaria. Bene anche la prova dei centrali  Lorenzo De Castro ,Leonardo Destino e di Leonardo Solazzo molto efficace in posto 2. Mister Viva comunque ha fatto ruotare tutta la rosa inserendo Manuel Carpinelli (ottima la sua prova in posto 2)  Lorenzo De Guido Matteo Perrucci, Simone Carriero e Lorenzo Solimeo al centro. Ottima pure la prova del giovanissimo  (un Under 13)Guido Alfonsetti come libero.Con questo successo i Mesagnesi-S.Pietrani  si portano al secondo posto in classifica generale alle spalle dell'imbattuto S.Lorenzo Francavilla Fontana .Prossimo appuntamento domenica prossima ad Oria contro la Juvenilia-Torre ore 09.00 nel Tensostatico di Via S. Cosimo alla Macchia.

MIGRANTI: COLDIRETTI PUGLIA, CLICK DAY CON OVERBOOKING PER 82705 INGRESSI; IN PUGLIA SONO OLTRE 22MILA IN CAMPI E STALLE


Click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilità a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia, quando in Puglia nei campi e nelle stalle viene da mani straniere quasi 1/3 del Made in Italy a tavola, con 22.314 lavoratori provenienti da tutto il mondo che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento alle domande presentate a partire dalle ore 9,00 di martedì 12 dicembre 2023 per l’arrivo in Italia di 82550 lavoratori stagionali extracomunitari previsti dal nuovo Dpcm triennale del 27 settembre 2023 di programmazione transitoria dei flussi 2023-2025, con i lavoratori extracomunitari in Puglia che sono  pari al 10% sul totale nazionale.

Il click-day – sottolinea la Coldiretti - che fa seguito a quello per colf e badanti del 4 dicembre scorso riguarda esclusivamente i lavori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero con la riserva di 40000 unità per i nulla osta presentati dalle associazioni datoriali firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022.

Anche se ancora non esiste una suddivisione a livello territoriale, le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso- secondo la Coldiretti sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera come il Trentino soprattutto per la raccolta delle mele o il Veneto per la raccolta degli ortaggi e delle fragole che è ormai alle porte anche per effetto del caldo inverno ma anche il Friuli Venezia Giulia per la preparazione delle piantine di vite per i nuovi impianti, le cosiddette barbatelle, il Lazio per gli ortaggi e la Campania per la coltivazione del tabacco ed il settore della pomodoro destinato alla trasformazione industriale.

Gli occupati stranieri sono ben rappresentati nel settore agricolo in Puglia, dove si concentrano per il 23,6% contro il 7,8% degli italiani, con la manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, che resta determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. Una esigenza che si è fatta stringente per la mancanza di manodopera italiana e a seconda del calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – con la scalarità delle diverse coltivazioni e produzioni.

Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

E’ importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente – conclude Coldiretti - partendo dal decreto triennale che Coldiretti ha fortemente sostenuto e che può dare una grande mano tenendo conto che non solo si passa dalle 42 mila unità di lavoro stagionale alle 82 mila del 2023 fino alle 90mila del 2025 ma soprattutto che le quote riservate alle Associazioni agricole per i loro soci passano dalle 22.000 unità dell’anno scorso e raggiungono le 40.000 quest’anno, assicurando alle imprese la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato un avviso pubblico per la concessione di buoni spesa a favore dei nuclei familiari con difficoltà economiche.

Il provvedimento è rivolto alle persone residenti nel Comune di Francavilla Fontana con un ISEE non superiore a 7.500 euro. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica entro il prossimo 16 dicembre. I buoni, del valore unitario di 100 euro, potranno essere spesi nelle attività commerciali convenzionate con il Comune.

Il bando e l’elenco degli esercizi commerciali convenzionati sono consultabili sul sito internet istituzionale.

“In questi mesi – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Giuseppe Bellanova – con l’eliminazione del reddito di cittadinanza si sono moltiplicate le situazioni di disagio economico. In vista del Natale contiamo con questa misura di poter sostenere i consumi dei nuclei familiari più fragili. Siamo consapevoli che questo intervento non è risolutivo, ma intendiamo comunque dare un segnale concreto di vicinanza da parte dell’Amministrazione Comunale.”

I buoni spesa sono stati finanziati con la variazione di bilancio approvata nell’ultimo Consiglio Comunale e rappresentano solo una parte di un investimento a favore dell’inclusione sociale e a sostegno delle famiglie.

Infatti, grazie all’ultima manovra del 2023, l’Amministrazione Comunale ha destinato 300 mila euro per il sostegno degli affitti dei nuclei familiari con fragilità economiche. Il ricorso ai fondi comunali, in questo caso, si è reso necessario per la decisione del Governo di non rifinanziare il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Le somme stanziate, di importo pari a quello dell’ultimo finanziamento statale, consentiranno di soddisfare le richieste di una ampia platea di beneficiari.

“La povertà – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo – continua ad essere un nemico difficile da combattere. Le finanze comunali non possono sostituirsi totalmente al Governo Nazionale. Quelli che visti da lontano possono sembrare solo numeri, dalla prospettiva di una Amministrazione Comunale sono storie fatte di sofferenze e difficoltà quotidiane. Ecco perché abbiamo fatto il possibile per far sentire tutti meno soli. Spero che il Governo coinvolga maggiormente i territori prima di decidere tagli sulla spesa sociale.”

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