Redazione

CEGLIE MESSAPICA – Per il terzo anno consecutivo la “Dante Alighieri ETS”, ente di formazione accreditato dalla Regione Puglia, ha aperto le iscrizioni ai nuovi percorsi formativi gratuiti che hanno l’obiettivo di formare, orientare e supportare l’imprenditorialità e l’autoimprenditorialità. I corsi – che si svolgeranno presso la Med Cooking School di Ceglie Messapica gestita dal Gruppo Fortis di Fasano – sono rivolti ai giovani tra i 16 (obbligo scolastico) e i 35 anni, esclusi sia dal mondo della formazione che da quello del lavoro.CORSO_DI_PASTICCERIA.jpg

I percorsi permetteranno ad iscritti ed iscritte di acquisire abilità tecniche ed organizzative in ambito culinario, realizzare i principali cocktail ed imparare tutti i segreti dell’arte bianca. Esistono, poi, lavori nel settore food che permettono di esprimere al meglio la propria creatività e che sono dunque perfetti per coloro che non vogliono limitarsi al classico ruolo di chef, come quello di Food Photographer. Nello specifico, infatti, oltre alle nozioni di base della tecnica di ripresa digitale, i partecipanti apprenderanno come gestire l’intero processo produttivo di un progetto fotografico professionale di fotografia alimentare.CORSO_DI_PASTICCERIA_2.jpg

Le restanti attività formative sono più “tradizionali”, e consistono in due corsi: Inglese con obiettivo finale di acquisire la Certificazione Cambridge ed Informatica con rilascio della certificazione PEKIT. Si tratta quindi, di corsi altamente personalizzati a seconda delle necessità di ciascun profilo, a seconda del livello di profilazione con l’obiettivo di costruire la formazione di ciascun partecipante.CORSO_FOOD_PHOTOGRAPHY.jpg

Infine, oltre ad un’indennità sulle spese di trasporto sostenute per raggiungere la sede, è stata introdotta un’altra importante novità: partecipando ai corsi si ha la possibilità di ottenere, ove previsto, l’accesso diretto alla Benefit Class. Per informazioni e iscrizioni telefonare al numero 0831.382065 (WhatsApp: 380.4763030 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o recarsi presso la sede della Med Cooking School sita in via Giuseppe Elia, 1 a Ceglie Messapica (Br).

Di seguito tutti i corsi gratuiti

  • La pasticceria artigianale, tradizionale ed artistica
  • Tecnico di cucina
  • Barman/Bartender
  • Pizzaiolo
  • Food Photographer
  • Inglese
  • Informatica
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MENSE: COLDIRETTI PUGLIA, TORNA EDUCAZIONE ALIMENTARE A SCUOLA E IN MASSERIA; IN PUGLIA 90MLN PASTI ANNUI PER OLTRE 580MILA STUDENTI

Al mercato contadino in funzione un laboratorio per i consumatori che potranno farsi preparare salse, marmellate e condimenti su misura in diretta

Con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche, riparte l’educazione alimentare a scuola e in masseria in Puglia, dove sono somministrati 90 milioni di pasti all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione dell’apertura della fattoria didattica per i bambini in città a Foggia, con pony, merende contadine e giochi all’aria aperta, ma anche con il mercato contadino di Campagna Amica, il food hub del cibo locale dove è in funzione un laboratorio per i consumatori che potranno farsi preparare salse, marmellate e condimenti su misura in diretta.

In Puglia il 37% dei bambini è obeso o in sovrappeso, l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dell’Indagine di OKKio alla Salute, secondo cui tra i bambini della Puglia il 4,8% risulta in condizioni di obesità grave, il 10,3% risulta obeso, il 21,6% in sovrappeso, il 61,2% normopeso e il 2,1% sottopeso, con il 36,7% dei bambini che presenta un eccesso ponderale.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, che riparte anche nell’anno scolastico 2022/2023. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

Ma ci sono anche oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà, disagio e anche dispersione scolastica che hanno addirittura bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare, in uno scenario reso ancora più grave dall’inflazione, dalla guerra e da fenomeni speculativi, per cui Coldiretti e Campagna Amica hanno reso strutturali iniziative come la ‘spesa sospesa’, dando un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia.

Consumare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale, dice Coldiretti Puglia nel sottolineare che si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini con le iniziative di educazione alimentare dentro e fuori le scuole in collaborazione con gli agricoltori della Coldiretti e con la crescita dei mercati contadini che in Italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.

Il km0 è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Occorre creare le condizioni per una crescita qualitativa nell’alimentazione  dei bambini, con il tema dell’educazione alimentare delle nuove generazione che diventa cruciale con la necessità di qualificare anche l’offerta delle mense scolastiche con cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive nazionali e garantiscono genuinità e freschezza.

 AIPD critica il cortometraggio di Cosimo Scarpello, realizzato dagli studenti di una scuola di Mesagne (BR). La storia di un ragazzo con disturbi dell'apprendimento che tenta il suicidio per le difficoltà che incontra a scuola, a causa - secondo la scuola - della “ostinazione” della madre

Roma, 14 settembre 2023 - “Un caso particolare”: così lo definisce una delle sue professoresse. “Sa solo disegnare”, aggiunge. E' uno studente con difficoltà di apprendimento il protagonista del cortometraggio “Un pezzo di carta”, del regista Cosimo Scarpello, realizzato dagli studenti di una scuola di Mesagne, che sarà diffuso a fine settembre. Un ragazzo che, di fronte a programmi scolastici ostici e inadeguati e alle difficoltà che incontra ogni giorno a scuola, tenta il suicidio. Dall'altra parte ci sono professori che da tempo consigliano alla madre di rinunciare al “pezzo di carta” e far intraprendere al figlio un percorso differenziato. Solo di fronte alla tragedia sfiorata, la madre si “rassegna” e il figlio trova la serenità.
“Questa trama racconta tutto il contrario della necessaria collaborazione scuola-famiglia – spiega Gianfranco Salbini, presidente nazionale di AIPD – Quella madre, che nel cortometraggio e negli articoli sui giornali locali, che ci sono stati segnalati dalla nostra sede territoriale in Puglia, viene presentata come ostinata, quasi capricciosa, attaccata a un 'pezzo di carta', potrebbe essere una delle tante mamme che fanno parte della nostra associazione e che ogni giorno si battono per il riconoscimento dei diritti dei figli a scuola e nel mondo. La scuola dovrebbe accompagnare la famiglia piuttosto che accusarla. Ci siamo lasciati alle spalle le scuole speciali e la scuola italiana offre più alternative per individuare con la famiglia il percorso scolastico più adatto per ogni alunno: un cortometraggio che propone i percorsi differenziati come unica opzione valida per gli alunni con disabilità è fuorviante e pericoloso. E ancor più pericoloso è stigmatizzare le famiglie come controparti incapaci di collaborare con la scuola. Doverosamente attendiamo di vedere il cortometraggio per un giudizio più completo, ma se il messaggio sarà quello stereotipato che si evince dal trailer e dal suo articolo di presentazione, auspichiamo che non venga mai pubblicato o almeno chiediamo di poterlo visionare in anteprima per suggerire, con spirito di collaborazione, delle eventuali opportune modifiche”.

Commenta Nicola Tagliani, dell'Osservatorio scolastico di AIPD: “Abbiamo letto l'articolo pubblicato su Il Gazzettino di Brindisi l’8 settembre e visto il trailer del cortometraggio, che invece non abbiamo potuto vedere integralmente, in quanto non ancora pubblicato. Ci è saltata agli occhi innanzitutto l’inesattezza normativa, in quanto una programmazione didattica differenziata – lo ricordiamo - è prevista solo per gli alunni con disabilità certificata e non per quelli con un disturbo dell’apprendimento, come invece viene definito (forse erroneamente?) il protagonista del video. Ma soprattutto ci ha colpito il tono accusatorio rivolto dalla scuola ai genitori, definiti nell'articolo 'adulti che li considerano [i propri figli - n.d.r.] proiezioni delle proprie aspirazioni represse e li utilizzano come pedine per cercare un improbabile riscatto dai propri insuccessi e dalle proprie comprensibili frustrazioni'. Ancora, la scuola motiva la scelta di realizzare il video per raccontare 'storie di ostacoli che spesso appaiono insormontabili, creati dall’egoismo di genitori riluttanti ad accettare la diversità dei propri figli'. Teniamo a sottolineare che il 'lieto fine' non necessariamente corrisponde per tutti alla scelta di un percorso didattico differenziato, ma è certamente indispensabile una sinergia tra scuola e famiglia, che in questo caso sembra totalmente mancare, che può far scegliere il percorso didattico adatto a ciascun alunno. Siamo realmente convinti che questa sinergia sia l’unica chiave efficace per realizzare percorsi scolastici di successo per gli alunni con disabilità ed i loro compagni, ma per fare questo scuola e famiglia devono innanzitutto riconoscersi reciprocamente come partner attivi, competenti e significativi in un percorso di cooperazione e condivisione. Crediamo e lavoriamo da anni per una scuola di qualità per tutti, una scuola inclusiva, dove le differenze sono viste come una risorsa e non come un inevitabile ostacolo da sopportare più o meno pazientemente”.

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Arriva la terza domenica del mese e a Mesagne torna l’appuntamento con il mercatino dell'antiquariato e degli hobbisti, con gli oggetti da collezione, d'arredo e di artigianato.
Per gli amanti del vintage, del riciclo creativo e del riuso green, a cura dalle associazioni “Zacaredde” e “Arteventinpiazza”, l'iniziativa si svolgerà in Villa Comunale e in via Tenente Ugo Granafei a partire dalle ore 7.

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Smantellata dalla polizia di Mesagne una rivendita di sostanza stupefacente al dettaglio gestita da una donna nel cuore del centro storico di Mesagne. Si tratta solo di uno dei market della droga in cui si rifornisce la clientela durante la movida estiva. All’interno dell’abitazione sono state trovate e sequestrate dosi già pronte per l’uso di varie sostanze stupefacenti. Non era presente l’attrezzatura necessaria per tagliarla e confezionarla. Circostanza che fa pensare che in città ci siano altri luoghi in cui avviene la lavorazione. Le indagini, pertanto, non sono concluse e mirano a individuare l’intera rete di spaccio. L’operazione antidroga si è svolta nel tardo pomeriggio di martedì scorso, quando agenti della polizia di stato, durante i normali servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati nel territorio mesagnese, ha tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, una donna di 40 anni residente a Mesagne.

In particolare i poliziotti avevano notato da un po' di tempo una frequentazione sospetta presso l’abitazione di una giovane donna. In pratica a insospettire gli agenti sono stati i movimenti anomali che avvenivano presso l’abitazione della donna, incensurata e insospettabile, posta proprio nel cuore del centro storico di Mesagne, tanto da far ritenere che in quel luogo si stava effettuando un’attività di spaccio. I poliziotti hanno deciso, quindi, di tenere sotto controllo la struttura fino a quando hanno avuto la certezza che all’interno fosse presente la droga. Hanno bussato e una volta che la porta gli è stata aperta sono entrati ed hanno eseguito una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati rinvenute e sequestrate diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hascisc e marijuana, già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato locale. A quel punto la donna è stata portata in commissariato e tratta in arresto. Dovrà rispondere del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Le indagini proseguono perché è convincimento degli investigatori che il giro di vendita di droga in città è ben più ampio con più punti di smercio al dettaglio.

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Il presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino e il consigliere Marco Galante, in rappresentanza della sottocommissione sulla riorganizzazione dei laboratori analisi hanno incontrato oggi l’assessore alla sanità Rocco Palese e i dirigenti del Dipartimento Salute. 

“Oggi - spiegano i consiglieri - secondo il cronoprogramma inviato dagli uffici ai laboratori era l’ultimo giorno utile per scegliere tra i modelli di aggregazione B1 o B2 per raggiungere la soglia delle 200.000 prestazioni annue, necessaria per mantenere l’accreditamento. Gli uffici hanno ribadito come quello del 15 settembre non fosse un termine perentorio, dal momenti che la scadenza prevista dal ministero è al 31 dicembre. Abbiamo concordato un primo incontro tra 15 giorni con le associazioni di categoria più rappresentative, i funzionari del Dipartimento e l’assessore Palese, e un tavolo successivo allargato a tutti i laboratori per affrontare la possibilità di deroghe da presentare al Ministero, che possano tutelare la qualità dei servizi e i livelli occupazionali. Gli uffici hanno dato la massima disponibilità per trovare soluzioni adeguate. Nel corso dell’incontro è emersa una nuova tegola per i laboratori: il nuovo tariffario nazionale che abbassa il rimborso delle prestazioni in maniera drastica, mettendo ulteriormente a rischio gran parte delle strutture. Anche di questo si parlerà nei prossimi incontri”.

Iscrizione albo presidenti e scrutatori di seggio elettorale, entro quando e come fare domanda.

Si informano le elettrici e gli elettori del Comune di Mesagne che è possibile presentare domanda di iscrizione:
allAlbo dei Presidenti di seggio elettorale, il cui termine è fissato al 31 ottobre 2023;
allAlbo delle persone idonee allufficio di scrutatore di seggio elettorale, il cui termine è fissato al 30 novembre 2022.
I moduli possono essere scaricati accedendo al sito istituzionale del Comune di Mesagne, all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it, o chiedendone copia allufficio Elettorale del Comune, presso cui dovranno essere consegnati i moduli compilati entro i termini indicati, con allegato un documento di identità in corso di validità, in forma cartacea o via email allindirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Chi fosse già iscritto non è tenuto a presentare domanda di rinnovo, l'iscrizione rimane infatti  valida finché non si perdano i requisiti o si chieda la cancellazione dall'Albo con motivazione. Per informazioni gli interessati possono rivolgersi allufficio elettorale comunale. Contatto telefonico e indirizzi e-mail per richiesta informazioni: telefono: 0831732281; e- mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 

Primo test congiunto della stagione per il Football Latiano, al termine della prima settimana di preparazione. I ragazzi di coach Giordano Marelli saranno impegnati contro il Futsal Lecce, team impegnato nel campionato di C2, nella giornata di sabato alle 15 al Pala Da Vinci di Brindisi. Gli appassionati potranno vedere per la prima volta i ragazzi rossoblù all’opera, in quanto il test sarà a porte aperte. Al netto dei ragazzi che stanno svolgendo la preparazione e l’allenamento differenziato, questi saranno i ragazzi all’opera: Giuseppe Costantini, De Brasi, Molfetta,  Antonio Costantini, Conte, Evangelista, Taccone, Misuraca, Prestileo, Caggiano. De Marco, D’Ancona.

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In data odierna una delegazione del Movimento Regione Salento si è recata presso il canile comunale per effettuare un sopralluogo, anche sulla scorta delle numerose segnalazioni raccolte negli ultimi giorni e riferite al benessere degli animali presenti nella struttura.
 
Il personale della Brindisi Multiservizi presente nel canile, però, così come il veterinario presente in quel momento, ci hanno impedito l’ingresso, aggredendoci verbalmente (anche con gravissime allusioni) non consentendo a chi svolge le funzioni di consigliere comunale di effettuare il proprio lavoro.
 
Si tratta di un fatto gravissimo che conferma i nostri dubbi circa le condizioni di degrado presenti all’interno della struttura che evidentemente non possono essere mostrate ai cittadini.
 
Chiederemo, pertanto, un sopralluogo immediato della Commissione consiliare ai lavori Pubblici.
 
Sarebbe questa la “casa di cristallo” tanto sbandierata in campagna elettorale dal sindaco Marchionna?
 
Lino Luperti – Movimento Regione Salento/Uguaglianza Cittadina

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Formazione dei medici oculisti prescrittori, corsi di orientamento e mobilità e una cena al buio. Questi sono alcuni dei temi di cui si è discusso, nella giornata di ieri, durante un incontro dei vertici aziendali con i rappresentanti dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

Il direttore generale Maurizio De Nuccio, e il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, hanno parlato delle iniziative da programmare con il presidente della sezione brindisina della Uici, Michele Sardano, e il presidente di quella della Bat, Franco Giangualano.

“Abbiamo constatato la volontà della Asl di Brindisi - commentano a margine dell'incontro i rappresentanti dell'Uici - a intraprendere azioni concrete per la tutela delle persone affette da ipovisione: per l'impegno preso e per l'apertura mostrata nei nostri confronti, ringraziamo i direttori che hanno accolto le nostre istanze”.

De Nuccio e Gigantelli hanno ascoltato attentamente quello che avevano da dire i dirigenti dell'Uici. “Le proposte che sono arrivate da Sardano e Giangualano - ha detto il dg - sono puntuali e di grande interesse: ci adopereremo al più presto per concretizzarle e dare a queste persone il giusto supporto di cui hanno bisogno”.

In particolare, il presidente dell'Unione italiana ciechi di Brindisi ha chiesto di individuare medici oculisti prescrittori degli ausili, compresi normali telefonini con sintesi vocale e barre e display Braille per la lettura e la scrittura.  “Ci attiveremo da subito - prosegue Gigantelli - per soddisfare le richieste e stiamo anche pensando a una giornata di formazione aperta anche alle altre aziende rivolta proprio ai medici prescrittori e all'attivazione di corsi di orientamento e mobilità per i ciechi e gli ipovedenti con istruttori accreditati per rendere maggiormente autonomi gli utenti”.

All'orizzonte, poi, nel segno della sensibilizzazione al tema, c'è anche una “cena al buio”, come momento di socialità e condivisione tra persone vedenti e non vedenti durante il quale ci si trova insieme attorno a un tavolo e nelle stesse condizioni di chi, per nascita, malattia o incidente, è costretto a fare i conti con un importante deficit visivo.

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