Redazione

Tra le 5 migliori aziende in termini di offerte di lavoro troviamo Adecco Italia Spa e Randstad Italia Spa in testa alla classifica, seguite da Ripetizioni.it, ManpowerGroup e Manpower Italia srl.

Per quanto riguarda le 5 migliori regioni, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Lazio offrono il maggior numero di opportunità lavorative, mentre le regioni con meno annunci sono Trentino-Alto Adige, Basilicata, Molise, Umbria e Sardegna.

In termini di tipologie di contratto più cercate, il part-time è al primo posto con il 26% degli annunci, seguito dal tempo determinato, il tempo pieno, la consulenza e il tirocinio. Per quanto riguarda i titoli di studio più richiesti, il diploma di maturità è il più richiesto, seguito dalla laurea, il master, la scuola dell'obbligo e il dottorato.

Infine, le 5 mansioni con più candidati sono nell'ordine: Alimentare, Abbigliamento/Tessile/Moda, Turistico/Alberghiero/Ristorazione, Commercio/Grande Distribuzione e Trasporti/Logistica. Le 5 città con più candidati sono Roma, Palermo, Milano, Genova e Catania.

Queste statistiche offrono un quadro dettagliato del mercato del lavoro italiano nel 2023, permettendo ai candidati di orientarsi verso le aree geografiche e le mansioni con maggiori opportunità di impiego. Tuttavia, è importante ricordare che il mercato del lavoro è in continua evoluzione e che queste tendenze possono cambiare nel tempo. Per rimanere aggiornati sulle ultime novità nel campo delle offerte di lavoro, è fondamentale seguire piattaforme come AnnunciLavoro360.com e consultare regolarmente le statistiche fornite.

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Quella sull’epilessia è stata una bella iniziativa, giunta alla sua seconda edizione e svolta nella magnifica cornice dell’Auditorium del Castello di Mesagne. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di diverse professionalità della Provincia di Brindisi che trattano questa patologia, in primis due Primari: il Dr. Augusto Rini del Perrino di Brindisi ed il Dr. Antonio Trabacca dell’IRCSS “E. Medea”  di Brindisi. Oltre questi,  diverse tante altre professionalità quali la Dr.ssa Elia Marisa, neurologa specializzata nel trattamento dell’epilessia che dopo una vita trascorsa nel pubblico a lottare per garantire alle famiglie e ai pazienti (soprattutto bambini e ragazzi) il diritto ad avere un punto di riferimento, ora opera  presso una struttura privata.  Hanno dato il loro prezioso contributo anche la Dr.ssa De Rinaldis Marta , neurologa che opera presso l’IRCSS E. Medea di Brindisi, e la Dr.ssa Vania Durante e Stella Vergine che fanno parte dell’equipe guidata dal Dr. A. Rini al Perrino di Brindisi. Diversi   i temi trattati  dai diversi professionisti, infatti la Dr.ssa Marisa Elia ha parlato di “Epilessia e stigma”, la Dr.ssa Marta De Rinaldis di “La presa in carico terapeutico-riabilitativa delle epilessie dell’età evolutiva”, la Dr.ssa Vania Durante di “Update sulle terapie farmacologiche in epilessia”,  la Dr.ssa Stella Vergine di “Epilessia e lavoro”, tutti temi importantissimi e trattati con semplicità e passione. Altra presenza importante è stata quella dello Psicologo Andrea Tedesco che ha trattato il tema “intervento psicologico nella persona affetta da epilessia”, che opera presso il Perrino di Brindisi.

L’incontro organizzato dall’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia ) che aveva per tema “Mettiamo in crisi l’epilessia” è stato patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Mesagne rappresentata dal Vice Sindaco Giuseppe Semeraro,  dall’Ambito BR/4 rappresentata dal suo Presidente Antonio Calabrese che intervenuto, ha dato la disponibilità dell’ambito ad aprire un tavolo tecnico sull’epilessia che coinvolga più soggetti e le famiglie cercando di mettere in campo proposte concrete ed efficaci, dalla Società di Mutuo Soccorso “Cesare Pozzo” rappresentata dal Vice Presidente Nazionale Mirella Fava.

Erano presenti anche il Presidente AICE Regionale Puglia Carlo Dipinto, il mondo della Scuola e in particolare l’Istituto E. Ferdinando di Mesagne, sensibile alle problematiche attinenti questa patologia e che con il suo rappresentante  ha mostrato interesse ad attivare percorsi di formazione per i docenti al fine di “conoscere la malattia e come intervenire”, il mondo del lavoro con la SPI CIGL, l’Associazionismo sportivo con l’AD Atletica Mesagne, oltre che una discreta platea di persone attente e particolarmente assetati di conoscenza. Tra gli intervenuti, Daniela una ragazza di Pulsano, affetta da epilessia che si è esibita con una lirica dimostrando che la musicoterapia aiuta ad andare avanti, e Matteo un ragazzo di 14 anni superbravo in tutti i campi (a scuola, nello sport) che ha portato la sua testimonianza di ragazzo che è guarito dall’epilessia… tutti e due applauditissimi dalla platea.

Per l’occasione, grazie all’Ufficio Patrimonio e all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Mesagne, il torrione  del Castello è stato illuminato di viola, il colore dello stigma. Un’esperienza sicuramente ricca di contenuti e di buoni propositi… da ripetere l’anno prossimo.

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Allarme per il decoro urbano di Mesagne a causa del volantinaggio selvaggio messo in piedi dalle società che gestiscono tale servizio per conto delle aziende committenti. Un volantinaggio che non sempre si svolge secondo i dettami di legge bensì in maniera anomala e, appunto, selvaggia. Le foto, sono solo alcune delle migliaia che ne avremmo potute fare, mostrano in maniera evidente che i volantini non solo vengono inbucati nelle apposite cassette postali bensì dove capita. Tra le finestre o le maniglie dei portoni. Senza considerare, poi, che le cassette postali sono destinate (ai sensi dell’art. 45 del d.m. 9.4.2001, recante le norme sulle condizioni generali del servizio postale) alla ricezione di invii postali. Invece, sempre più spesso si notano una serie di volantini lasciati in più posti della medesima abitazione.volantino_selvaggio_maggio_2023_2.jpg

Una tecnica che oltre a danneggiare la città, basta pensare ai quintali di carta che finiscono in strada e di conseguenza nelle fogne oppure devono essere raccolti con grande difficoltà dai netturbini, incidono negativamente anche sulle aziende committenti poiché l'offerta pubblicitaria non è razionale per ogni famiglia della città. Tuttavia, ci sono alcune misure che i cittadini possono adottare per non vedere i volantini schiaffati dappertutto. Innanzitutto, sulla cassetta postale può essere messo un cartello che recita: "No pubblicità". Poi può essere presentato presso il comando dei vigili, che avrebbe l'obbligo di monitorare la distribuzione dei volantini pubblicitari, una richiesta di controllo degli addetti per verificare se sono regolarmente assunti dalle ditte distributrici e in regola con il pagamento dei contributi previdenziali. Insomma, bisognerebbe verificare che questo servizio di distribuzione selvaggia dei volantini non sia un lavoro svolto in nero. 

 

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Si è svolta stamani, nella Sala congressi dell’Autorità di Sistema Portuale di Brindisi, la conferenza stampa di presentazione della 37^ edizione della Regata velica internazionale “Brindisi-Corfu” che si svolge sotto l’egida della Federazione Italiana Vela.

Erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi, l’avv. Francesco Mastro per la Regione Puglia, il Comandante della Capitaneria di porto Luigi Amitrano, il Questore di Brindisi Annino Gargano, il Presidente VIII zona della Federazione Italiana Vela Alberto La Tegola, il Presidente del Distretto della Nautica di Puglia Giuseppe Danese, nonché esponenti di tutte le forze dell’ordine, di associazioni di categoria e di ordini professionali.

La Regata partirà alle ore 12.00 di domenica 11 giugno 2023 dalla parte esterna del porto di Brindisi, mentre l’arrivo è previsto nell’isola di Corfù dopo aver percorso le 104 miglia che separano le coste pugliesi da quelle elleniche.

La partecipazione è aperta a imbarcazioni monoscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza ORC) ed a imbarcazioni multiscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza MOCRA). In entrambi i casi le imbarcazioni dovranno essere in regola con le normative vigenti per la navigazione “senza limiti dalla costa” in vigore nel paese di appartenenza.

Le iscrizioni dovranno giungere alla Segreteria di regata del “Circolo della Vela Brindisi” entro il 31 maggio 2023.

La presentazione della regata si svolgerà il 10 giugno, alle ore 19.00, ai piedi della Scalinata delle Colonne romane. L’11 giugno il briefing degli equipaggi è previsto alle ore 9.00, mentre la partenza avverrà alle ore 12.00. L’evento si concluderà a Corfù il 13 giugno con la premiazione della regata presso il Marina di Gouvia.

Il Presidente del Circolo della Vela Gaetano Caso ha ringraziato gli enti per il sostegno garantito alla regata, così come gli sponsor. “Siamo certi che anche quest’anno riusciremo a traguardare risultati importanti, sia in termini di partecipazione – ha aggiunto Caso – che di livello tecnico della regata la cui importanza è confermata innanzitutto dalle tante edizioni svoltesi fino ad oggi”.

Nei loro interventi, il Sindaco Rossi, il Presidente dell’ADSP Patroni Griffi, il Comandante Amitrano, l’avv. Mastro e il Presidente La Tegola hanno ribadito la grande rilevanza di questo evento sportivo che assegna a Brindisi un ruolo di primo piano negli sport legati al mare grazie soprattutto al suo magnifico porto.  

“La regata Brindisi-Corfù si iscrive nelle manifestazioni che il Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le arti e la cultura promuove nella logica di una strategia culturale che guarda allo sport come evento multidimensionale – ha commentato Paolo Ponzio,  presidente del TPP. Il mare è sinonimo di apertura, incontro, relazione che crea ponti e rafforza quella cultura della vicinanza e dell’accoglienza che la Puglia incarna in ogni sua manifestazione culturale”.

L’organizzazione dell’evento è del Circolo della Vela Brindisi e del Marina Gouvia Sailing Club.

La Regata, inserita a pieno titolo nei programmi della Federazione Italiana Vela, gode del  patrocinio, tra gli altri, della Regione Puglia, della Provincia di Brindisi, del Comune di Brindisi, dell’Autorità di Sistema Portuale, della Camera di Commercio, del Consorzio Asi, della Municipalità di Corfu, del Teatro Pubblico Pugliese e di Puglia Promozione.

Main sponsor della 37^ edizione della Regata sono la Banca popolare Pugliese, SEA (Servizi Ecologici Ambientali), Laboratorio analisi cliniche dr. Leo, Edison, Edison Next e Grimaldi Lines.

Partner dell’iniziativa Confindustria Brindisi, COGESE e Tenute Lu Spada. Partner tecnici Marina di Brindisi, Marin Gouvia, STP, Brindisi Touring e Obiettivo Mare.  La Regata sostiene ANT, ANDOS e “Allenati contro la violenza”.

Quest’anno sarà istituito un Trofeo – messo in palio dai circoli Cus Bari e Circolo della Vela Brindisi - riservato alle imbarcazioni che parteciperanno alla regata “EST 105” tra Bari e Montenegro e alla regata Brindisi-Corfù.

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L’Aurora Volley Brindisi supera senza patemi d’animo il Cutrofiano Volley nell’ultima giornata del Campionato di serie C femminile e può festeggiare la conquista del terzo gradino del podio in campionato con accesso alla fase “post season” dei play off. La partita si è disputata venerdì 5 maggio per consentire alla squadra ospite di poter fruire di un giorno di riposo in vista dell’importante impegno di domenica nelle final four del campionato regionale U16.

Clima da ultimo giorno di scuola al Pala Malagoli, con gli spalti affollati da tutto il settore giovanile biancazzurro con rispettivi genitori per assistere ad una gara tra due squadre che hanno poco o nulla da chiedere a questo campionato. 

Coach Rampino però vuole mantenere alta l’asticella dell’attenzione e schiera la formazione titolare con Mollica e De Toma in diagonale, Andreula e Galiulo al centro, Della Rocca e la recuperata Palumbo in banda e Maggio libero.

Gara che non riserva particolari problemi per le brindisine con le giovani ospiti che reggono il confronto solo nelle prime battute di set per poi cedere alla maggiore esperienza e tecnica delle padrone di casa. In evidenza la centrale biancazzurra Rosanna Galiulo autrice di tredici punti e miglior realizzatrice della gara. Per la formazione avversaria buona prova per la giovane opposta Caterina Piredda autentica trascinatrice della squadra salentina.

Al fischio finale “mini invasione” di campo da parte delle bambine e ragazzine del settore giovanile per festeggiare la conquista del terzo posto e la fine del campionato con selfie di rito e cori da stadio con le loro beniamine.

La stagione dell’Aurora Volley Brindisi continuerà con la fase play off, le brindisine sono ancora in attesa di conoscere il nome della loro prossima avversaria che sarà una tra Amatori Bari e ZEST Terlizzi attualmente appaiate a cinquanta punti nel girone A che si giocheranno la quarta posizione nell’ultima giornata.

Abbiamo ottenuto l’obiettivo prefissato per la nostra prima stagione – dichiara il Vicepresidente Daniele De Leonardisperò durante il corso della stagione abbiamo acquisito la consapevolezza di potercela giocare con tutti, come dimostrato dal secondo posto in Coppa Puglia. Per questo non vogliamo accontentarci di aver ottenuto l’accesso ai play off, ma proveremo ad andare il più avanti possibile.” conclude il dirigente brindisino.

Le date dei play off non sono ancora state rese note dalla Federazione, ma si terranno molto probabilmente nel prossimo fine settimana.

Tabellino:

Aurora Volley Brindisi – Cutrofiano Volley 3-0 (25-12, 25-12, 25-13)

Brindisi: Palumbo K 8, Mollica 3, Galiulo 13, Della Rocca 9, Andreula 6, De Toma 9, Maggio L1, Fiore 3, Mastrantonio, Di Fronzo L2, De Maria 1, Montanero, Valente, Palmisano Romano. All. Rampino – Casalino

Cutrofiano: Testa K 1, Ponzetta 2, Panzetta 1, D’Urso 4, Piredda 7, Fari 1, Coia L1, Altavilla, Carichino, Romano. All. Salomoni – Giannotta.

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A Gallipoli la protesta con l’hashtag #SOS_EU_Fishing. Sono quasi 500 i pescherecci pugliesi che saranno “affondati” dalle nuove linee europee che prevedono la scomparsa della pesca a strascico, il settore più produttivo della marineria nazionale, con un impatto devastante sull’economia sull’occupazione e sui consumi. Una misura contro la quale i pescatori di Coldiretti Impresapesca protestano nei i porti italiani e anche a Gallipoli in provincia di Lecce, facendo suonare all’unisono le sirene delle imbarcazioni. Una mobilitazione che riguarda tutta l'Unione Europea con l’hashtag #SOS_EU_Fishing, per la giornata dell’Europea che si celebra il 9 maggio.

L’obiettivo è far arrivare la protesta a Bruxelles e al Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius, le cui nuove linee di indirizzo ad integrazione della Politica Comune prevedono provvedimenti choc per la Flotta Italia. La misura più dirompente – sottolinea Coldiretti Impresapesca – è il divieto del sistema di pesca a strascico che rappresenta in termini di produzione ben il 65% del pescato nazionale, operando di media non più di 130 giorni all’anno, secondo l’analisi di Coldiretti Impresapesca. Ma le nuove linee prevedono anche la restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, denuncia Coldiretti Impresapesca, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030.

Scelte che sono il frutto di un estremismo ambientalista lontano dalla logica e che non tiene conto peraltro di quanto già promosso dalla stessa Unione Europea sul fronte della tutela degli stock, con le norme di contenimento dello sforzo di pesca nel Mediterraneo, in particolare per Adriatico e West-Med, avviate nel 2019 e seguite dai pescherecci italiani, che, a detta della stessa Commissione, cominciano a dare risultati positivi sulla conservazione delle risorse ittiche. Un risultato raggiunto grazie ai sacrifici delle marinerie italiane – ricorda Coldiretti Impresapesca- che vengono ora di fatto cancellati, mentre le stesse regole non vengono seguite dai pescherecci dei Paesi extraUe che si affacciano sul Mediterraneo, liberi di fatto di pescare anche più di prima approfittando delle restrizioni a cui sono obbligate quelle nazionali.

L’eliminazione della pesca a strascico senza che siano state peraltro previste risorse adeguate per la riconversione significa per l’Italia - calcola  Coldiretti Impresapesca - la rinuncia ai 2/3 del pescato nazionale, aggravando ulteriormente una situazione che nel 2022 ha visto arrivare in supermercati e ristoranti del nostro Paese oltre 1 miliardo di chili di prodotto straniero tra fresco e trasformato, pronto spesso per essere servito come tricolore nei ristoranti.

Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine – denuncia Coldiretti Puglia -  sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.coldiretti_pescherecci_in_Puglia_Protesta_della_marineria_di_Gallipoli_.jpg

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Alle importazioni selvagge e alle scelte Ue si sommano anche gli effetti combinati del surriscaldamento, dei cambiamenti climatici e di una burocrazia comunitaria sempre più asfissiante, con il risultato – spiega Coldiretti Impresapesca – che la flotta peschereccia pugliese ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

Un business non indifferente se si considera che a livello globale – conclude Coldiretti – ogni persona consuma oltre 20 chili di pesce vero all’anno, mentre gli italiani ne mangiano circa 28 chili pro capite, sopra la media europea che è di 25 kg.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.E intanto bussa già alla porta il pesce in provetta dove l’ultima deriva arriva dalla Germania con i primi bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli Usa con un’abile strategia di marketing si stanno buttando sul sushi in provetta. La società tedesca Bluu Seafood impegnata nel progetto – spiega Coldiretti – promette di ricreare in laboratorio la carne di salmone atlantico, trota iridea e carpa partendo da cellule coltivate e arricchite di proteine vegetali.

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PUGLIA: IL SUINO NERO LOCALE, ECCELLENZA SOSTENIBILE ITALIANA, PROTAGONISTA A TUTTOFOOD CON FILIERA MADEO.

Sarà presentata a Tuttofood, la fiera agroalimentare che si terrà a Milano dall’8 all’11 maggio, la gamma di prodotti “Re Nero 100% puro Suino Nero Italiano”. Si tratta del primo marchio collettivo nazionale in zootecnia, approvato dal Ministero delle Imprese lo scorso anno e che si accinge ad entrare in commercio con la certificazione di Agroqualità, ente certificatore del gruppo Rina e del Sistema Camerale Italiano. Protagonista la Puglia dove viene allevata una delle cinque razze del progetto di filiera, ovvero l’apulo-calabrese.

“Si tratta di una riscoperta di produzioni di alta qualità e ad alto valore aggiunto che si candidano ad interpretare appieno le nuove tendenze di consumo in tema di sostenibilità ambientale, benessere animale e gusto autentico – dichiara Anna Madeo, presidente di Filiera Madeo capofila Rete Nazionale del Suino Nero Italiano – Preserviamo la biodiversità e la purezza di razze pregiate di suino nero, presenti nei diversi territori della nostra filiera da oltre 2.700 anni, sin dagli antichi Greci e Romani. Un patrimonio gastronomico inestimabile da valorizzare”.

 

Il marchio “Re Nero” è il frutto del progetto “Filiera Suino Nero Italiano”, promosso dall’associazione di categoria Agrocepi e vincitore del IV bando del Ministero dell’Agricoltura sui Contratti di filiera e di distretto con protagonista la zootecnia pugliese. I risultati saranno illustrati nel convegno “Suino Nero: Re per Qualità, Sostenibilità e Italianità” che si terrà mercoledì 10 maggio presso lo stand aziendale a Tuttofood in fiera a Milano-Rho, con inizio ore 11:00. Parteciperanno Corrado Martinangelo, presidente Agrocepi, Anna Madeo, presidente Filiera Madeo, Enrico De Micheli, Amministratore delegato di Agroqualità e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

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In seguito ad intense e meticolose attività d’indagine scaturite da alcune scritte e svastiche apparse nella città di Mesagne l’11 marzo 2023, gli investigatori della polizia giudiziaria e della polizia scientifica del Commissariato di P.S. di Mesagne coordinati dalla Procura della Repubblica dei Minori di Lecce, ne individuavano i presunti autori in tre soggetti minorenni ai quali veniva notificata la conclusione delle indagini preliminari con il rinvio a giudizio per i reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Dall’attività d’indagine non sono emersi elementi dai quali ipotizzare che il gesto sia riconducibile ad ideologie estremiste.

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Il giovane cantautore fasanese, Thomas Maggi, conosciuto come Tomblack, ha raggiunto un importante traguardo nella sua carriera musicale: la sua canzone "La guerra fa paura" ha superato i 200.000 ascolti su Spotify entrando in diverse playlist ufficiali.
La canzone, scritta all'inizio della guerra tra Russia e Ucraina, è stata dedicata alle vittime del conflitto e ha immediatamente catturato l'attenzione del pubblico grazie al suo testo intenso e profondo, che descrive la crudeltà della guerra e il dolore delle persone coinvolte.
La voce di Tomblack ha saputo trasmettere perfettamente il senso di disperazione e di speranza della canzone, conquistando così il cuore di molti ascoltatori.
Thomas, che ha sempre sognato di usare la sua musica per esprimere i suoi pensieri, è molto felice e orgoglioso di questo risultato. "Questa canzone è per tutte le vittime della guerra e per coloro che lottano per la pace", ha dichiarato il cantautore. "Sono grato a tutti coloro che hanno ascoltato la mia musica e che mi hanno sostenuto in questa importante missione."
Il successo di "La guerra fa paura" dimostra che la musica può essere usata come mezzo di denuncia e di sensibilizzazione sociale, e che i giovani talenti
come Thomas Maggi, in arte Tomblack, possono far sentire la loro voce anche su temi delicati e importanti.
Per ulteriori informazioni su Thomas Maggi e la sua musica, si prega di visitare il suo sito web ufficiale o le sue pagine social.
 
SITO WEB: www.tomblack.tk

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Avviso pubblico – Consorzio BR4, organizzazione laboratori estivi 2023. Il Consorzio per la realizzazione del Sistema Integrato di Welfare dell’Ambito Territoriale BR4 informa che è in fase di organizzazione l’edizione 2023 dei laboratori estivi, un appuntamento realizzato con l’obiettivo di promuovere ulteriori opportunità di apprendimento e socializzazione in favore di minori con disabilità e in condizioni di fragilità.

L'Ente ha provveduto a pubblicare sul sito istituzionale  - l’Avviso per l’acquisizione di manifestazione di interesse finalizzata allo svolgimento di laboratori estivi in favore di minori beneficiari del servizio di integrazione scolastica specialistica, del servizio di assistenza educativa domiciliare e di minori con bisogni educativi speciali segnalati dai Servizi Sociali dei Comuni. Attraverso la procedura avviata, si intendono individuare organizzazioni del Terzo Settore, imprese profit/non profit e agenzie/enti formativi, d'istruzione ed educativi attive sul territorio dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 interessate a condividere, formulare ed attuare una proposta progettuale rispondente agli obiettivi indicati nel bando.

La domanda dovrà essere consegnata a mezzo Pec all’Ufficio di Piano entro il 19.05.2023, (all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.gne); nell’oggetto andrà indicata la dicitura “Manifestazione di interesse per lo svolgimento dei laboratori estivi anno 2023” e occorrerà allegare la documentazione richiesta, compilata sull’apposita modulistica (Allegati A e B, sono disponibili sul Sito del Consorzio).

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