Redazione
Parte Primitivo di Manduria Wine Experience, il progetto enoturistico tra Consorzio di Tutela
“Negli ultimi anni nel nostro territorio, accanto alla produzione enologica di altissima qualità, si è fatta strada una forma di turismo strategico per lo sviluppo della nostra vitivinicoltura. – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Le ricerche di settore evidenziano chiaramente che una buona percentuale di turisti viene indirizzata in cantina grazie alle strutture ricettive limitrofe come alberghi, ristoranti ed enti di promozione locali, che possono rivelarsi i migliori alleati per attrarre i turisti. Siamo convinti che nel co-marketing territoriale vi siano grandi opportunità ed è per questo che abbiamo ideato e progettato Primitivo di Manduria Wine Experience”.
“Le nostre cantine hanno un altissimo potenziale da esprimere e il territorio della nostra DOP è un luogo con un immenso patrimonio vitivinicolo, naturalistico, storico e culturale. – conclude Pastorelli - Dobbiamo lavorare più in sinergia perché l’enoturismo è un volano fondamentale per la crescita del nostro comparto. Dobbiamo generare reciproca utilità tra operatori che insistono, lungo filiere diverse, su uno stesso territorio”.
Le cantine associate al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e le strutture ricettive che vogliono aderire o avere maggiori informazioni sul progetto Primitivo di Manduria Wine Experience, possono contattare il numero 099.9796696 o inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Censite circa 60 tartarughe di palude in tre giorni. L’obbiettivo della campagna di ricerca di Torre Guaceto è aumentare la conoscenza della specie per proteggerla al meglio. Curiosità: avvistati per lo più maschi, quelli che in questo periodo si muovono di più alla ricerca della compagna per l’accoppiamento.
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Cgil. Urgente Richiesta di Intervento - Crisi di Personale nel Reparto di Cardiologia del P.O. Perrino di Brindisi
Urgente Richiesta di Intervento - Crisi di Personale nel Reparto di Cardiologia del P.O. Perrino di Brindisi. La FP CGIL di Brindisi lancia un allarme che non può essere ignorato: il reparto di Cardiologia dell'Ospedale Perrino di Brindisi è sull'orlo di una crisi di personale di proporzioni allarmanti.
La situazione attuale è critica. Il reparto, dotato di 24 posti letto, può contare su soli 14 infermieri, a causa del mancato rinnovo di 3 contratti e della dimissione di un'unità. Solo due di queste figure professionali sono state sostituite, nonostante l'unità operativa lavori ininterrottamente, gestendo un elevato numero di pazienti affetti da cardiopatie. Inoltre, il personale è chiamato a rispondere delle attività del day hospital e dell'ambulatorio, compiti che includono la sostituzione dei pacemaker e la cardioversione.
La situazione si complica ulteriormente quando il personale è chiamato ad intervenire in sala urgenze, per consulenze del pronto soccorso e dei reparti del Perrino. Questo significa dover assistere nelle emergenze, somministrare terapie farmacologiche d'urgenza e trasportare pazienti presso altri ospedali.
In aggiunta a tutto ciò, la mancata conferma di due unità di Operatori Socio Sanitari (OSS) ha ridotto il personale di supporto a sole 9 unità. Con l'avvicinarsi del periodo estivo, e con esso il periodo di ferie, diventa impossibile garantire la presenza di 2 OSS per il turno di mattina, 2 OSS per il pomeriggio e 1 OSS per la notte.
Questa crisi di personale sta provocando un insostenibile aumento del carico di lavoro per il personale infermieristico, un demansionamento e un elevato rischio clinico dovuto allo stress da lavoro correlato. Una situazione analoga si registra nel reparto di Emodinamica, dove persiste una carenza di personale già denunciata dalla FP CGIL.
La Neurologia del Perrino è a sua volta colpita da questa crisi. Attualmente non è in grado di garantire i turni di giugno a causa dell'esaurimento del personale, che è costantemente chiamato a rientrare per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Nonostante la consapevolezza della DGR n. 412 del 28/03/2023 relativa all'analisi e alla valutazione della spesa sanitaria e delle misure di contenimento della spesa per il personale dipendente del Servizio Sanitario Regionale (SSR), la FP CGIL ritiene che sia urgente procedere a una razionalizzazione e a una ridistribuzione del personale, per evitare il collasso del P.O. Perrino.
La richiesta è chiara: un intervento tempestivo e risolutivo per risolvere questa gravissima problematica che sta mettendo a rischio la salute dei pazienti e il benessere del personale.
La segretaria Provinciale FP CGIL Il coordinatore alla Sanità FP CGIL
Chiara Cleopazzo Francesco Pollasto
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Fai: le iniziative che si terranno nel corso di mese di maggio all'Abbazia di Cerrate
- TRA SAPERI E SAPORI, STORIE DI ERBE SPONTANEE SALENTINE
All’interno del complesso abbaziale di Cerrate, sabato 20 e domenica 21 maggio, un'esposizione rappresentativa di piante e di testi antichi e moderni della tradizione botanica del Salento accoglierà i visitatori, per introdurli alla conoscenza delle erbe spontanee locali. Sarà un viaggio esplorativo tra le ricche proprietà curative e le qualità nobili di questo prezioso mondo naturale, animato e colorato anche da leggende e saggezze popolari salentine, ormai quasi dimenticate dagli adulti e sconosciute ai giovani.
- ANDAR PER ERBE, ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITÀ SALENTINA
Erbe eduli, aromatiche, medicinali e le erbe legate a miti e leggende segnano il passo ed il racconto di una passeggiata naturalistica nelle campagne che circondano Cerrate.
- TRA FOGLIE E FOGLI. IL TACCUINO DEL GIOVANE NATURALISTA
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA - Ore 10:30
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Telecamere nelle strutture socio-sanitarie: approvata in Commissione la proposta di legge di Tutolo
La Commissione regionale Sanità, presieduta da Mauro Vizzino, ha approvato a maggioranza la proposta di legge presentata dal consigliere Antonio Tutolo (Gruppo Misto) recante “Disposizioni per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità”.
Nello specifico, si tratta di uno strumento che introduce forme di prevenzione e contrasto delle condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità nell’ambito di presidi assistenziali di qualunque tipo, anche diurno.
Sono previsti due obblighi principali: l'installazione autonoma di un sistema di telecamere a circuito chiuso, con conseguente comunicazione all’Azienda sanitaria locale di riferimento, in caso di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Fermo restando il rispetto degli attuali regolamenti nazionali ed europei sulla privacy e sui diritti delle persone con disabilità e per la loro attivazione sarà necessario acquisire il consenso degli ospiti o dei loro tutori. In caso di inadempimento, scatta la revoca automatica dell'accreditamento istituzionale e delle autorizzazioni all'esercizio dell'attività.
"Il secondo obbligo riguarda la formazione iniziale e permanente del personale che opera nelle strutture, con verifiche periodiche sulla professionalità e sul mantenimento delle capacità psico-attitudinali a relazionarsi, in condizioni di stress, con soggetti vulnerabili.
"Nel testo della legge è anche prevista la disposizione a carico dell’assessore regionale di redigere ed emanare, entro 15 giorni dall’entrata in vigore, un apposito regolamento sulle possibilità di visita dei parenti nelle strutture private.
“Abbiamo la responsabilità di proteggere in ogni modo quelle persone che non sono nelle condizioni di potersi difendere da sole o di denunciare i soprusi subiti – commenta Tutolo – e quindi abbiamo il dovere di individuare gli strumenti tecnici e legislativi per impedire che si ripetano inaccettabili violenze fisiche e psicologiche come quelle a cui abbiamo assistito in situazioni recenti, oltre a quelle di cui non siamo nemmeno a conoscenza. Un disabile e un anziano maltrattato, anche se non parente proprio, lo dobbiamo considerare comunque un nostro congiunto a tutti gli effetti, e quindi spero che questa norma ora sia approvata all’unanimità dal Consiglio, così da garantire tranquillità, sicurezza e serenità ai pazienti, alle rispettive famiglie e agli stessi lavoratori che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono persone perbene e veramente dedite ai loro assistiti. Intanto – conclude - ringrazio i colleghi che hanno firmato la mia proposta e quelli che l’hanno votata in Commissione”.
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Allerta meteo gialla per pioggia
La Protezione civile della Regione Puglia ha diramato il seguente bollettino di allerta gialla: "Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati".
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Mesagne. Persi 8 vigili urbani
Se la città di Mesagne sta facendo di tutto per assurgere a divenire un primario centro turistico di interesse storico-culturale, anche in ambito internazionale, ha bisogno di un corpo di polizia locale efficiente che possa tenere sotto controllo l’inciviltà e gli abusi che quotidianamente si verificano. Il tutto per renderla una città vivibile e green. Attualmente il corpo è composto da 26 unità di cui 3 andranno in quiescenza entro fine mese. Complessivamente tra il 2021 e il 2022 il comando ha perso 8 vigili, tutti con esperienza nei settori nevralgici dei servizi. Secondo le norme regionali la pianta organica della polizia locale mesagnese dovrebbe essere composta di circa 35 unità che potrebbero aumentare poiché la città è un centro d’arte, di cultura e di interesse turistico. Infatti, la legge regionale 37 del 2011 all’articolo 6 comma 3 prevede “almeno una unità operativa per ogni settecento abitanti o frazione superiore a quattrocento abitanti, ovvero di almeno una unità per ogni cinquecento abitanti per i comuni capoluogo di provincia o a vocazione turistica e almeno una unità ogni quattrocento per le città metropolitane”.
Naturalmente il sottodimensionamento di un corpo di vigili si nota nello svolgersi dei servizi e, naturalmente, nella qualità degli stessi. Tenendo presente che quotidianamente il comando deve fare i conti con le assenze dovute alle ferie, ai permessi previsti dalla legge 104, alle malattie, che non permettono di avere le unità necessarie al territorio. Il territorio, infatti, è piuttosto vasto poiché molte contrade sono divenute residenze stanziali bisognevoli, quindi, dei servizi. Tra le altre cose il comando dallo scorso anno non ha più un comandante, bensì un vice comandante, Antonio Ciracì, facenti funzioni. Lo stesso non è in servizio a tempo pieno a Mesagne, ma a scavalco con un altro Comune della provincia di Brindisi in cui ha il grado di comandante. Il contratto di Ciracì con Mesagne scadrà il prossimo 30 giugno. Anche se i ben informati danno per scontato un rinnovo della convenzione fino al prossimo mese di dicembre. L’amministrazione comunale con questa formula ha “evitato” di nominare un comandante a tempo pieno.
Scelta che se da una parte ha permesso un risparmio economico per le casse pubbliche dall’altra non ha ottenuto una presenza costante dell’ufficiale presso il comando. Nonostante ciò l’amministrazione, conscia del problema, ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di due vigili a tempo indeterminato. La prossima settimana dovrebbe essere nominata la commissione. Ha anche deliberato l’assunzione di altri due vigili a tempo determinato dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, per 18 ore cadauno. Di fatto è come avere un solo vigile. Non è tutto poiché tra poche settimane dovrebbero svolgersi degli incontri sindacali per prorogare l’orario di lavoro del prossimo semestre fino alle ore 24. Infine, l’amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze del comando ha acquistato due auto nuove, due Fiat Tipo, che saranno consegnate a giorni e ha disposto l’acquisto del vestiario nuovo.
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Mesagne. Morto per cause naturali
Risolto il caso dell’uomo morto a Mesagne mentre bruciava le stoppie. Infatti, nella nottata di lunedì il medico legale nominato dal magistrato della Procura della Repubblica di Brindisi ha accertato che Alessandro Balestra, mesagnese di 52 anni, è deceduto in un suo terreno a seguito di un malore. Quasi sicuramente un arresto cardiocircolatorio. L’ispezione cadaverica ha accertato visivamente i segni di quella che è questa patologia. Stessa valutazione è stata fatta dalla polizia scientifica che ha eseguito una serie di accertamenti scientifici. Solo allora i poliziotti hanno dichiarato il cessato allarme su questa vicenda. Pertanto il corpo, che giaceva in una depressione del terreno, è stato riconsegnato alla famiglia per le esequie. Tuttavia, c’è da dire che il Balestra essendo stato riverso per terra per diverse ore è stato esposto ai fumi tossici delle stoppie che era intento a bruciare. Fumi che non avrebbe inalato poiché già morto. L’episodio ha particolarmente scosso la cittadina messapica. I fatti si sono verificati nella giornata di domenica, quando Alessandro Balestra come nei giorni precedenti si era recato, a bordo della sua Fiat 600, in un terreno di contrada Torretta, zona residenziale di Mesagne, per tagliare e dare fuoco alle erbe infestanti che prosperano nei terreni a seguito delle piogge delle scorse settimane. Un’operazione che aveva iniziato già nei giorni precedenti anche con la potatura di alcuni rami degli alberi da frutto. Precedentemente a dargli una mano era andato un nipote. Domenica, invece, si era recato nel terreno da solo. Aveva iniziato a tagliare e bruciare l’erba, quando ha accusato un malore e si è accasciato per terra. Pur trovandosi il terreno in una zona residenziale nelle vicinanze non c’era nessuno che ha assistito alla scena. Né tanto meno l’uomo avrà avuto il tempo di chiedere aiuto. Dopo il malore è rimasto disteso per terra per parecchio tempo a breve distanza dal posto in cui stava bruciando le stoppie, una depressione del terreno che non ha permesso una immediata visione spaziale del luogo.
A mezzogiorno non ha fatto ritorno a casa per il pranzo. Circostanza che ha destato una certa preoccupazione nella madre, con la quale il 52enne viveva. La donna ha iniziato a impensierirsi poiché erano trascorse diverse ore e non vedendolo ritornare si è resa conto che qualcosa di grave era accaduto al suo figliolo. Così ha chiamato il centralino della polizia e ha lanciato l’allarme. Gli agenti hanno avviato le indagini, diramando il bollettino di ricerche anche alle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, e iniziato a monitorare il territorio partendo proprio dalla contrada Torretta. Ed è qui che dopo aver eseguito un sopralluogo hanno rinvenuto la Fiat 600 e, purtroppo, il corpo dell’uomo riverso per terra ed esanime. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno illuminato la zona e permesso il controllo della stessa. In contrada Torretta è giunto in nottata il medico legale nominato dal magistrato della Procura di Brindisi che ha eseguito un attento esame cadaverico. Sul corpo ha rinvenuto i segni di quelle che sono le cause di morte relativa a un arresto cardiocircolatorio. I fumi tossici delle stoppie, ancora fumanti nella notte, non hanno inciso sul decesso del Balestra. Subito dopo il magistrato ha disposto la rimozione del corpo e la consegna alla famiglia per svolgere i funerali.
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Il Presidente Matarrelli in visita al Centro di Fauna Selvatica
Questa mattina il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli ha fatto visita al Centro di Fauna Selvatica, coordinato dalla biologa Paola Pino d'Astore, osservando il lavoro che viene fatto quotidianamente per accogliere e curare gli animali selvatici in difficoltà. Un luogo magico al servizio della fauna ferita o intossicata: qui vengono prestate cure alimentari, igieniche e di assistenza veterinaria, con relativa degenza, riabilitazione e rilascio in natura.
Un servizio rivolto tanto ai cittadini che dovessero incappare in un animale selvatico in difficoltà, quanto alle Forze dell'Ordine.
In questi anni nel centro di proprietà dell’Ente sono stati ricoverati oltre cinquemila animali, tantissimi dei quali - una volta curati e riabilitati - sono stati restituiti alla vita libera, in oasi naturalistiche e riserve naturali.
Il Presidente Matarrelli ha poi fatto visita all’Istituto Tecnico Agrario “Pantanelli” di Ostuni dove ha incontrato gli studenti del quinto anno, dicendosi orgoglioso di poter vantare nel proprio territorio una realtà di tale prestigio.
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Sono 21 giovani amministratori in erba. Tra loro ci sono 11 donne. Gli eletti sono studenti che vanno dalla quarta Primaria alla seconda Media e affiancheranno l’amministrazione comunale nella guida della città per una Fasano che sia a misura di tutti, soprattutto dei più piccoli e rendere i giovani protagonisti nelle istituzioni, come recita il nome stesso del progetto portato avanti dall’amministrazione Zaccaria. È il nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze che è stato eletto nei giorni scorsi e che il 16 maggio si insedierà ufficialmente con la prima seduta a palazzo di città, alle 9.30. Gli eletti. Il sindaco è Riccardo Lussone (scuola «Pascoli», Fasano). I 20 consiglieri sono: Davide Cavallo, Alba Cannone e Giorgia Sibilio (scuola «Pascoli», Fasano); Michelangelo Fina e Elena Trapani (scuola «Bianco», Fasano); Marian Fanigliulo, Umberto Micoli, Sara Maggi e Domenico Napoletano (scuola «Collodi», Fasano); Sofia Legrettoglie (scuola «Latorre», Fasano); Giuseppe Pio Potenza, Diletta Pagnelli e Francesca Triggiani (scuola «Galizia», Fasano), Flavio Cofano e Leoluca Rubino (scuola «Mignozzi», Fasano); Nicoletta Pinto e Jacopo Amodio (scuola Media «Galilei», Pezze); Beatrice Laghezza (scuola «Madre Teresa di Calcutta», Pezze); Giovanna Soleti (scuola «don Guanella-don Milani»); Giuseppe Zaccaria (scuola «Fortunato», Montalbano). Il progetto. Oltre sei mesi di lavoro, da novembre a maggio, tantissimi studenti coinvolti. Il progetto che ha portato al nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze si è articolato in un lungo e approfondito percorso di formazione che ha coinvolto ragazzi, docenti, amministratori, professionisti. Innanzitutto c’è stato un ciclo di lezioni di educazione alla cittadinanza che ha convinto gli studenti di quarta e quinta Primaria e di prima, seconda e terza Media. Gli incontri sono sati tenuti dagli avvocati della LAF (Libera associazione forense) che gratuitamente hanno messo a disposizione la loro professionalità e hanno introdotto i ragazzi nei meccanismi della vita amministrativa a partire dalla Costituzione fino alle norme di funzionamento delle istituzioni cittadine.
Poi c’è stata la presentazione delle liste sui temi di ambiente e territorio, cultura e scuola, sport e tempo libero, solidarietà, volontariato e rapporti con Unicef. E ancora: la campagna elettorale e le elezioni. Ora il prossimo passo è la scelta degli assessori tra i candidati eletti che coadiuveranno il sindaco. «La partecipazione dei ragazzi alla vita politico-amministrativa della città è un obiettivo strategico che ci siamo prefissati di perseguire con serietà e convinzione – dice l’assessore all’Istruzione Donatella Martucci –. Il progetto del Consiglio comunale dei ragazzi è partito a novembre 2022 e ha visto coinvolti circa 1600 alunni, oltre 80 classi su quattro istituzioni scolastiche del territorio, tra scuola Primaria e Media. Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa: docenti, genitori e partner di progetto, perché grazie al lavoro di squadra fatto i nostri ragazzi potranno diventare protagonisti di scelte ponderate e consapevoli per la propria città. Il progetto ovviamente non si ferma qui: dopo la parte “politica”, inizia quella più propriamente amministrativa e i ragazzi con le loro proposte, idee, suggerimenti, consigli potranno incidere sul presente e il futuro della città in maniera reale e, soprattutto, concreta».
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