Mesagne. Morto per cause naturali

Maggio 09, 2023 937

Risolto il caso dell’uomo morto a Mesagne mentre bruciava le stoppie. Infatti, nella nottata di lunedì il medico legale nominato dal magistrato della Procura della Repubblica di Brindisi ha accertato che Alessandro Balestra, mesagnese di 52 anni, è deceduto in un suo terreno a seguito di un malore. Quasi sicuramente un arresto cardiocircolatorio. L’ispezione cadaverica ha accertato visivamente i segni di quella che è questa patologia. Stessa valutazione è stata fatta dalla polizia scientifica che ha eseguito una serie di accertamenti scientifici. Solo allora i poliziotti hanno dichiarato il cessato allarme su questa vicenda. Pertanto il corpo, che giaceva in una depressione del terreno, è stato riconsegnato alla famiglia per le esequie. Tuttavia, c’è da dire che il Balestra essendo stato riverso per terra per diverse ore è stato esposto ai fumi tossici delle stoppie che era intento a bruciare. Fumi che non avrebbe inalato poiché già morto. L’episodio ha particolarmente scosso la cittadina messapica. I fatti si sono verificati nella giornata di domenica, quando Alessandro Balestra come nei giorni precedenti si era recato, a bordo della sua Fiat 600, in un terreno di contrada Torretta, zona residenziale di Mesagne, per tagliare e dare fuoco alle erbe infestanti che prosperano nei terreni a seguito delle piogge delle scorse settimane. Un’operazione che aveva iniziato già nei giorni precedenti anche con la potatura di alcuni rami degli alberi da frutto. Precedentemente a dargli una mano era andato un nipote. Domenica, invece, si era recato nel terreno da solo. Aveva iniziato a tagliare e bruciare l’erba, quando ha accusato un malore e si è accasciato per terra. Pur trovandosi il terreno in una zona residenziale nelle vicinanze non c’era nessuno che ha assistito alla scena. Né tanto meno l’uomo avrà avuto il tempo di chiedere aiuto. Dopo il malore è rimasto disteso per terra per parecchio tempo a breve distanza dal posto in cui stava bruciando le stoppie, una depressione del terreno che non ha permesso una immediata visione spaziale del luogo.

A mezzogiorno non ha fatto ritorno a casa per il pranzo. Circostanza che ha destato una certa preoccupazione nella madre, con la quale il 52enne viveva. La donna ha iniziato a impensierirsi poiché erano trascorse diverse ore e non vedendolo ritornare si è resa conto che qualcosa di grave era accaduto al suo figliolo. Così ha chiamato il centralino della polizia e ha lanciato l’allarme. Gli agenti hanno avviato le indagini, diramando il bollettino di ricerche anche alle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, e iniziato a monitorare il territorio partendo proprio dalla contrada Torretta. Ed è qui che dopo aver eseguito un sopralluogo hanno rinvenuto la Fiat 600 e, purtroppo, il corpo dell’uomo riverso per terra ed esanime. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno illuminato la zona e permesso il controllo della stessa. In contrada Torretta è giunto in nottata il medico legale nominato dal magistrato della Procura di Brindisi che ha eseguito un attento esame cadaverico. Sul corpo ha rinvenuto i segni di quelle che sono le cause di morte relativa a un arresto cardiocircolatorio. I fumi tossici delle stoppie, ancora fumanti nella notte, non hanno inciso sul decesso del Balestra. Subito dopo il magistrato ha disposto la rimozione del corpo e la consegna alla famiglia per svolgere i funerali.

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